- Vagisil crema: posologia e modalità d’uso
- Vagisil crema: interazioni e controindicazioni
- Vagisil crema: gli effetti indesiderati
- Prurito e infezioni vaginali: come agire di prevenzione
Vagisil crema è un medicinale a base di Lidocaina utilizzato per attenuare il prurito che può interessare la zona vaginale e quella perianale, magari per via di cambi di stagione particolarmente turbolenti, a causa di una igiene intima non particolarmente scrupolosa o per via di residui di sapone che possono esser rimasti depositati sulla biancheria intima e che finiscono quindi per irritare la cute. Insomma, sono diverse le ragioni per le quali una persona possa arrivare a soffrire di fastidi generalizzati nell’area genitale o in quella perianale, ma indipendentemente dall’entità del disturbo o dalle cause che l’hanno indotto all’insorgenza Vagisil crema è uno degli alleati più validi per risolvere questo genere di problematiche.
Vagisil crema: posologia e modalità d’uso
Vagisil crema può perciò essere utilizzato sia in caso di prurito leggero sia nell’ipotesi in cui il fastidio risulti particolarmente intenso, ma importante è in ogni caso applicarne la sostanza nella maniera più consona (se non altro per aumentarne l’efficacia e ridurne i rischi di effetti collaterali): la modalità d’uso più consigliata è quella che vuole un’applicazione di uno strato sottile della crema perchè l’esagerazione, anche sotto questo punto di vista, non porta mai a nulla di buono. Importante è comunque far sì che il trattamento avvenga solo dopo aver lavato accuratamente le mani e aver igienizzato a dovere la zona del corpo che si desidera trattare.
La pulizia intima è una condizione essenziale per far sì che il principio attivo del Vagisil (che come abbiamo già visto risponde al nome di “lidocaina”) possa sortire i suoi effetti. Lavarsi per bene magari con l’aiuto di detergenti delicati, asciugare con cura la zona e solo successivamente apporre la crema è un iter a cui non ci si può sottrarre qualora si voglia accelerare il processo di guarigione. Del resto, a parte il fatto che la lidocaina non agisce come dovrebbe laddove la zona fosse sporca, c’è anche da dire che una pulizia intima non curata a dovere apre le porte alla proliferazione di batteri e funghi.
Il trattamento con Vagisil può essere ripetuto anche fino a 4 volte al giorno nell’ipotesi in cui il prurito dovesse essere fastidioso e perdurare anche dopo i primi accorgimenti. Anche se il trattamento va in ogni caso protratto solo per brevi periodi di tempo: se dopo diversi giorni non dovessimo notare alcun miglioramento, faremmo sicuramente bene a rivolgerci al nostro medico curante oppure a un dermatologo in maniera tale che possano valutare la questione un po’ più approfonditamente.
Vagisil crema: interazioni e controindicazioni
Fortunatamente possiamo non considerare Vagisil come un farmaco eccessivamente aggressivo anche se, trattandosi in ogni caso di un anestetico locale, anche lui ha una serie di interazioni a cui occorrerebbe prestare le dovute attenzioni. Parliamo comunque di reazioni che rimangono eventuali, e che laddove dovessero sorgere lo farebbero soprattutto nel caso in cui si superassero i dosaggi consigliati poc’anzi.
Anziani e pazienti gravemente ammalati, ad esempio, dovrebbero fare un utilizzo molto prudente del Vagisil. Ma anche coloro i quali hanno lesioni delle mucose dovrebbero dapprima consultare il medico e solo poi avventurarsi nel trattamento con questo farmaco. Donne in gravidanza o in fase di allattamento potrebbero invece utilizzare il Vagisil dal momento in cui studi condotti sul ratto e sul coniglio non dimostrano rischi seri per il feto, anche se per questioni prudenziali e per via del fatto che non esistano studi clinici sulla donna gravida rimane controindicato l’utilizzo del Vagisil a quante vivono questa particolare condizione di vita.
Vagisil crema: gli effetti indesiderati
Come dicevamo, a differenza di molti altri prodotti medici che possono dar luogo ad effetti indesiderati anche senza eccedere coi dosaggi, nel caso di Vagisil i cosiddetti “rischi collaterali” sono da ritenersi validi solo ed esclusivamente a fronte di un utilizzo improprio del prodotto. Tra gli effetti sistemici indesiderati che possono essere riscontrati troviamo reazioni allergiche, manifestazioni neuroeccitatorie (quali tremori, convulsioni, insufficienza respiratoria e coma), alterazioni cardiovascolari con ipotensione e bradicardia. Parliamo di ipotesi veramente remote e che in forza di ciò dovrebbero essere trattate come di conseguenza.
Prurito e infezioni vaginali: come agire di prevenzione
Tuttavia, come consigliato in qualunque altro caso di malattia o di semplice fastidio, faremmo bene a giocare di prevenzione prima di dover ricorrere all’uso di farmaci! Come prima cosa dobbiamo utilizzare sempre biancheria intima pulita e preferibilmente in cotone puro, nonché prediligere un abbigliamento che non stringa troppo la cute soprattutto nel caso di persone che conducono una costante attività fisica (il sudore, in sostanza, non dovrebbe arrivare al punto tale da rimanere incastrato tra la pelle e il vestiario). E se il modo di vestire è importante, altrettanto determinante è l’approccio all’igiene intima: lavarsi spesso con dei detergenti intimi non aggressivi (quelli con pH basso o ancor meglio neutro sono i migliori) è quanto di meglio si possa fare per prevenire rossori, irritazioni, prurito o vere e proprie infezioni.