In ambito medico, il termine “pollachiuria” si riferisce all’aumento del bisogno di urinare nell’arco di 24 ore, senza che aumenti il volume totale dell’urina prodotta.
Questo termine deriva dal greco pollaki(s) che vuol dire “spesso” e “uria”, suffisso che riporta alla parola “urina”.
Una persona che soffre di pollachiuria è portata da urinare spesso ed in piccole quantità, mentre nel caso in cui la minzione frequente è accompagnata dall’eliminazione di ingenti quantità di urina, è più corretto parlare di poliuria.
Un tipico esempio di pollachiuria è rinvenibile in una persona che sente la necessità di urinare per più di 8 volte al giorno o che magari soffre di disturbi al sonno, proprio a causa della ripetuta necessità di correre in bagno durante la notte.
Le cause della pollachiuria
La pollachiuria può avere origini diverse, che riportano spesso a una riduzione della capacità funzionale della vescica a causa di infiammazioni in atto, presenza di masse, disordini di tipo neurologico o patologie psichiatriche.
Le cause più frequenti della pollachiuria sono, in particolare, la cistite e le infezioni delle vie urinarie.
Nell’uomo può esserci un problema a carico della prostata (iperplasia prostatica benigna), mentre nella donna condizioni come la gravidanza, il ciclo e la menopausa possono aumentare la frequenza della minzione.
Vediamo più nel dettaglio alcune delle cause della minzione frequente.
Ansia nevrotica
La pollachiuria è spesso causata da nevrosi d’ansia. I pazienti psicotici, nevrotici o affetti da ansia patologica, soprattutto se associata a impotenza, disuria e frigidità, sono maggiormente predisposti a questo problema.
L’ansia, in molti casi, è legata a difficoltà sessuali. Infatti, il paziente ansioso con pollachiuria spesso presenta anche problemi di impotenza e frigidità.
Infezione delle vie urinarie
L’infezione del tratto urinario può causare minzione frequente, in particolare nei pazienti con problemi alla prostata, donne diabetiche, giovani uomini con infezioni post-rapporto sessuale.
Indipendentemente dal soggetto e dalla causa, l’infezione che provoca pollachiuria può interessare vescica, uretra e reni. Nella donna è molto frequente l’infezione vaginale.
Iperplasia prostatica o cancro della prostata
Anche l’ingrossamento prostatico può provocare pollachiuria, portando il paziente a urinare spesso ma con flusso ridotto e sensazione di svuotamento incompleto.
Il cancro della prostata, più grave dell’iperplasia prostatica, aggiunge altri sintomi, tra cui disuria, distensione vescicale, prostata indurita e dolore perineale.
Gravidanza
Le donne incinte devono fare i conti con la crescita dell’utero e con la conseguente pressione che questo esercita sulla vescica. In questo modo lo stimolo all’orinazione va aumentando e non è affatto infrequente che sia accompagnato da ipersensibilità al seno e da nausee mattutine.
Farmaci
Assumere farmaci diuretici in via regolare ma anche per un determinato lasso di tempo, può esser causa di minzione frequente.
Nello specifico è più probabile che tale condizione riguardi quelle persone che si ritrovano a dover trattare l’ipertensione o l’accumulo di liquidi nei reni, ma vale anche per altri diuretici che includendo caffeina riducono il volume di acqua e di sali nell’organismo aumentando l’escrezione urinaria.
Altre cause della minzione frequente
Dopodiché calcoli, fattori emozionali, radioterapia, cancro alla vescica, insufficienze cardiache, neoplasie vescicali o di organi vicini, ictus e malattie neurologiche di vario genere rientrano sicuramente nella lista delle cause più probabili di pollachiuria.
Sintomi e diagnosi della pollachiuria
In caso sospetto di pollachiuria, bisogna indagare la quantità di liquidi assunti ed eliminati durante la giornata. Questa informazione serve a fare una distinzione tra pollachiuria e poliuria.
In caso di pollachiuria, il paziente può avere sintomi quali:
- Minzione frequente in ridotte quantità;
- Sintomi irritativi;
- Disuria;
- Urgenza di urinare;
- Sintomi ostruttivi come flusso scarso, nicturia, sensazione di svuotamento in completo.
La presenza di uno o più sintomi suggeriscono la causa del problema, ad esempio, febbre, dolore a un fianco o nell’inguine ed ematuria, fanno pensare a un’infezione; ciclo mestruale saltato, dolore al seno o malessere generalizzato al mattino, a una gravidanza.
Quindi, per diagnosticare la pollachiuria, il medico inizia con un’anamnesi dettagliata, chiedendo al paziente la frequenza della minzione, eventuali sintomi associati e la durata del problema.
Successivamente, esegue un esame fisico, inclusa l’osservazione dell’addome e, negli uomini, un esame rettale per valutare la prostata.
Possono essere anche richiesti esami di laboratorio, comprensivi di analisi delle urine, per rilevare infezioni o altre anomalie. Ed esami strumentali come l’ecografia vescicale e prostatica, la cistoscopia e studi urodinamici per valutare la funzionalità del tratto urinario.
Come si cura la pollachiuria
Dinanzi a tante cause diverse è chiaro che anche i rimedi per la pollachiuria non possano certo dirsi pochi ed univoci.
Ogni persona affetta da minzione frequente dovrebbe recarsi dal proprio medico curante, farsi prescrivere tutte le analisi previste e consigliare la cura più adatta al suo specifico caso.
Ecco alcuni esempi:
- Infezioni del tratto urinario (UTI): antibiotici specifici.
- Iperplasia prostatica benigna (BPH): farmaci come alfa-bloccanti o inibitori della 5-alfa-reduttasi, e in alcuni casi, intervento chirurgico.
- Gestione del diabete attraverso insulina o altri farmaci ipoglicemizzanti, e modifiche dello stile di vita.
- Ansia e stress: terapie comportamentali, farmaci ansiolitici o antidepressivi.
- Tumore alla prostata: chirurgia, radioterapia, terapia ormonale o chemioterapia.
- Sindrome della vescica iperattiva: farmaci antimuscarinici o beta-3 agonisti, terapia comportamentale e, in alcuni casi, iniezioni di botox.
Alimentazione
Come accade in molti altri ambiti, anche in caso di pollachiuria, la dieta alimentare è importante. Del resto a tavola esistono tantissimi cibi che possono irritare la vescica, così come ne esistono tanti altri che hanno, invece, proprietà diuretiche di cui dovremmo, per forza di cose, farne a meno.
Frutta e verdura vanno perciò consumate con cautela proprio in virtù delle loro proprietà diuretiche, così come è consigliabile tenere alla larga cibi troppo conditi e pesanti.
Inoltre, attenzione anche ai liquidi: per evitare episodi di minzione notturna, è consigliato bere con moderazione durante le ore serali.
Gli esercizi di Kegel
Molte persone hanno tratto grande giovamento dopo aver messo in pratica i cosiddetti “esercizi di Kegel”.
Si tratta di una serie di esercizi pensati per rafforzare i tessuti muscolari che circondano la vescica e l’uretra; in questo modo il paziente dispone di un maggior controllo sulla vescica stessa diminuendo (non di poco) gli episodi di minzione.
Per attinenza consigliamo altresì di “rieducare la vescica”, ovvero cercare di trattenere il più possibile l’urina cosicché si corra in bagno solo quando c’è un effettivo e urgente bisogno di farlo: in pochi mesi la ritmicità della minzione dovrebbe migliorare.