Tutte le persone perdono i capelli: in media si stima che ogni giorno se ne perdono circa 100. Tuttavia, nel primo periodo autunnale i capelli sono soggetti maggiormente a caduta ed indebolimento, poiché lo stress estivo dovuto dal cloro, dai raggi solari, dalla sabbia e dalla salsedine indebolisce la radice del capello. Proprio per questo, possono essere utili delle vitamine, in grado di aiutare i capelli ad essere più forti e visibilmente sani. [Leggi di più…] infoVitamine per i capelli: a cosa servono e dove trovarle
Rimedi
Mal di testa: guida a cause e rimedi naturali
Esistono varie di tipologie di mal di testa. Si pensi ai mal di testa vascolari, causati dalla dilatazione dei vasi sanguigni, di solito verificati a causa di… una sbornia. Il rimedio immediato è bere tè, ma soprattutto limitare al minimo l’utilizzo di alcolici.
Ci sono poi i mal di testa da tensione, spesso causati da spasmi muscolari nella parte superiore del corpo. Ciò accade quando il livello di stress è elevato, quando l’eccessivo allenamento ha causato tensione nei muscoli o quando si rimane svegli tutta la notte per lavoro o studio.
Le emicranie, infine, sono una sorta di una combinazione tra i due tipi di mal di testa elencati sopra, essenzialmente causate da spasmi nei muscoli delle pareti cellulari dei vasi sanguigni. Gli spasmi portano il flusso di sangue alla base del cervello, riducendone l’ossigenazione. Per compensare a questo, le arterie nel cervello si aprono e questo porta a rilasciare tutti i tipi di sostanze chimiche. Alcune di queste sostanze chimiche aumentano la sensibilità al dolore.
Rimedi della nonna naturali contro il mal di testa
Diversi sono i rimedi della nonna naturali contro il mal di testa.
Si pensi a:
Acqua – Bere acqua a sufficienza può tenere lontani vari problemi che possono minare la salute, tra cui mal di testa. Quando il mal di testa sale, bere un bicchiere di acqua a temperatura ambiente è la cosa migliore. L’acqua è un ottimo rimedio considerando che il cervello umano è composto per l’80% da questa sostanza. Quando il corpo è disidratato, il cervello reagisce a questa carenza d’acqua premendo sul cranio, causando di conseguenza il mal di testa.
Olio di cocco – Non è un metodo testato ancora in laboratorio, ma pare che bere l’olio di cocco aiuti a calmare il mal di testa. Questo perché l’olio di cocco estrae le impurità dalla bocca e aiuta a pulire i seni nasali.
Dormire – Se si soffre di frequenti emicranie, probabilmente è perché si dorme poco. Dormire aiuta il corpo non solo a ringiovanire ma anche ad auto-guarire.
Erbe per curare il mal di testa
Le erbe sono da sempre considerate delle panacee per la salute. Alcune di esse sono ottime per curare il mal di testa. Fra le migliori elenchiamo: Scutellaria, Artemisia, Radice di valeriana e Curcuma (Curcuma longa).
Per ottenere fuori tutte le proprietà benefiche che queste erbe hanno, basta lasciarle in infusione nell’acqua bollente per circa 10 minuti. Successivamente l’infuso va filtrato con un colino e poi bevuto con o senza zucchero (preferibilmente senza). La curcuma, ad esempio, è anche un ottimo antinfiammatorio e va mangiata il più spesso possibile.
Mal di testa da cervicale
Il mal di testa da cervicale è un problema piuttosto comune in età adulta, e soprattutto nella fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Il disturbo colpisce soprattutto le donne, e soprattutto coloro che vivono in area urbana. Sono particolarmente soggetti a questo pregiudizio coloro che conducono uno stile di vita sedentario (la muscolatura risulterà essere meno allenata) e chi è sottoposto a condizioni di stress, a causa delle tensioni muscolari.
