Il dito a martello si riferisce a una deformità dell’articolazione delle dita dei piedi, in particolare al secondo, terzo o quarto dito. Questa condizione si verifica quando l’articolazione alla base di una delle dita si piega, causando un aspetto simile a un martello.
Osservando più da vicino si può notare un dito storto, primo sintomo riconducibile a questa condizione. Si presenta soprattutto nei soggetti che hanno il problema dell’alluce valgo, patologia che tende a far modificare la posizione naturale delle dita e dell’avampiede, con conseguente comparsa di callosità dorsali e retrazione e flessione delle dita.
Dita piede a martello: le cause
Le cause delle dita del piede a martello vanno ricercate per lo più in alcune problematiche di appoggio dell’arto che, nel corso del tempo, possono portare alla comparsa di disturbi come fasciti plantari, metatarsalgie da sovraccarico e alluce valgo.
Se un soggetto ha patologie neurologiche, artriti e diabete, tale condizione può aumentare il rischio di deformità al piede. Le dita a martello possono verificarsi anche a causa di calzature con suola piatta, con tacchi alti e punte strette e lunghe, che inducono il piede a sottostare un eccessivo stress.
Altre cause associate al dito a martello sono:
- Deformità congenite o predisposizione genetica.
- Artrite, che può causare infiammazione alle articolazioni.
- Infortuni o traumi ai piedi.
- Debolezza muscolare nei piedi e nelle gambe.
Sintomi
Il primo sintomo di dito a martello è il dolore durante la camminata e la difficoltà a piegare le dita dei piedi. Poiché il dorso del piede viene colpito dalla malattia, si formano calli a causa dello sfregamento della cute contro la scarpa.
Le dita si possono anche accavallare, assumendo una posizione anomala che le costringe in uno spazio molto ristretto.
Chi soffre di questa patologia, complessivamente, può avere i seguenti sintomi:
- Dolore nella parte superiore delle dita.
- Callosità o duroni sulla parte superiore delle dita o sulla parte anteriore delle articolazioni.
- Difficoltà nel movimento o nella flessione delle dita.
Diagnosi
Per ottenere la diagnosi del dito a martello bisogna fare una visita ortopedica. Lo specialista può rilevare il problema con il solo esame clinico e, in alcuni casi, potrebbe volver vedere l’assetto globale dell’arto o eventuali malattie associate, richiedendo degli esami strumentali.
Come curare le dita dei piedi a martello
La cura delle dita a martello può essere di tipo conservativo o chirurgico. La terapia conservativa consiste in leggere ortesi che migliorano la posizione del dito, limitando o eliminando del tutto lo sfregamento contro la calzatura.
Se però la deformazione si cronicizza, bisogna passare all’intervento chirurgico per ristabilire l’asse del dito ed eliminare la retrazione in flessione. Le soluzioni chirurgiche disponibili sono molteplici, è lo specialista ortopedico a decidere quella più adatta e risolutiva del caso.
L’intervento può essere effettuato in day hospital e i tempi per il recupero sono brevi, in pochi giorni il paziente può tornare alla normalità.
In fase post-operatoria viene prescritta terapia infiammatoria, profilassi antitrombotica, deambulazione con calzature particolari e controlli clinici programmati per le medicazioni. Dopo circa 4-5 settimane viene effettata un rx per controllare la condizione del piede e verificare la riuscita dell’operazione.
Prevenzione del dito a martello dei piedi
In ogni caso, la prevenzione è senza dubbio la migliore cura del problema. Per evitare la comparsa del piede a martello è consigliato inserire dei plantari nelle scarpe, che devono essere sempre del numero giusto, e realizzate con materiali confortevoli che rendono la calzatura comoda.
Inoltre, è utile praticare regolarmente esercizi che coinvolgono le dita e i muscoli dei piedi per mantenere la flessibilità e la forza. Mantenere un peso corporeo sano e una postura corretta durante la camminata e l’esercizio fisico.