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Medicina

Mal di gola bambini: cause, sintomi e rimedi per curarlo

16 Settembre 2023 da Adele Guariglia

Il mal di gola nei bambini può insorgere per diverse cause, il più delle volte si tratta di un malanno dovuto alla stagione fredda, che tende ad avere un decorso benigno. È comunque un disturbo molto fastidioso, soprattutto se parliamo di mal di gola nei neonati, perché ancora troppo piccoli per comunicare il proprio disagio.

Mal di gola bambini: cause, sintomi e rimedi per curarlo Malattie Medicina

In questo caso, bisogna osservare il loro comportamento, che potrebbe essere molto insolito, ad esempio: possono rifiutare il cibo, emettere un suono rauco durante il pianto o lacrimare durante la deglutizione.

Cause comuni del mal di gola

Le cause del mal di gola nei bambini e neonati possono essere tantissime e, a volte, anche presentarsi contemporaneamente.

L’origine può essere infettiva di tipo virale o batterico, oppure, insorgere dopo l’ingestione o l’inalazione di un agente esterno irritante.

Senza dubbio, la causa più comune è il raffreddore, dovuto a un’infezione virale delle vie respiratorie, che può dipendere da alcuni virus. In questo caso, oltre al mal di gola, compaiono altri sintomi come febbre e congestione nasale.

Il mal di gola può anche essere sintomo della tipica influenza stagionale, accompagnata da febbre alta, mal di testa, cefalea, stanchezza, dolori articoli e disturbi gastrointestinali.

Altra causa comune nei bambini è l’infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A, nota come “faringite streptococcica”, che può richiedere il trattamento con antibiotici.

La faringite nei bambini va trattata subito e seguendo una terapia mirata, per cui è importante consultare subito il pediatra.

Mal di gola bambini: sintomi

Riconoscere i sintomi del mal di gola nel bambino o neonato è più complesso, perché non è in grado di spiegare verbalmente il disagio che sta provando. Come anticipato, è importante osservare alcuni segnali che potrebbero farci sospettare del mal di gola:

  • Difficoltà di deglutizione
  • Abbassamento della voce
  • Voce rauca
  • Tosse
  • Respiro affannoso

Inoltre, in base alla patologia di fondo, è possibile osservare anche gola infiammata, tonsille arrossate, linfonodi gonfi e placche.

Diagnosi del mal di gola nei bambini

La diagnosi spetta al pediatra dopo un’accurata visita per verificare le condizioni generali di salute del bambino, e l’osservazione della gola.

È possibile comunque farsi una prima idea, osservando i sintomi correlati al mal di gola:

  • Febbre, tosse, congestione nasale, sono sintomi da raffreddore o influenza.
  • Infiammazione della gola, macchie rosse sul palato, puntini sulla lingua, linfonodi gonfi, fanno sospettare una faringite o tonsillite.

Sebbene la diagnosi sia abbastanza semplice per il pediatra con la semplice osservazione dei sintomi, in alcuni casi, potrebbe essere necessario qualche esame più approfondito, come il tampone faringeo rapido per individuare la patologia batterica che ha dato origine al mal di gola.

Mal di gola bambini: rimedi e trattamenti

Cosa fare per il mal di gola dei bambini? Come prima cosa, bisogna avere un approccio molto più attento per preservare la loro salute. C’è da dire che nella maggior parte dei casi, il sintomo può essere gestito con farmaci da banco come antinfiammatori per la gola, da acquistare in farmacia senza ricetta.

Nei casi più importanti, ovvero, quando il mal di gola si aggrava o non passa, bisogna consultare il pediatra. Quest’ultimo può prescrivere i farmaci adatti per trattare la malattia e limitare al minimo la possibilità che si verifichino effetti collaterali nel bambino.

Se il mal di gola è dovuto allo streptococco, la cura prevede antibiotici, necessari per velocizzare la guarigione e prevenire complicazioni. In caso di faringite o tonsillite virale, suggerirà di trattare i sintomi con antinfiammatori e antinfluenzali specifici.

Rimedi naturali mal di gola bambini e neonati

Oltre alla terapia farmacologica, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi casalinghi utili a ridurre i sintomi e a favorire il processo di guarigione

  • Gargarismi con acqua salata tiepida.
  • Bere bevande calde come tè alla camomilla o brodo di pollo.
  • Succhi di frutta naturali o tisane con miele.
  • Umidificatori o vaporizzatori nell’ambiente per mantenere l’aria umida.
  • Riposo adeguato.
  • Evitare cibi o bevande molto fredde o piccanti.
  • Pastiglie per la gola a base di erbe o miele (per bambini).
  • Mantenere il bambino idratato con acqua.

Inoltre, esistono prodotti naturali che leniscono il dolore e il fastidio, dando sollievo immediato al bambino, realizzati a base di estratti vegetali e disponibili come spray per la gola o sciroppo.

Quanto tempo dura il mal di gola nei bambini e neonati

Il mal di gola associato a infezioni virali, come il comune raffreddore, tende a migliorare entro 3-4 giorni, anche se i sintomi generali possono persistere per più tempo.

