Coca Cola Usa diversa da quella europea. Quale farebbe male alla salute?

Ines

Coca Cola Usa diversa da quella europea. Quale farebbe male alla salute? News e curiosità

Vi sono alcune sostanze ritenute nocive che, dopo varie proteste dei consumatori, sono state eliminate dalla produzione americana, prima di quella europea, e viceversa alcune sostanze ritenute nocive che ancora sono in fase di eliminazione negli Usa ma già vietate in Europa. Strano a dirsi, ma è vero, la Coca Cola non viene fatta allo stesso modo, a seconda che sia destinata per il mercato europeo o quello americano.

Per esempio, negli Usa si è cominciato solo ora con l’Olio Vegetale Bromurato mentre in alcuni paesi europei viene ancora commercializzata la Coca Cola con il ciclamato di sodio.

Grande attesa negli Usa, quindi, per Coca Cola che, a quanto sembra, dovrà apportare cambiamenti alla bibita più venduta nel mondo. Tutto è partito da una petizione di una teenager del Mississipi di nome Sarah che ha fatto suonare il primo campanello d’allarme: l’olio vegetale bromurato è già vietato in Europa ed in Giappone. Come mai è ancora presente, ed in alte dosi, nel Gatorade?

Il dito, quindi, è stato puntato prima sulla Pepsi (produttore del Gatorade) e, poi, di conseguenza, su Coca Cola, produttore del Powerade. Entrambe, Coca Cola e Pepsi hanno preso la decisione. Pepsi si è mossa prima, al momento dell’accusa, già l’anno scorso. Palla al balzo, ora per Coca Cola.

 Sappiamo che il mercato è in crisi anche per le due eterne rivali, Coca Cola e Pepsi. Di recente, stiamo assistendo agli scioperi ed alla chiusura di stabilimenti (l’ultima vede protagonista Modena, con l’ennesimo dramma della mobilità). Ma, come abbiamo premesso, ciò non riguarda il mercato europeo (l’olio vegetale bromurato è già vietato in Europa), quanto quello americano. Presumibilmente, la Coca cola sugli scaffali dovrebbe già incorporare le modifiche, in regola con quanto stabilito dall’Europa. Anche se a dire il vero preoccupano tutte le altre sostanze eliminate dal mercato Usa ed ancora presenti in quello europeo. Quanto sono veritiere le prove scientifiche da laboratorio su base sperimentale?

Si dice, che le bibite con le “bollicine” tempo fa mostravano quel po’ di frizzantino in più. Sarà vero, sarà l’effetto delle nuove norme? Dobbiamo fidarci? Perché l’olio vegetale Bromurato è nocivo?

L’olio Vegetale Bromurato. Una lunga storia

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L’olio Vegetale Bromurato sembra non rispondere bene agli esperimenti da laboratorio con gli animali da test, dato che pare influire sulla psicologia e distorcere le normali abitudini, come se si trattasse di una sorta di “droga”. Secondo recenti studi, non poco allarmanti, si è arrivati ad addure che lo stesso possa provocare disturbi a livello nervoso, schizofrenia, disturbi dell’apparato tiroideo. Insomma, effetti collaterali per nulla trascurabili.

Che cos’è l’olio vegetale bromurato? Si tratta di un additivo chimico che aiuta a dare il sapore complessivo e l’effervescenza alla bibita dato che si mantengono in “emulsione” alcuni composti liquidi che altrimenti tenderebbero a dividersi.

Le società produttrici delle bibite gassate ribadiscono che ciò nulla ha a che vedere con la salute. Ed in effetti noi ci manteniamo imparziali e non possiamo fare null’altro che citare le fonti, tra cui alcune delle più autorevoli statunitensi sono “Nature” e “Consumer Reports”. Esse ci portano l’attenzione su alcune altre sostanze chimiche e non solo sull’Olio Vegetale Bromurato, di cui alcune sono ancora utilizzate anche in Europa nella fabbricazione delle principali bibite gassate.

Vediamo, in sintesi, quali sono e gli effetti che producono al nostro organismo.

Oltre all’olio vegetale bromurato, chi abbiamo sul banco degli imputati?

  • Il Ciclamato di Sodio. Hanno fatto prima i messicani che con foga hanno protestato e fatto ritirare dalla Coca Cola il ciclamato di Sodio, già assente da anni nella produzione Usa. Sembra possa provocare il cancro. Eppure è ancora presente in alcune bibite prodotte in Italia, Germania, Spagna ed altri paesi europei. Sembra proprio che la bibita che lo contenga sia la coca cola zero.

Coca Cola Usa diversa da quella europea. Quale farebbe male alla salute? News e curiosità

  • Il 4 MEI o 4 Metilimidazolo. E’ presente in alcuni prodotti colorati a base di caramello e, quindi, anche in alcune bibite prodotte dalla Coca Cola e dalla Pepsi. Allarmante l’ultimo esito di ricerca da laboratorio. Sembra che possa aumentare il rischio di cancro.
  • Lo sciroppo di fruttosio, malgrado sia sempre stato ritenuto positivo, secondo le ultime ricerche scientifiche, può provocare obesità e molto di più degli zuccheri. Sono state messe in commercio delle equivalenti bibite dietetiche o light che dovrebbero arginare, in parte, il problema del fruttosio.
  • L’elevata concentrazione di caffeina non è sempre presa in dovuta considerazione. Ma le case produttrici hanno prontamente messo in commercio delle bibite gassate equivalenti senza contenuto di caffeina.
  • Si pensa che il materiale con cui sono fabbricate le lattine sia potenzialmente dannoso ma è ancora da accertare. In particolare stiamo parlando del Bisfenolo A (Bpa). Ma ciò non riguarda solo le lattine delle bibite gassate (coca cola, pepsi…) ma anche le bottiglie di plastica e gli alimenti in scatola (ad es. pelati, passata di pomodoro, scatolette di tonno…).

Coca Cola Usa diversa da quella europea. Quale farebbe male alla salute? News e curiosità

Quel che ne possiamo concludere? Non possiamo entrare nel merito della ricerca scientifica ma semplicemente constatare quel che si dice e, chiaramente, tra le due campane deciderete voi chi ha ragione. Certamente, ci stupisce come la stessa bibita, e non è solo la coca cola (ma anche altri concorrenti) possa essere chimicamente diversa, a seconda dei mercati in cui viene venduta. Per quale motivo, arrivare a tale sorta di complicazioni?

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