Mirtillo rosso: le controindicazioni

Luigi

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Mirtillo rosso: le controindicazioni Benessere

Il mirtillo rosso è un frutto le cui proprietà benefiche sono note a livello universale. Si tratta di un rimedio naturale molto utile, ma è bene conoscerne anche le controindicazioni. Quando si sceglie la strada dei rimedi naturali non si deve in alcun modo lasciarsi andare all’improvvisazione, e il caso del mirtillo rosso è esemplare a tal proposito. Vediamo quindi assieme qualche informazione in merito.

Mirtillo rosso: perché stare attenti ad assumerlo quando si hanno problemi di calcoli renali

Il mirtillo rosso rappresenta un toccasana per tantissimi casi d’infezione somatica. Risulta utile per risolvere cistiti, problemi digestivi, criticità legate alla carenza di vitamina C. Quando si soffre di calcoli renali è però consigliabile non consumarlo. Per quale motivo? Perché contiene una quantità piccola di ossalato, ma sufficiente a determinare la formazione di calcoli.

L’ossalato è un fattore antinutrizionale che è presente in numerosi altri alimenti oltre che nel mirtillo rosso, e tra queste possiamo ricordare verdure a foglia verde come gli spinaci. Si tratta di un sale insolubile che, legandosi con il calcio, favorisce la formazione di calcoli. Il mirtillo rosso è ottimo per tante infezioni a carico dell’apparato urinario, ma deve essere lasciato da parte se anche solo una volta si ha avuto esperienza di problemi di calcoli renali.

Mirtillo rosso: attenzione ai farmaci che si assumono

Quando si sceglie un rimedio naturale è essenziale fare attenzione a coniugarlo in maniera non dannosa con i farmaci che si assumono. Scegliere una cura naturale non significa per forza escludere le soluzioni farmacologiche. L’integrazione in molti casi può rappresentare anzi un’opzione molto valida. Risulta però obbligatorio prendere in considerazione eventuali incompatibilità. Un caso esemplare al proposito è quello degli anticoagulanti. Qualsiasi medico abbia in cura un paziente che assume questi presidi ricorda di evitare il mirtillo. Per quale motivo? Perché contiene una considerevole quantità di vitamina K, che ha un’influenza fondamentale nel processo di coagulazione ematica. Oltre al mirtillo rosso esistono anche altri frutti il cui consumo viene sconsigliato a chi soffre di problemi di eccessiva coagulazione, e tra questi si può ricordare il pompelmo.

Prima d’intraprendere qualsiasi cura naturale è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia. L’idea che i rimedi naturali, mirtillo rosso compreso, siano completamente innocui è un errore da non commettere, che denota poca attenzione alla propria salute. Esistono altre controindicazioni all’assunzione del mirtillo rosso? Assolutamente sì. Vediamole assieme nelle prossime righe.

Mirtillo rosso: ecco perché non deve essere assunto da chi soffre di diabete

Chi soffre di diabete dovrebbe evitare di assumere mirtillo rosso. Tra le proprietà di questo straordinario frutto è infatti possibile ricordare il contrasto all’insorgenza di questa malattia attraverso un’azione ipoglicemizzante. Come si sa, il diabete può però insorgere anche in età adulta. L’azione ipoglicemizzante del mirtillo non è affatto utile nei casi in cui tale malattia è presente. Il diabetico deve tenere sotto controllo costante la quantità di zucchero nel sangue, e l’ipoglicemia, che altro non è che una carenza di carboidrati a livello ematico, è pericolosa tanto quanto l’iperglicemia.

Se invece si ha intenzione di prevenire il problema, come già ricordato, il mirtillo rappresenta una soluzione molto valida. Sono stati effettuati diversi studi che hanno portato in evidenza il suo ruolo sia nel contenimento della glicemia ematica, sia in quello del peso corporeo in una dieta ricca di carboidrati e lipidi, che rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio per l’insorgenza di diabete.

Mirtillo rosso: attenzione in caso di allergia ai pollini

Quando arriva la primavera si apre anche un periodo molto difficile per tantissime persone allergiche. L’allergia ai pollini in particolare rappresenta una croce nei mesi della bella stagione, quelli in cui dovrebbe essere più piacevole passare del tempo all’aria aperta. Per chi è allergico ai pollini ciò è difficile e a volte impossibile. Quando si soffre di allergia ai pollini non si deve solo fare attenzione alla loro influenza, ma anche al ruolo delle reazioni crociate, che sono delle manifestazioni somatiche avverse che possono aver luogo in occasione dell’assunzione di specifici alimenti.

Nell’elenco di quelli capaci di provocare reazioni crociate negli allergici ai pollini è annoverabile anche il mirtillo rosso, assieme all’ananas, alla frutta secca, al cioccolato, alla liquirizia. Fare attenzione all’assunzione del mirtillo rosso è quindi fondamentale se si sta portando avanti una terapia antistaminica contro l’allergia ai pollini.

Mirtillo rosso e problemi intestinali

Il mirtillo rosso è una soluzione naturale molto valida per risvegliare l’intestino pigro. Se si ha il problema opposto, ossia se si soffre per problemi di diarrea, è bene non integrarlo nella propria dieta quotidiana. Se invece si ha intenzione di risvegliare l’intestino pigro, può essere molto utile sciogliere circa 80 gocce di mirtillo rosso in una bottiglia d’acqua da mezzo litro, da iniziare a bere nelle prime ore della giornata.

Mirtillo rosso e gravidanza

Non esistono indicazioni precise riguardanti la sicurezza del mirtillo rosso in gravidanza e in allattamento. Siccome non si può parlare di vere e proprie controindicazioni, è molto utile se non obbligatorio consultare il proprio medico di fiducia e scegliere una seduta dal naturopata, così da avere più punti di vista. In generale gli effetti avversi connessi al mirtillo rosso sono molto pochi, e riguardano i casi che abbiamo elencato nelle righe precedenti. In generale il mirtillo rosso è considerato un toccasana molto importante quando si tratta di far fronte a infezioni e problemi fisici causati dai processi di ossidazione che avvengono naturalmente nel corpo.

Rivolgersi al proprio erborista di fiducia se si ha intenzione d’integrarlo nella propria dieta quotidiana è fondamentale. Solo chi ha alle spalle una formazione professionale può infatti consigliare in maniera oculata, optando per esempio per la formulazione migliore.

 

 

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