Prima di arrivare a definire quella che è la cura per il varicocele di 2° grado, procediamo a descrivere, come nostra abitudine, tutti i particolari di una patologia varicosa decisamente molto fastidiosa per chi ne è affetto.
Il varicocele, infatti, è un disturbo del sistema vascolare del testicolo tale da comportare una dilatazione anomala delle vene spermatiche testicolari. Questa dilatazione, ovviamente, può causare un reflusso di sangue verso il basso e ipertensione delle vene.
La cura per il varicocele di 2° grado va definita insieme al medico specialista in base ai sintomi specifici comunicati dal paziente. Quest’ultimo, per essere precisi, ha generalmente un’età compresa tra i 15 e i 25 anni e figura in quel 15% di uomini l’anno colpiti dal suddetto disturbo.
Nella maggior parte dei casi la cura per il varicocele di 2° grado interessa il testicolo sinistro (si tratta dell’85% dei casi).
In cosa consiste la cura per il varicocele di 2° grado
Come si può facilmente evincere da quanto premesso, la cura per il varicocele di 2° grado dipende da molti fattori. Per quanto riguarda la diagnosi, il varicocele è spesso asintomatico e ciò che al massimo si può avvertire (soprattutto se si sta troppo tempo in piedi o si compiono rilevanti sforzi fisici) è una sensazione di pesantezza e tensione allo scroto. Talvolta, al tatto, è possibile avvertire una sorta di massa rigonfia. La cura per il varicocele di 2° grado, nello specifico, si riferisce alla presenza di una patologia non troppo evidente e palpabile solo a seguito di una specifica manovra medica.
Tutto sulla cura per il varicocele di 2° grado
In merito alla cura per il varicocele di 2° grado, esistono vari tipi di terapie tutte molto efficaci. Un tempo, la cura più diffusa per risolvere il varicocele era la legatura della vena spermatica. Si esegue tramite intervento chirurgico (la vena si raggiunge attraverso un’incisione sull’addome) e prevede un’anestesia generale con brevissimo ricovero. Anziché dall’addome, la vena spermatica si può raggiungere anche per via inguinale. Tale intervento è detto legatura microchirurgica e necessita di semplice anestesia locale.
Ancora, la cura per il varicocele di 2° grado può essere affrontata tramite embolizzazione transfemorale, un’incisione inguinale di circa un centimetro che consente a una speciale sonda di arrivare dalla vena femorale alla vena spermatica. Infine, la cura per il varicocele di 2° grado può consistere anche in una sclerotizzazione scrotale (l’incisione viene praticata nella cute dello scroto) e in una legatura laparoscopica, in caso di varicocele bilaterale.
fonte: www.albanesi.it