Il fegato è un organo di vitale importanza nonché la ghiandola più grande del corpo umano. Si trova nella zona alta e a destra dell’addome, appena dopo il diaframma, e si stima che il suo peso si aggiri tra i 1000 e i 1500 grammi a seconda del peso corporeo nell’ambito del quale si ritrova ad operare. Al suo interno troviamo diversi attori, tanto è vero che analizzandolo si fa la conoscenza delle cellule epatiche, di perossisomi (cellule tese a neutralizzare le sostanze tossiche) nonché di elementi energici come glucosio, aminoacidi e acidi grassi: proprio la transizione di tutti questi fattori fa sì che al fegato non possano essere deputate funzioni di semplice scopo digestivo, ma anche e soprattutto un’azione secretiva di notevole importanza.
Il Fegato: quali sono le sue principali funzioni?
Già solo dalle prime righe introduttive abbiamo modo di percepire come il fegato sia importante non tanto solo per una buona salute, quanto anche per il mantenimento della vita stessa! Questo, in sostanza, è il più grosso “laboratorio chimico” del corpo umano: siamo arrivati al punto tale da riuscire a sopravvivere anche senza stomaco, senza cistifellea o senza un rene ma senza fegato, niente, non ci si può proprio stare! Ecco quindi tutte quelle che sono le sue funzioni di notevolissima importanza:
- Il fegato interviene nel metabolismo laddove veste il ruolo di deposito di glicoceno e laddove controlla in maniera diretta la mobilizzazione del glucosio. Due fronti imprescindibili, quindi, per far sì che il livello di glicemia nel sangue continui a rimanere sotto controllo.
- In quanto a metabolismo, il fegato funge anche da deposito di vitamine e di ferro permettendo che questi due elementi intervengano in maniera attiva per la messa in salute dell’organismo. E se da una parte lavora con le vitamine, dall’altra ha anche una relazione con le proteine: in questo ambito il fegato interviene nella produzione di ammoniaca ed urea delaminando gli aminoacidi in eccesso.
- Il fegato converte inoltre l’acido lattico in glucosio, sintetizza gli aminoacidi non essenziali e le proteine plasmatiche, nonché metabolizza l’acol etilico e l’etanolo.
- Interviene anche nella sintesi di acidi grassi, tanto è vero che ogni qualvolta si registra un deposito di calorie in eccesso, è proprio il fegato l’organo deputato alla sintesi dei trigliceridi e del colesterolo.
- Come se tutto ciò non bastasse, il fegato gioca un ruolo di primissimo piano in quanto a detossificazione delle scorie metaboliche e delle tossine introdotte nell’organismo per via di un’alimentazione sregolata, a causa dell’inquinamento atmosferico o per l’utilizzo di determinati farmaci.
- Questo organo mantiene nella norma l’equilibrio idrosalino.
- Infine, il fegato ha la capacità di sintetizzare ormoni noti nell’ambiente medico-scientifico come somatomedina (o IGF-1) e somatotropina (o GH). Ciò vuol dire che grazie al suo processo di sintetizzazione, questo organo ha un compito determinante nell’accrescimento delle ossa e dei muscoli.
Quando, come e perchè il Fegato si ammala
In viritù di questa sua centralità (peraltro nota persino ai più antichi, i quali vedevano in quest’organo la sede del coraggio di un uomo), quando il fegato si ammala finisce per compromettere la salute dell’intero organismo. Sono molteplici i sintomi che danno modo di percepire un “qualcosa che non va” nella zona di interesse, ma l’ingiallimento della cute dovuto alla ritenzione dei sali biliari è certamente il campanello d’allarme più noto. Eppure, perchè mai il fegato si ammala? Quali sono le ragioni per le quali un organo di cotanta importanza possa finire per non funzionare a dovere?
Sono davvero molti i motivi che possono indurre a dei malanni a carico del fegato, anche se possiamo comunque restringere il cerchio dell’analisi a quelle che sono le cause più comuni. A tal proposito segnaliamo che l’attività epatica viene di norma attaccata a fronte di un’alimentazione niente affatto curata, ricca di alcool e grassi (per lo più rinvenibili in fritture e cibo da fast food), ed oltretutto improntata sul consumo di caffeina e di altri alcaloidi.
Ma al di là della dieta alimentare – che comunque assume un ruolo di notevole importanza in tutto ciò – facciamo notare che possono esserci anche delle malattie virali come causa di un affaticamento del fegato: le epatiti sono le più note sotto questo punto di vista, soprattutto perchè sono quelle più comunemente trasmissibili di persona in persona. Epatite A ed E, ad esempio, sono forme di una malattia che possono essere contratte anche solo attraverso alimenti contaminati dal virus o per via di una scarsa attenzione alle norme igieniche.
Anche l’utilizzo di determinati farmaci, tra cui gli steroidi anabolizzanti, devono essere guardati con la giusta cautela se davvero desideriamo preservare la salute del nostro fegato. Non è un mistero infatti, che la gran parte dei farmaci più aggressivi sia solita attaccare proprio l’organo in questione dando vita ad una sorta di “gioco al compromesso” che ci mette nelle condizioni di dover scegliere se curare il malanno per il quale siamo ricorsi a quel farmaco o se sia invece preferibile preservare la salute del fegato.