La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali

Eleonora Teragnoli

La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali  Malattie

Prima di passare a descrivere quella che risulta essere nel dettaglio la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali, è bene probabilmente provvedere a dare qualche informazione basilare sulle metastasi cerebrali stesse.

La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali, infatti, ha origine dal fatto che determinate cellule neoplastiche, sviluppatesi a seguito dell’insorgenza di un tumore nell’organismo, arrivino attraverso il sangue all’interno del Sistema Nervoso Centrale, dove si spargono e si compattano in una massa cancerogena.

La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali dipende dal tipo di tumore che ha generato metastasi. Nello specifico, le neoplasie che maggiormente ne determinano l’insorgenza sono il tumore al polmone (in particolar modo per gli uomini), il tumore alla mammella (in particolar modo per le donne), il tumore al colon, il melanoma e il tumore al rene. Purtroppo, la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali riguarda circa un decimo dei malati di una patologia tumorale sistemica.

La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali e l’aspettativa di vita

Il tipo di tumore che affligge il paziente e le possibilità di subire un intervento influenzano notevolmente la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali. Alcune neoplasie, infatti, sono più sensibili alle radiazioni. Altre, invece, si rivelano molto ostinate. Mediamente, comunque, l’aspettativa di vita per il melanoma con metastasi cerebrali (aumentato purtroppo del 27% circa negli ultimi 15 anni) può oscillare tra i sei e gli undici mesi.
I sintomi principali di cui è conseguenza la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali convergono di solito in cefalea persistente, più o meno grave debolezza agli  arti, sfasamento delle funzioni cognitive, insorgenza di crisi epilettiche, nausea e vomito. Per la diagnosi si ricorre normalmente alla risonanza magnetica e alla TAC.

La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali  Malattie

Novità per la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali: in arrivo un nuovo farmaco?

Nonostante la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali appaia ancora così terribile ed impietosa, molte sono le novità favorevoli che si intravedono all’orizzonte.
Sembrerebbe in arrivo, infatti, il primo farmaco per il melanoma metastatico. Si chiama vemurafenib, agisce sulla mutazione del gene BRAFV600 (spegnendola), è prodotto da Roche ed è attualmente in attesa di autorizzazione Aifa.
Inoltre, agli inizi dello scorso giugno, sono stati presentati al congresso mondiale degli oncologi ASCO tenutosi a Chicago, i risultati dello studio Nibit-M1 coordinato dall’équipe senese di Immunoterapia Oncologica del policlinico Santa Maria alle Scotte per la prognosi di melanoma con metastasi cerebrali. Diretto da Michele Maio e basato sull’utilizzo di ipilimumab e fotemustina, tale studio avrebbe dato effetti positivi, mostrando un certo aumento della sopravvivenza nei pazienti afflitti.

 

 

5 commenti su “La prognosi di melanoma con metastasi cerebrali”

  1. ma è già possibile usare questi farmaci? o inserire qualcuno in una sperimentazione, ho mia mamma che ha questo tipo di tumore e vorrei provare tutte le strade possibili per salvarla

    Rispondi
    • ho una sorella con questo tipo di melanoma , dove rivolgersi per questa cura nei pressi di Bergamo ?
      aiutatemi Grazie !!!!!!!!!!!!!!!!

      Rispondi
      • Prova a chiedere per i farmaci all’Ospedale della tua città.Sono medicinali che non trovi nelle farmacie ma che puoi richiedere solo attraverso l’Oncologo che ti cura. In Internet potrai trovare tanti centri io abito nella zona di Milano e qui ci sono 2 centri importanti! In bocca al lupo.

        Rispondi
        • grazie mille !!!!!!!!!!!!
          stiamo per iniziare una cura !!!!!
          poi vi terro’ informati , per ora incrociamo le dita,
          speriamo tanto !!!!!!!!! e preghiamo !!!!!

          Rispondi
  2. A mio padre e’ stato diagnosticato il melanoma con metastasi cerebrali il 19 aprile 2013. Ci siamo informati tanto e molto velocemente ma non abbiamo fatto in tempo neanche ad iniziare la cura. E’ morto il 14 maggio dopo meno di un mese dalla diagnosi

    Rispondi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.