Tra gli effetti collaterali statine, ce ne sono alcuni che sono più frequenti e hanno un grado di gravità piuttosto basso, mentre ce ne sono altri che, invece, sono in grado di provocare dei danni ben più gravi all’organismo.
Nella maggior parte dei casi le statine vengono tollerate senza particolari problemi dei pazienti, ma possono indurre a statine effetti indesiderati (che potrebbero anche scomparire una volta che l’organismo riesce ad adattarsi al farmaco in questione).
Effetti collaterali statine: aumento degli enzimi epatici
Tra gli effetti collaterali statine con un indice di gravità basso troviamo dei dolori che si manifestano sia sui muscoli che sulle articolazioni, ma anche nausea, diarrea e costipazione.
Tra gli effetti collaterali statine che hanno un grado di gravità molto più alto, tra cui dei danni epatici e dei particolari problemi che si verificano a livello muscolare.
In determinate occasioni, tra gli effetti collaterali statine c’è anche quello di rendere più alto il livello di enzimi epatici.
Nel caso in cui l’aumento degli enzimi epatici sia piuttosto ridotto, allora si potrà continuare con l’assunzione di statine, mentre in caso contrario, la prima cosa da fare è quella di bloccare la terapia.
Nel momento in cui tale aumento non venga monitorato efficacemente, allora ci potrebbero essere dei rischi permanenti per il fegato (in particolar modo, è difficile il rapporto tra colesterolo basso e statine). Tanti altri farmaci che servono a tenere sotto controllo il livello di colesterolo, come ad esempio il gemfibrozil e la niacina, hanno l’effetto di produrre un ulteriore aumento del rischio che problemi epatici ancora più gravi possano verificarsi con pazienti che sono già in terapia con le statine.
I problemi epatici potrebbero anche essere asintomatici: per tutti i pazienti che stanno affrontando una terapia con le statine, quindi, è necessario eseguire degli esami del sangue per monitorare la funzionalità epatica circa sei settimane in seguito al momento iniziale della terapia.
Successivamente, gli esami del sangue dovrebbero essere eseguiti annualmente e consultare il proprio medico per capire quando le statine si possono sospendere.
Effetti collaterali statine: danni muscolari
Tra i vari danni delle statine, troviamo anche diversi fastidi a livello muscolare (generalmente chiamati miopatia da statine). Il discorso è molto semplice: maggiore è la dose, più alto sarà anche il rischio di avere a che fare con dei problemi di carattere muscolare.
Quando si devono affrontare delle situazioni particolarmente gravi, spesso ci si può trovare di fronte alle cellule dei muscoli che sono tendenzialmente esposte al rischio di rompersi (rabdomiolisi) e poi diffondere nel sangue una proteina denominata mioglobina, che è in grado di provocare diversi danni ai reni.
Nel momento in cui si sceglie di assumere nello stesso momento statine ed altri farmaci, si corre un rischio più alto di essere soggetti alla rabdomiolisi.
Tra gli altri farmaci che, insieme alle statine, possono provocare questa maggiore facilità di rottura delle cellule del sangue, troviamo il gemfibrozil, l’eritromicina, gli antimicotici, ma anche niacina e ciclosporine.
Quindi, nel momento in cui stiate assumendo delle statine e sentite dei fastidi a livello muscolare, consultatevi immediatamente con un medico per capire come combattere gli effetti collaterali statine.
Lascia un commento