Capillari fragili: aree a rischio, cause e rimedi alimentari

Redazione

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Capillari fragili: aree a rischio, cause e rimedi alimentari Benessere

I capillari sono piccoli vasi sanguigni che hanno il compito di collegare la circolazione arteriosa a quella venosa. Si dicono fragili quando si rompono con estrema facilità, rilasciando del sangue nella zona circostante che diventa visibile tramite lividi o striature sottocutanee (come da immagine qui a fianco).

I capillari fragili rappresentano un problema che riguarda per lo più il gentil sesso e che si manifesta soprattutto sulle gambe mediante la comparsa di ematomi e di ecchimosi. Sono diverse le ragioni che possono scatenare questo disturbo, così come molti e a portata di mano sono i rimedi che possiamo prendere in considerazione per arginarne la rottura facile.

Capillari fragili: quali le aree del corpo più a rischio?

Come abbiamo detto si tratta di una eventualità che si rende molto più probabile nelle donne e negli anziani, e che solo in via del tutto rara colpisce uomini e bambini. Per ciò che concerne le aree del corpo che sono maggiormente interessate da questo fenomeno, sappiamo che le braccia rientrano nel raggio di maggior diffusione: patologie come la porpora simplex (anche nota come capillarite) possono indurre alla formazione di ecchimosi e di puntini sottocutanei.

Ma anche gambe e viso non sono da meno, tanto è vero che segni evidenti da rottura dei capillari siamo soliti rinvenirli nelle gambe delle persone anziane e in alcuni casi persino nel loro viso: tutta colpa di problemi circolatori legati a stasi venosa e a casi di insufficienza venosa e circolatoria.

Meno noti sono i casi che riguardano il naso e gli occhi. Per quanto riguarda il primo dobbiamo sapere che un eccesso di alcol, di fumo di sigaretta, dei forti starnuti legati a un raffreddore, nonché una reiterata esposizione ai raggi solari possono indurre i capillari del naso a rendersi più fragili del solito; e poi ci sono gli occhi che a causa di episodi di vomito, di starnuti, di sollevamento pesi, di determinate patologie come il glaucoma e di assunzione di determinati farmaci possono risultar vittime della rottura dei vasi sanguigni.

Le principali cause di rottura dei capillari

I capillari possono finire col rompersi sia per cause di natura patologica sia per cause di natura non patologica. Tra quelle di natura non patologica conosciamo una serie di fattori di rischio che possono essere all’origine del problema.

In primo luogo c’è il sesso, perchè è comprovato da più statistiche che le donne, a causa delle variazioni ormonali, siano di gran lunga più soggette a questo genere di problema di quanto non lo siano invece gli uomini. Ma anche l’età avanzata rappresenta un serio fattore di rischio, soprattutto perchè negli anziani la parete che ricopre i vasi sanguigni è molto meno elastica e di gran lunga più fragile a causa dei naturali processi di invecchiamento.

Se in famiglia ci sono casi di fragilità capillare, allora le probabilità di incorrere nel disturbo aumentano come di conseguenza anche nei discendenti. Ma tra i fattori di rischio rivestono un ruolo di primo piano anche la gravidanza e il fumo: la prima dà vita alla rottura dei capillari tanto per via dei cambiamenti ormonali quanto a causa dell’aumento di peso che finisce per provocare insufficienza venosa; nel secondo caso invece, dal momento in cui il fumo riduce la quantità di vitamina C in circolazione nell’organismo, la parete dei vasi ha maggiori probabilità di rompersi (viene difatti a mancare l’agente che la protegge  dall’azione dei radicali liberi).

E poi ancora una vita sedentaria che espone al rischio di sovrappeso, l’utilizzo di determinati farmaci (come pillola anticoncezionale, anticoagulanti, antiaggreganti e coritcosteroidi), l’esposizione a fonti di calore date dal sole o dalle lampade abbronzanti, l’utilizzo di calzature non adeguate, nonché l’esposizione a tecniche estetiche come la ceretta a caldo o i massaggi linfodrenanti sono da considerarsi altri seri fattori di rischio.

Capillari fragili: si possono combattere con l’alimentazione

Tra i tanti rimedi che possiamo prendere in considerazione per porre fine alla facile rottura dei capillari, ma anche per prevenirne la comparsa c’è, neanche a dirlo, l’alimentazione. Anche in questo caso abbracciare uno stile di vita alimentare equilibrato può esserci di grande aiuto!

Per attenuare il problema o per evitare che i nostri capillari diventino fragili dobbiamo assumere alimenti ricchi di antocianine, flavonoidi e vitamine. Super consigliate sono la frutta (soprattutto quella rossa data da fragole, ribes, more, lamponi e mirtilli), ma anche la verdura di color verde (come broccoli e spinaci), arancione (come zucca e carote), gialla e rossa (come peperoni e pomodori).

Molto importante è anche consumare con costanza alimenti contenenti omega 3 ed omega 6, grassi essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo e indispensabili per rafforzare le pareti che ricoprono i vasi sanguigni. Queste due sostanze nutritive vanno per la maggiore nel pesce azzurro, nel salmone, nei semi di lino e nei semi di chia.

Decisamente sconsigliati sono alimenti come il sale, il caffè o più in generale bevande contenenti caffeina, alcol e grassi saturi (i quali inducono alla ritenzione idrica e al sovrappeso, entrambi fattori di rischio che spianano la strada alla rottura dei capillari).

Naturalmente gli effetti di una dieta equilibrata vengono vanificati se in parallelo non corre uno stile di vita altrettanto sano: ecco perchè è fondamentale evitare di esporsi al sole e alle lampade UV, prestare attenzione alla depilazione evitando la ceretta a suon di strappi violenti, evitare di fumare, fare attività fisica per almeno tre volte a settimana e utilizzare calzature comode e adeguate al nostro piede.

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