In caso di faringite o tonsillite, il mal di gola migliora già dopo uno o due giorni dalla somministrazione degli antibiotici, i tempi di guarigione sono, generalmente, dai 7 ai 10 giorni.

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Puntino bianco sulla lingua: cos’è, le cause e i rimedi

10 Settembre 2023 da Adele Guariglia

La comparsa di un puntino bianco sulla lingua può destare preoccupazione, ma il più delle volte, la causa può essere trattata facilmente e risolta.

Questa condizione ha origine da una malattia infiammatoria, e può riguardare sia adulti che bambini. È facile che i puntini bianchi linguali vengano confusi con piaghe o afte, ma in realtà si tratta di tutt’altro.

Puntino bianco sulla lingua: cos’è, le cause e i rimedi Malattie Medicina

Comunque, questi brufoli sulla lingua non rappresentano una malattia, ma sono un sintomo di un problema di altro genere.

In ogni caso, per prevenire la comparsa di puntini bianchi sulla lingua o di altra malattia del cavo orale, è bene seguire una routine di igiene orale. Ad esempio, mantenere denti sani e puliti, riduce le possibilità di avere problemi a carico della bocca.

Punto bianco sulla lingua: sintomi e cause

Il puntino bianco è spesso sintomo della papillite linguale, una condizione infiammatoria che colpisce le papille gustative presenti sulla superficie della lingua.

Queste piccole protuberanze sono responsabili della percezione dei sapori. Quando si verifica la papillite linguale, queste possono diventare infiammate, arrossate e gonfie, causando sintomi come dolore, disagio o sensazione di bruciore nella bocca.

La condizione può essere causata da diverse ragioni, tra cui infezioni, irritazioni, allergie o problemi nutrizionali; di solito non è grave e può risolversi da sola o con il trattamento delle cause sottostanti.

Sintomi frequenti:

  • Piccoli puntini o protuberanze rosse o bianche sulla lingua
  • Dolore di varia entità
  • Sensazione di formicolio sulla lingua
  • Bruciore e prurito

Tante volte, questa patologia è asintomatica, e si scopre la sua presenza proprio grazie alla formazione di questo punto bianco. Se però i sintomi sono forti e compare anche la febbre, si tratta di papillite linguale eruttiva, comune soprattutto nei bambini, provocata da un’infezione virale, ed è molto contagiosa.

Cause comuni

Approfondiamo tutte le altre possibili cause del puntino bianco sulla lingua, tuttavia, ti consigliamo sempre di recarti presso il tuo medico di base. Sarà lui a fare una diagnosi e a darti il rimedio più adeguato al caso.

Può comparire il puntino sulla lingua a causa di:

  • Un’alimentazione troppo ricca di acidi, cibi piccante e zuccheri.
  • Carenze nutrizionali a causa di una dieta povera, con deficit vitaminico e consumo eccessivo di cibi grassi.
  • Infezioni virali come la papillite linguale eruttiva.
  • Un trauma alla lingua, ad esempio, un morso durante la masticazione.
  • Allergie o intolleranze alimentari.
  • Papillomavirus umano (HPV, che richiede attenzione medica immediata.
  • Fumo e alcol

Inoltre, i brufoli sulla lingua possono comparire anche per un fattore ereditario. È importante avvertire il medico di eventuali casi in famiglia, di questo problema.

Puntino bianco sulla lingua: come si cura

Come detto in precedenza, nella maggior parte dei casi, il puntino bianco sulla lingua non ha bisogno di cure, e scompare da solo dopo qualche giorno.

Non devi mai provare a schiacciarlo, anche se ti da fastidio, perché potresti peggiorare la situazione e creare danni orali gravi.

Se il puntino sulla lingua non regredisce, recati dal medico, che potrà effettuare una diagnosi e darti la cura necessaria per trattare il problema e far sparire il sintomo.

Ti consigliamo di adottare alcune buone abitudini che aiutano a prevenire i puntini bianchi sulla lingua e a disinfettare il cavo orale, per un’igiene migliore e prolungata.

  • Fai sciacqui utilizzando un bicchiere d’acqua tiepida e sale.
  • Lava i denti 3 volte al giorno e utilizza un collutorio disinfettante.
  • Sottoponiti a controlli periodici dal dentista.
  • Segui un’alimentazione sana ed equilibrata, priva di cibi piccanti, acidi o troppo zuccherati.

Infine, per garantire una corretta igiene del cavo orale, fai una pulizia dentale professionale almeno una volta all’anno.