Mal di testa mestruale
La maggior parte dei mal di testa che interessano le donne sono determinate dagli ormoni, ed è proprio per questo motivo che spesso si parla, in vari termini, di mal di testa “mestruali”. In genere questo mal di testa si presenta due giorni prima del ciclo, o nei primi tre giorni della fase mestruale, in seguito al calo degli estrogeni che si verifica tipicamente in questo periodo. Le donne che soffrono di questo particolare tipo di mal di testa riferiscono di soffrirne ciclicamente, con sintomi più forti rispetto a quelli che si manifestano negli altri giorni del mese fuori dal ciclo.
Mal di testa in ovulazione
Come abbiamo avuto modo di accennare qualche riga fa, il mal di testa mestruale è una condizione piuttosto comune nelle donne. Ma come contenere i sintomi nocivi del mal di testa da ovulazione?
Generalmente alcuni semplici accorgimenti possono dare una mano d’aiuto, sebbene il nostro consiglio non possa che essere quello di parlarne con il proprio medico. Si può comunque provare a prediligere piccoli pasti, più frequenti, mantenere un ciclo del sonno regolare, eliminare le situazioni di stretta e praticare attività fisica.
Mal di testa da allattamento
Il mal di testa è un fenomeno che tende a scomparire durante la gravidanza, per ripresentarsi poi qualche settimana dopo il parto, quando viene ribattezzato come mal di testa da allattamento. Di norma dopo il picco del primo mese, avviene un graduale miglioramento, fino a quando il problema scompare del tutto, dopo qualche mese. Il fenomeno varia a seconda i casi, e molte donne ne risultano essere affette anche prima.
Non c’è nulla di strano: durante l’allattamento, infatti, lo stress e la stanchezza possono aggravare la situazione per cui, prima di passare ai farmaci, è bene cercare di parlarne con il proprio medico per risolvere la cosa in modo naturale. Si provai, ad esempio, a bere molta acqua, adottare una dieta sana e ricca di fibre, frutta e ortaggi, adottare una corretta postura, massaggiare il collo.
Cosa mangiare (e bere) quando si ha l’influenza
In presenza dell’influenza, due cose sono assolutamente necessarie: riposo e tempo. Non esistono cibi e bevande che la curano magicamente. Però è importante bere tanto e mangiare cibi ricchi di nutrienti per aiutare il sistema immunitario a combattere i sintomi in modo efficace. Così facendo, il corpo potrà tornare efficiente più velocemente.
Il problema, semmai, è il poco appetito che si prova quando si ha l’influenza. Per questo motivo, alcuni nutrizionisti raccomandano l’assunzione di cibi e bevande che racchiudono i maggiori benefici, aumentando l’immunità e alleviando i sintomi.
Bevande elettrolitiche
Mantenere il corpo idratato quando si ha l’influenza è molto importante, soprattutto se la febbre è alta e la sudorazione è eccessiva. E’ inutile dire che il liquido per eccellenza in grado di fare questo è l’acqua, ma l’aggiunta di bevande di natura sportiva ricche di elettroliti oppure acqua di cocco aiutano a reintegrare sodio e potassio.
Spesso, una bevanda aromatizzata è molto più appetibile dell’acqua naturale e potrebbe incoraggiare a bere maggiormente. I nutrizionisti spesso sconsigliano le bevande zuccherate sportive per le persone che non consumano molta energia durante l’allenamento, ma se il rifiuto di cibi solidi è molto forte, questo potrebbe essere il modo più semplice per assumere alcune calorie estremamente necessarie al corpo.
Tè verde
Tra le tante cose che sono state tramandate dalla medicina antica, una tazza di tè caldo è un toccasana per il corpo, soprattutto perché garantisce tanta idratazione. Di solito, l’influenza compromette le vie respiratorie superiori e bere liquidi caldi può aiutare ad aprirle. Bere acqua a temperatura ambiente potrebbe essere un buon viatico per aiutare a liberare le vie respiratorie.
