Il collirio antibiotico per l’orzaiolo

Eleonora Teragnoli

Il collirio antibiotico per l'orzaiolo Farmaco

Il collirio antibiotico per l’orzaiolo è generalmente prescritto dal medico curante qualora il tipo di infiammazione che ha colpito le ghiandole sebacee alla base delle ciglia non necessiti di interventi di maggior rilievo.
In alternativa o in aggiunta al collirio antibiotico per l’orzaiolo, il paziente potrebbe dover assumere anche delle pomate antibiotiche da applicare all’esterno dell’occhio, compresse a base di antibiotico oppure pillole da prendere per via orale.
Ma che cos’è l’orzaiolo? Quali sono le sue cause e come riconoscerlo? In che modo curarlo e quando ricorrere al collirio antibiotico per l’orzaiolo?

Infiammazioni dell’occhio: quando è necessario il collirio antibiotico per l’orzaiolo

Come premesso, l’orzaiolo è un’infiammazione acuta delle ghiandole disposte all’attaccatura delle ciglia e della palpebra. Le ghiandole interessate, per la precisione, possono essere quelle di Zeiss se l’orzaiolo è esterno e quelle di Meibomio se l’orzaiolo è interno.
Generalmente, il medico curante consiglia l’assunzione di collirio antibiotico per l’orzaiolo dopo averne diagnosticato la presenza. I sintomi dell’orzaiolo, infatti, convergono prevalentemente nella comparsa del caratteristico rigonfiamento della palpebra, accompagnato da dolore alla zona interessata o dalla fastidiosa sensazione che qualcosa sia entrato nel bulbo oculare.
Dopo aver diagnosticato il problema (e aver escluso ogni ulteriore causa di rigonfiamento dell’occhio quali ad esempio il calazio), il medico provvederà senza dubbio a prescrivere un collirio antibiotico per l’orzaiolo oppure una pomata specifica, come indicato di sopra.
Il paziente deve attenersi alla semplice applicazione del farmaco: tormentare o cercare di “scoppiare” il rigonfiamento è assolutamente controproducente e causa di un serio peggioramento dell’infiammazione.

Quando il collirio antibiotico per l’orzaiolo non basta

Talvolta, se il rigonfiamento da orzaiolo è molto ostinato e non si decide ad andar via, il medico può consigliare un intervento chirurgico. Tale conseguenza, però, è abbastanza rara. Può infatti accadere, addirittura, che l’infiammazione passi semplicemente con dei semplici impacchi di acqua calda (utilizzando una garza sterile imbevuta d’acqua calda e applicandola sulla palpebra qualche volta al giorno per alcuni minuti).
Il collirio antibiotico per l’orzaiolo, comunque, garantisce in poco tempo i risultati sperati.
Se si è soggetti alla comparsa della suddetta infiammazione, poi, è bene cercare di prevenire quanto possibile il manifestarsi futuro del problema. Per prevenire l’orzaiolo, ed evitare dunque l’uso ulteriore di collirio antibiotico per l’orzaiolo, è consigliabile evitare di toccare gli occhi con mani poco pulite (specialmente durante l’applicazione e la rimozione delle lenti a contatto) e pulire sempre per bene le ciglia con un prodotto delicato (magari uno detergente per bambini).

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