Pubalgia in gravidanza: tutto quello che c’è da sapere

Adele Guariglia

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pubalgia in gravidanza

Durante la gravidanza il corpo cambia, e tra le tante trasformazioni che avvengono, può capitare di sentire dolore nella zona del pube. Se ti ritrovi in questa situazione, potresti avere a che fare con la pubalgia gravidica, un disturbo frequente ma poco conosciuto. Non è pericolosa, ma può diventare davvero fastidiosa e limitante, soprattutto verso la fine della gestazione.

Nei prossimi paragrafi parleremo delle cause, dei sintomi più comuni e dei rimedi più efficaci per ritrovare un po’ di sollievo senza rischi, né per te né per il tuo bambino.

Cause della pubalgia in gravidanza

La pubalgia in gravidanza nasce principalmente dal lavoro che il tuo corpo fa per prepararsi al parto. Per rendere più flessibile il bacino, l’organismo produce una sostanza chiamata relaxina, che rende più morbidi i legamenti. Questo aiuta durante il travaglio, ma può anche causare instabilità tra le ossa del bacino, in particolare a livello della sinfisi pubica, cioè il punto in cui le due metà dell’osso pubico si uniscono.

Quando questa zona si muove più del dovuto, si infiamma, se poi i muscoli che dovrebbero sostenerla non sono abbastanza forti, per esempio gli adduttori o i muscoli del core, ecco che compare il dolore. La postura cambia, il pancione cresce e tutto il carico va a gravare su un’area già fragile.

Se hai avuto problemi alla schiena, traumi al bacino, una scoliosi o semplicemente uno stile di vita sedentario, potresti essere più predisposta. Anche fattori come un eccesso di peso o una differenza di lunghezza tra le gambe possono peggiorare la situazione.

Sintomi della pubalgia in gravidanza

Non tutte le donne sperimentano la pubalgia allo stesso modo, alcune avvertono solo un leggero fastidio ogni tanto, altre un dolore più forte che limita i movimenti. I sintomi però tendono a seguire uno schema piuttosto riconoscibile:

  • Dolore nella zona del pube, più intenso quando ti alzi o cammini
  • Fastidio che può irradiarsi verso le cosce, l’inguine o la zona bassa della schiena
  • Difficoltà a girarti nel letto, salire le scale o stare in piedi a lungo
  • Sensazione di rigidità, tensione o blocco nella zona pelvica
  • Talvolta un “click” o uno scricchiolio quando cambi posizione

Il dolore può essere più forte alla fine della giornata o dopo aver fatto attività fisica, molte donne lo descrivono come una fitta profonda o un peso al centro del bacino. Se questi sintomi ti suonano familiari, parlane con il tuo ginecologo o con una fisioterapista, un controllo può aiutarti a escludere altre cause e iniziare subito a gestirla nel modo migliore.

Rimedi efficaci per il dolore al pube in gravidanza

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi non serve ricorrere a farmaci per stare meglio. Ci sono molte soluzioni pratiche e naturali che possono aiutarti ad affrontare la pubalgia in gravidanza in modo sicuro e con risultati spesso sorprendenti.

La prima cosa utile da fare è osservare come ti muovi e come stai seduta o sdraiata. Evita di accavallare le gambe, cerca di non stare troppo tempo nella stessa posizione e usa sempre un cuscino tra le ginocchia se dormi sul fianco. Una fascia pelvica può dare un grande sollievo: aiuta a tenere stabile il bacino e a ridurre la tensione.

Poi c’è il movimento, ma quello giusto, niente corse o sforzi intensi, meglio attività dolci come il nuoto, lo yoga in gravidanza o il pilates adattato. Anche semplici esercizi per rafforzare i muscoli del bacino, fatti con l’aiuto di un professionista, possono fare la differenza. Se il dolore è più forte, impacchi freddi sulla zona pubica possono calmare l’infiammazione.

Molte donne trovano beneficio anche dalla fisioterapia, dall’osteopatia o da tecniche manuali mirate. In alcuni casi vengono usati dispositivi come la TENS (una stimolazione elettrica leggera) per ridurre il dolore. L’importante è scegliere sempre trattamenti sicuri per la gravidanza, e farsi seguire da persone esperte nel settore.

FAQ – Domande utili

La pubalgia in gravidanza è pericolosa per il bambino?
No, è fastidiosa per te, ma non ha effetti sul piccolo.

Quando di solito compare?
Spesso dal secondo trimestre in poi, ma può arrivare anche prima.

Si può evitare?
Non sempre, ma una buona postura e un po’ di esercizio aiutano a prevenire.

Devo smettere di camminare?
No, ma ascolta il tuo corpo e preferisci movimenti dolci.

Passa da sola dopo il parto?
In tanti casi sì, ma conviene comunque farsi seguire anche nel post-parto.

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