Molti nutrizionisti raccomandano di bere tè verde poiché è la tipologia che contiene il più alto numero di antiossidanti. L’aggiunta di un po’ di miele può aiutare a lenire il mal di gola e alleviare anche la tosse.
Brodo di gallina
Fin dall’antichità, il brodo di gallina veniva utilizzato per combattere i sintomi dell’influenza o del raffreddore. Il brodo salato che deriva dalla cottura della carne di gallina può aiutare a idratare e sostituire il sodio perduto. L’aggiunta di verdure all’interno fornisce vitamine e minerali. La stessa gallina è fonte di proteine, le quali sono molto importante per la guarigione e per recuperare le forze quando si è malati.
Alcuni scienziati suggeriscono persino che le proprietà aromatiche del brodo di gallina possono sciogliere il muco e liberare i seni nasali; altre ricerche hanno scoperto che il brodo di gallina aiuta i globuli bianchi a combattere le infezioni ed a lavorare in modo più efficiente.
Metodi casalinghi per eliminare i lividi
I lividi vengono causati da traumi o lesioni della pelle che provoca l’apertura dei vasi sanguigni. Di solito spariscono da soli, ma ci sono dei rimedi per ridurre il dolore e la visibilità.
Ghiaccio
Per ridurre il flusso sanguigno nella zona interessata, applicare del ghiaccio. Inoltre, raffreddando i vasi sanguigni si riduce anche la quantità di sangue che fuoriesce nel tessuto circostante. In questo modo, il livido diventerà meno evidente, così come il gonfiore. Il ghiaccio va applicato non direttamente ma utilizzando un sacchetto per congelare i cibi avvolto in un panno o asciugamano. Va tenuto sul livido non più di una quarto d’ora. Dopo 20 minuti, applicare nuovamente.
Calore
Oltre al ghiaccio, si potrebbe applicare del calore per aumentare la circolazione e il flusso sanguigno. In questo modo, il sangue intrappolato dentro il tessuto verrà eliminato. Il calore aiuta anche ad allentare i muscoli tesi e alleviare il dolore. L’applicazione di una borsa di acqua calda è l’ideale.
Compressione
Altro metodo è avvolgere l’area col livido con una benda elastica. I tessuti verranno compressi, prevenendo altre perdite dai vasi sanguigni.
Elevazione
Elevare l’area contusa sopra il cuore aiuta ad alleviare il dolore ed a drenare il liquido lontano dall’area contusa. Può anche ridurre la pressione e la compressione, offrendo la possibilità di riposare bene e rilassarsi, aiutando così il processo di guarigione.
Arnica
L’arnica è un’erba omeopatica che riduce l’infiammazione e il gonfiore, ottima quindi per i lividi. In uno studio risalente a 10 anni, è stato scoperto che l’unguento di arnica riduce efficacemente i lividi indotti dal laser. L’arnica può anche essere presa per via orale.
Crema alla vitamina K
Nutriente essenziale che aiuta il sangue a coagulare, la vitamina K sotto forma di crema riduce i lividi in modo drastico. Per la massima efficacia, strofinare la crema di vitamina K delicatamente due volte al giorno.
Aloe vera
Molti studi hanno dimostrato che l’aloe vera è molto affidabile nel ridurre il dolore e l’infiammazione provocati dai lividi. Può essere applicata localmente nell’area interessata. Assicurarsi di utilizzare un gel che sia di pura aloe vera. Leggere attentamente l’etichetta per verificare la presenza di additivi.
Vitamina C
La vitamina C ha proprietà antinfiammatorie e può essere utilizzata per favorire la guarigione delle ferite. La vitamina C può essere trovata all’interno di gel, creme o sieri. Possono essere applicati per via topica oppure essere assunta come supplemento alimentare. La vitamina C è altamente contenuta nella frutta e nella verdura fresca.
