I sintomi dell’artrite reumatoide

Eleonora Teragnoli

I sintomi dell'artrite reumatoide Medicina

L’artrite reumatoide è una malattia cronica che colpisce la membrana sinoviale delle articolazioni. Colpita dall’infiammazione, infatti, tale membrana si ingrossa e arriva a logorare la cartilagine circostante, infiammando l’osso e tutti i tessuti intorno all’articolazione.
Ad essere colpite dai sintomi dell’artride reumatoide sono principalmente le donne (il 5% oltre i 55 anni). La sua incidenza cresce con l’aumentare dell’età, ma esiste anche una forma di artrite giovanile e infantile.

Le cause e i sintomi dell’artrite reumatoide

Nonostante non esistano ancora certezze in merito, sembrerebbe che le cause maggiormente scatenanti i sintomi dell’artrite reumatoide siano la predisposizione genetica e la positività al fattore reumatoide FR.
Alcuni ricercatori sostengono comunque che sarebbe una concomitanza di cause a scatenare la malattia. Altri, ancora, presumono l’esistenza di un particolare batterio dei microplasmi nella gola in grado di determinare il problema.
I sintomi principali dell’artrite reumatoide sono generalmente febbre, anemia, debolezza muscolare, dolore e gonfiore articolare, rigidità mattutina, affaticamento, perdita di peso e osteoporosi causata dall’azione prolungata di determinati farmaci.

Identificare i sintomi dell’artrite reumatoide e avviare una terapia

A seconda dello stadio della malattia, i sintomi dell’artrite reumatoide possono aiutare il medico a identificare la terapia giusta. Nello stadio 1 si notano piccolissime tumefazioni (quasi microscopiche), sintomi sistemici e noduli reumatoidi. I sintomi dell’artrite reumatoide allo stadio 2, invece, sono la proliferazione sinoviale, l’erosione dell’osso, l’assorbimento della cartilagine e il danneggiamento dei tendini. Allo stadio 3, infine, si notano forti fibrosi, deformazioni delle ossa e lussazioni.
Per quanto riguarda la terapia da seguire, nella prima fase il medico curante somministrerà principalmente dei farmaci ad azione sistemica e locale. Nelle fasi più serie prescriverà invece un antimetabolita, anche in associazione a un medicinale ad azione immunosoppressiva. Di recente introduzione, infine, sono anche i farmaci biologici.

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