La dermatite da stasi, nota anche come eczema stasico o dermatite venosa, è una condizione cutanea associata a problemi circolatori, in particolare a una ridotta circolazione sanguigna nelle gambe. Questa condizione si sviluppa principalmente a causa di un’insufficienza venosa cronica, che impedisce alle vene delle gambe di far fluire il sangue efficacemente verso il cuore.
Si verifica soprattutto sulla parte bassa degli arti inferiori come polpaccio, tallone e piedi, ma può anche presentarsi in altre aree del corpo in cui è presente un edema cronico. È una patologia che non va sottovaluta ma trattata tempestivamente per evitare che peggiori provocando patologie secondarie come infezioni batteriche e ulcere cutanee.
Le cause della dermatite da stasi
Alla base della dermatite da stasi c’è un accumulo di liquidi sottocutanei che impedisce al sangue di nutrire i tessuti, che diventano fragili e deboli e portano alla comparsa dei sintomi tipici dovuti all’infiammazione.
La comparsa di questa patologia può dipendere da diverse cause, tra cui:
- Insufficienza venosa: difficoltà del sangue a tornare verso il cuore;
- Trombosi venosa: formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena;
- Sedentarietà: troppe ore seduti può provocare una cattiva circolazione venosa;
- Obesità: il peso in eccesso influisce sulla circolazione e sugli arti inferiori;
- Alimentazione scorretta e dieta povera di proteine.
Può anche esserci una predisposizione genetica alla malattia, aggravata da uno stile di vita poco sano. Inoltre, le probabilità di soffrire di dermatite da stasi aumentano in caso di frequenti edemi o tromboflebiti, vene varicose e disordini metabolici.
Dermatite da stasi: riconoscere i sintomi
La dermatite da stasi può essere riconosciuta in seguito alla comparsa di uno o più sintomi che riguardano la cute e le condizioni dell’aree del corpo interessata. Nello specifico:
- Presenza di un edema acuto, ovvero, di n gonfiore dovuto all’accumulo di liquidi, in particolare, nelle caviglie e nei piedi;
- Comparsa di eritema violaceo;
- Secchezza e desquamazione della pelle;
- Essudazione e formazione di croste;
- Escoriazioni;
- Lesioni vescicolose;
- Lichenificazione;
- Prurito di varia entità.
Se non trattata tempestivamente, come anticipato, la dermatite da stasi può portare a diverse complicazioni come la formazione di ulcere cutanee; infezioni batteriche (riconoscibili da sintomi quali dolore, rossore e formazione di pus); infezione a livello osseo e cicatrici.
Cura e trattamento della dermatite da stasi
Il trattamento della dermatite da stasi è mirato a migliorare la circolazione sanguigna, alleviare i sintomi e prevenire complicazioni future. A tale scopo, bisogna mettere in atto alcuni accorgimenti che aiutano a curare la patologia, tra cui l’utilizzo di calze a compressione graduata e il sollevamento delle gambe ( i talloni devono essere più alti delle ginocchia e quest’ultime più delle anche).
È necessaria una modifica allo stile di vita e iniziare a fare un po’ di attività fisica, anche mezz’ora di camminata veloce tutti i giorni può portare a buoni risultati. In caso di sovrappeso e obesità, è importante seguire una dieta per raggiungere il peso ideale, condizione che favorisce la circolazione.
Evitare di indossare calze, collant e pantaloni stretti che influenzano negativamente la circolazione venosa.
Cure farmacologiche
La dermatite da stasi va tratta applicando una pasta all’ossido di zinco oppure un unguento a base di cortisone. In presenza di desquamazione e prurito, è risolutivo l’utilizzo di pomate alla canfora o al mentolo. In fase acuta, sono utili i bendaggi a base di soluzione fisiologica.
In presenza di infezioni batteriche, il medico prescrive antibiotici per via orale o topica, ed eventualmente, dei diuretici per sgonfiare l’edema e prevenire il ristagno dei liquidi. Se si sono formate le ulcere, il trattamento prevede l’applicazione di impacchi o di un gambaletto medicato a base di gelatina di zinco o medicazioni colloidali.
In ogni caso, per curare l’ulcera, la riduzione dell’edema e la compressione, sono fondamentali per ottenere una completa guarigione.