Ananas
La bromelina è una miscela di enzimi presenti nell’ananas. Questo mix può aiutare a ridurre la gravità di un livido e ridurre l’infiammazione. Si può anche mangiare ananas o assumere integratori di bromelina. Può anche essere applicato per via topica come una crema.
Come abbassare il colesterolo senza medicine
Colesterolo alto? Niente è più efficace di una sana dieta correlata all’esercizio fisico. Diversi studi hanno scoperto che cambiare il modo di mangiare riduce il livello di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, mentre il solo esercizio fisico non è capace di raggiungere tale risultato.
Le persone coinvolte nei vari studi e che hanno utilizzato varietà di diete, come quella “Mediterranea” a basso contenuto di grassi e calcio. Però, mangiare pensando al livello del LDL non deve essere un esercizio di auto-privazione. Invece di mangiare cibo spazzatura (snack, fast food, ecc.), sostituirlo con qualcosa di altrettanto soddisfacente. Ecco alcuni modi per iniziare a tenere sotto controllo il colesterolo e mantenerlo su livelli normali.
Eliminare i grassi trans e i grassi saturi
Sono tante le prove che supportano l’implicazione dei grassi trans nelle malattie cardiache. Questi grassi vengono creati aggiungendo idrogeno ad un grasso liquido per aiutarlo a solidificarsi. I produttori alimentari hanno iniziato ad utilizzarli perché prolungano la durata di conservazione dei prodotti da forno confezionati.
Nonostante l’opinione pubblica ha spinto affinché i grassi trans venissero eliminati, ancora non solo scomparsi completamente. Per evitare di essere mangiati senza saperlo, controllare sempre l’etichetta affissa sulla confezione degli alimenti. La scritta “parzialmente idrogenato” indica proprio questo.
I grassi saturi e il colesterolo alimentare derivano principalmente da prodotti animali e non fanno bene alla salute del cuore, anche se si possono mangiare in piccole quantità. Poiché le uova sono un’ottima fonte di nutrienti, quattro tuorli alla settimana vanno più che bene. Carne rossa, gamberi, aragosta, formaggi ad alto contenuto di grassi, burro soltanto in piccole porzioni ogni due settimane circa.
Mangiare più grassi polinsaturi e monoinsaturi
Sia gli acidi grassi polinsaturi che quelli monoinsaturi aiutano a ridurre il colesterolo LDL. La maggior parte degli oli di origine vegetale, tra cui quello di colza, cartamo, girasole, oliva, semi d’uva e arachidi, contengono entrambi. Anche i pesci grassi (come salmone, tonno, trota, aringa e sgombro), semi, noci, avocado e soia sono ottime fonti.
Mangiare frutta e verdura
Frutta e verdura contengono molti ingredienti che abbassano il colesterolo, tra cui fibre e molecole che lo bloccano chiamate steroli e stanoli. Verdure a foglia verde, zucche gialle, carote, pomodori, fragole, prugne, mirtilli sono quelli migliori. Di norma, più ricca è la tonalità del colore, migliore è il cibo.
Evitare zuccheri e cereali raffinati
I cereali integrali sono buona fonte di fibre. Invece di farina raffinata e riso bianco, provare quella integrale, così come il riso. Anche la farina d’avena vecchio stile è una buona scelta, ma non le versioni a cottura rapida, che hanno fatto elaborare gran parte della fibra.
Mai sostituire lo zucchero con il grasso: è una delle peggiori scelte che si possono fare. I produttori di alimenti possono aumentare il contenuto di zucchero in condimenti per insalate e salse magre per aggiungere sapore.
Ricordarsi di contare le calorie
Tutti i grassi, buoni o cattivi, hanno nove calorie al grammo, circa 100 calorie al cucchiaio. Quando si passa ad una dieta salutare per il cuore, si dovrebbe tenere sotto controllo l’apporto calorico per un po’ di tempo.