Può accadere talvolta di sottoporsi a delle analisi del sangue e di riscontrare la presenza di eosinofili bassi.
Per la precisione, gli eosinofili sono dei particolari leucociti (o globuli bianchi) che il corpo impiega per difendersi da allergie e infestazioni di parassiti.
Vediamo nel dettaglio la loro funzione e cosa può accadere se i valori sono più bassi della norma.
Qual è la funzione degli eosinofili?
Come anticipato, gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi fondamentali per il sistema immunitario.
Sono cellule molto attive nelle risposte immunitarie che coinvolgono il rilascio di sostanze chimiche, come l’istamina, che aiutano a combattere gli invasori.
Inoltre, gli eosinofili partecipano anche alla regolazione delle infiammazioni, poiché sono in grado di contenere o esacerbare le risposte infiammatore in base alle circostanze.
Quindi, le loro funzioni sono:
- Distruggere le molecole estranee all’interno dell’organismo, come le infezioni parassitarie;
- Favorire il processo di guarigione dalle infiammazioni. Se però la reazione è esagerata, possono verificarsi alcuni effetti collaterali come le allergie e l’asma.
Sono prodotti dal midollo osseo, come tutte le altre cellule e impiegano 5-6 giorni per maturare e poi migrare nel sangue, dove restano in circolazione per diverse ore.
Successivamente, si localizzeranno nella pelle, nei polmoni e nel tratto urogenitale e gastrointestinale, dove concluderanno il ciclo vitale in 8-15 giorni.
Eosinofili: quali sono i valori normali?
Normalmente, si può parlare di eosinofili bassi quando i valori risultanti dalle analisi si presentano al di sotto dell’1% o, eventualmente, dei 450 eosinofili per microlitro (o milionesimo) di litro di sangue (vi comunichiamo, a tal proposito, che i limiti entro cui gli eosinofili devono restare stabili sono compresi tra l’1 e il 4% totale).
Ovviamente, riscontrare la presenza di pochi eosinofili nel sangue non deve significare un immediato allarme.
I loro valori, infatti, possono essere influenzati anche dall’orario in cui ci si è sottoposti all’esame, dagli stimoli dell’ambiente, dall’eventuale esercizio fisico, dall’uso di cortisonici e dalle esposizioni allergiche.
Eosinofili bassi: le cause
Un calo degli eosinofili (eosinopenia) può dipendere da diverse cause, le più comuni sono:
- Assunzione di cortisone che, tra gli effetti, abbassa le difese immunitarie per sopprimere la normale reazione fisiologica ad eventi non dannosi (ad esempio, le allergie). Una conseguenza della sua azione è la riduzione dei livelli di eosinofili nel sangue.
- Shock anafilattico.
- Abuso di alcol.
- Chemioterapia, radioterapia e terapie immunosoppressive per trattare neoplasie oppure, in caso di trapianti.
- Sindrome di Cushing.
- Malattie batteriche come la febbre tifoide.
- Patologie del sistema immunitario, congenite o acquisite.
- Ipoglicemia causata da digiuno prolungato o malattie come quelle epatiche, sepsi, ma anche intollerante e squilibri ormonali.
Come effettuare l’esame del sangue per gli eosinofili
L’esame che ci rivela l’eventuale presenza di eosinofili bassi va svolto in laboratorio, non richiede necessariamente che il paziente si presenti a digiuno e prevede il prelievo di 7 ml di sangue in provetta con tappo color lavanda.
In molti, a proposito del prelievo, consigliano di non lasciare il laccio emostatico per più di 60 secondi. Una volta effettuato l’esame e constatata la presenza di bassi valori degli eosinofili nel sangue, non allarmarti.
In primo luogo, infatti, dovrai ripetere il test. Questo esame è talmente delicato che molte variabili possono influire su quello che è il suo risultato finale.
Tra i fattori capaci di influenzare l’esito dell’esame del sangue per gli eosinofili ci sono:
- stagionalità
- fase del ciclo mestruale per le donne
- ritmi circadiani.
Rifai, dunque, il test presentandoti in laboratorio alla stessa ora e nelle stesse condizioni della volta precedente.
Già dalla sera alla mattina, infatti, i valori degli eosinofili bassi nel sangue possono variare significativamente, offrendo al paziente un risultato molto diverso (alla sera, per la precisione, la conta degli eosinofili risulta essere superiore).
Cosa fare in caso di eosinofili bassi
La condizione caratterizzata da eosinofili bassi nel sangue è considerata meno preoccupante della presenza di eosinofilia (livelli alti).
È comunque utile confrontare i valori con quelli di altri tipi di globuli bianchi per cercare eventuali anomalie legate a patologie più importanti.