Borsite all’anca: nota anche come trocanterite, si tratta di un’infiammazione che colpisce le zone vicine all’osso. L’infiammazione si viene a creare nelle zone di collegamento all’osso con i muscoli e si può manifestare in diverse parti del corpo. In questo caso, parleremo dell’infiammazione che coinvolge la parte bassa del bacino. Quali sono le cause e i sintomi dell’infiammazione?
Borsite all’anca: quando c’è da preoccuparsi
La borsite è un’infiammazione che si cura velocemente, ma che non deve essere presa alla leggera. Come tutte le infiammazioni, come sentiamo dolore dobbiamo preoccuparci e rivolgerci al medico di fiducia, che saprà valutare quali cure utilizzare per la pronta guarigione.
I sintomi della borsite all’anca
Il sintomo principale è il dolore intenso, che si manifesta nella zona interessata dall’infiammazione e nella parte iniziale della gamba. Il dolore è acuto e velocissimo: questa caratteristica consente alla persona colpita di riconoscere subito l’infiammazione rispetto a uno strappo e di rivolgersi al medico con le giuste indicazioni. Spesso il dolore è tale da rendere difficoltoso il cammino.
In casi in cui la zona colpita sia diversa da quella presa in esame (per esempio il braccio), si potrà riscontrare un forte dolore durante il piegamento dell’arto.
Le cause della borsite all’anca
Le cause sono abbastanza note: chi pratica un’intensa attività sportiva, spesso esercita una forte pressione sulla zona interessata dall’infiammazione, determinando quindi l’insorgenza della malattia.
Un’altra causa potrebbe essere la sedentarietà, perché costringe questa zona del corpo a restare per molto tempo ferma e tesa in una determinata posizione. Per prevenire il fenomeno, quindi, basta mantenere un corretto rapporto tra movimento e sedentarietà.
Le cure per la borsite all’anca
La prevenzione risolve in gran parte il problema: una sana e corretta attività fisica scongiura l’insorgenza dell’infiammazione. Il fenomeno è abbastanza comune e ci sono altri fattori che potrebbero allungare la prognosi. Per esempio, chi soffre di ossa fragili (anche se questo non è direttamente collegato all’infiammazione) potrebbe aver bisogno di più tempo per riprendersi.
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