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Consigli per scegliere un dentista per bambini professionale a Roma

26 Settembre 2022 da Francesca

Consigli per scegliere un dentista per bambini professionale a Roma Medicina La scelta del giusto dentista è senz’altro una delle più difficili che si devono fare quando si tratta della salute dei più piccoli. Un medico, infatti, per essere ritenuto un professionista, deve rispondere a molte aspettative sia riguardo il proprio operato, sia riguardo il tipo di rapporto che assume verso i pazienti. Quando poi il medico che cerchiamo è per i nostri figli, questi aspetti si accentuano ancora di più, e la scelta diventa davvero importante. Trovare un buon dentista bambini Roma equivale ad affidare i propri piccoli a un professionista che sia capace di seguirli a 360 gradi sia sul lato medico che interpersonale. L’ortodonzia infantile, infatti, prevede diversi campi di controllo, dalla caduta dei denti all’insegnamento della prevenzione e l’intervento su eventuali problematiche del cavo orale o della crescita dei denti permanenti. Oltre alla specializzazione in ortodonzia infantile, vediamo insieme quali sono gli aspetti da valutare per scegliere un professionista. [Leggi di più…] infoConsigli per scegliere un dentista per bambini professionale a Roma

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Mantenere giovane la pelle: sostanze e prodotti che aiutano

10 Gennaio 2021 da Francesca

Mantenere giovane la pelle: sostanze e prodotti che aiutano Medicina Mantenere la pelle giovane ed elastica, del viso ma anche del corpo, è un’ambizione sicuramente di tutte le donne e non solo, oggi anche gli uomini tengono molto di più al loro aspetto, alla loro immagine. La pelle è sicuramente molto importante, anche per il nostro rapportarsi con gli altri; poterla mantenere liscia, luminosa e senza rughe, senza cellulite è in assoluto la condizione ideale che tutti vogliono raggiungere. Una bella pelle viene sempre ammirata; mantenerla nello stato migliore può essere impegnativo, ma non impossibile o difficile. [Leggi di più…] infoMantenere giovane la pelle: sostanze e prodotti che aiutano

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Cos’è l’otosclerosi?

15 Ottobre 2020 da Redazione

Cos'è l'otosclerosi? Malattie
Otosclerosi (immagine da Pazienti.it)

L’otosclerosi è un termine derivato da oto, che significa “dell’orecchio”, e sclerosi, che significa “indurimento anormale del tessuto corporeo”. La condizione è causata da un rimodellamento osseo anormale nell’orecchio medio.

Il rimodellamento osseo è un processo permanente in cui il tessuto osseo si rinnova sostituendo quello vecchio con quello nuovo. Nell’otosclerosi, un rimodellamento anormale interrompe la capacità del suono di viaggiare dall’orecchio medio all’orecchio interno. Si ritiene che molti casi di otosclerosi siano ereditari. Le donne bianche di mezza età sono le più a rischio.

Un udito sano si basa su una serie di eventi che trasformano le onde sonore nell’aria in segnali elettrochimici all’interno dell’orecchio. Il nervo uditivo trasporta quindi questi segnali al cervello.

Innanzitutto, le onde sonore entrano nell’orecchio esterno e viaggiano attraverso uno stretto passaggio chiamato condotto uditivo, che porta al timpano. Le onde sonore in arrivo fanno vibrare il timpano e le vibrazioni viaggiano verso tre minuscole ossa nell’orecchio medio chiamate martello, incudine e staffa.

Le ossa dell’orecchio medio amplificano le vibrazioni sonore e le inviano alla coclea, una struttura piena di liquido a forma di lumaca nell’orecchio interno. Le parti superiore e inferiore della coclea sono separate da una membrana elastica “basilare” che funge da base su cui siedono le strutture uditive.

Le vibrazioni sonore in ingresso provocano l’ondulazione del fluido all’interno della coclea e un’onda itinerante si forma lungo la membrana basilare. Le cellule ciliate che si trovano sulla parte superiore della membrana “cavalcano” quest’onda e si muovono su e giù con essa.

Le strutture ispide delle cellule ciliate poi urtano contro una membrana sovrastante, che fa inclinare le setole su un lato e aprire canali simili a pori. Alcune sostanze chimiche quindi si precipitano dentro, creando un segnale elettrico che viene trasportato dal nervo uditivo al cervello. Il risultato finale è un suono riconoscibile.

Le cellule ciliate vicino alla base della coclea rilevano i suoni più acuti, come lo squillo di un cellulare. Quelli più vicini al centro rilevano i suoni più bassi, come l’abbaiare di un grosso cane.

Quali sono le cause dell’otosclerosi?

L’otosclerosi è più spesso causata quando una delle ossa dell’orecchio medio, la staffa, si blocca in posizione. Quando questo osso non è in grado di vibrare, il suono non è in grado di viaggiare attraverso l’orecchio e l’udito viene danneggiato.

Perché ciò accada non è ancora chiaro, ma gli scienziati pensano che potrebbe essere correlato a una precedente infezione da morbillo, fratture da stress al tessuto osseo che circonda l’orecchio interno o disturbi immunitari. Anche l’otosclerosi tende a manifestarsi in famiglia.

Quali sono i sintomi dell’otosclerosi?

La perdita dell’udito, il sintomo di otosclerosi più frequentemente segnalato, di solito inizia in un orecchio e poi si sposta nell’altro. Questa perdita può manifestarsi molto gradualmente. Molte persone affette da otosclerosi notano per la prima volta di non essere in grado di sentire i suoni bassi o di non sentire un sussurro. Alcune persone possono anche provare vertigini, problemi di equilibrio o acufene. L’acufene è un ronzio, un ruggito, un ronzio o un sibilo nelle orecchie o nella testa che a volte si verifica con la perdita dell’udito.

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