Gammaglobuline alte: cause e quando preoccuparsi

Adele Guariglia

Gammaglobuline alte cause e quando preoccuparsi

La gammaglobuline alte si verificano in presenza di infezioni o infiammazioni, ma quali sono i valori normali e le cause dell’innalzamento?

Le gammaglobuline o immunoglobuline (IgG) sono tra i principali anticorpi presenti all’interno del sangue ed hanno la funzione di aiutare l’organismo a combattere malattie e infezioni.

Sono proteine prodotte dai linfociti B e dalle plasmacellule, costituite da 4 catene polipeptidiche: 2 catene pesanti e 2 leggere legate dal disolfuro. La loro particolare struttura a Y permette agli anticorpi di legarsi agli antigeni specifici ovvero tossine, virus e batteri.

A cosa servono le gammaglobuline?

Ogni tipo di gammaglobulina, come IgG, IgA, IgM, IgE e IgD, ha funzioni specifiche, ma tutte contribuiscono al riconoscimento e alla neutralizzazione degli agenti estranei. Ad esempio, le IgG sono coinvolte nella risposta immunitaria secondaria, e garantiscono lunga protezione dopo infezioni o vaccinazioni.

Le gammaglobuline sono anche utilizzate a scopo terapeutico in condizioni in cui il sistema immunitario è compromesso, come nei deficit immunitari congeniti o acquisiti, o per trattare alcune malattie autoimmuni.

Somministrate sotto forma di immunoglobuline endovenose o intramuscolari, aiutano a rinforzare o modulare il sistema immunitario, offrendo una protezione temporanea o un supporto mirato.

Valori normali delle gammaglobuline

Ecco i valori normali delle gammaglobuline e delle loro principali componenti (immunoglobuline) negli adulti:

  • Gammaglobuline totali: 0,7 – 1,6 g/dL
  • IgG: 700 – 1600 mg/dL
  • IgA: 70 – 400 mg/dL
  • IgM: 40 – 230 mg/dL
  • IgE: < 100 UI/mL
  • IgD: 0 – 14 mg/dL

Questi valori sono indicativi e possono variare leggermente in base al laboratorio e alla tecnica di analisi utilizzata.

Perché le gammaglobuline sono alte?

Le gammaglobuline leggermente alte o molto alte possono indicare varie condizioni, tra cui:

  • Infezioni croniche (epatite, tubercolosi, infezioni batteriche);
  • Malattie virali ( epatite B, epatite C, HIV);
  • Malattie parassitarie (leishmaniosi, malaria);
  • Malattia autoimmuni (artrite reumatoide, tiroidite autoimmune, lupus eritematoso sistemico);
  • Malattie del fegato (cirrosi epatica, alcolismo);
  • Gammapatie monoclonali (es. mieloma multiplo, macroglobulinemia di Waldenström).
  • Gammapatie policlonali (aumento diffuso di varie immunoglobuline, non legato a un clone specifico).
  • Linfoma o altre neoplasie linfoproliferative.
  • Malattie infiammatorie croniche come morbo di Crohn o colite ulcerosa.

Inoltre, le gammaglobuline alte possono essere provocate da malattie infettive sistemiche, , farmaci, vaccinazioni e reazioni allergiche.

Gammaglobuline, quando preoccuparsi?

Un aumento delle gamma globuline indica, di solito, la presenza di un’infiammazione in corso o di una malattia sottostante. Le gamma globuline possono aumentare insieme oppure, in alcuni casi, singolarmente.

Se la quantità aumenta rispetto ai valori normali, è quindi probabile che ci siano un infezione o un processo infiammatorio in corso. Valori molto alti e persistenti potrebbero essere la spia di una patologia sottostante importante, per cui è necessario recarsi dal proprio medico curante.

Se i livelli di gammaglobuline sono alti, quest’ultimo può richiedere una serie di test tra cui:

  • Analisi del sangue complete.
  • Elettroforesi sierica: per distinguere un aumento policlonale (diverse immunoglobuline) da un aumento monoclonale (una singola immunoglobulina).
  • Dosaggi specifici delle immunoglobuline (IgG, IgA, IgM).
  • Esami per malattie autoimmuni o infettive.
  • Biopsia midollare (se sospettate malattie ematologiche).

In base alla diagnosi ottenuta, il medico deciderà la terapia farmacologica necessaria per riportare i valori delle gammaglobuline a livelli normali.