Ansia: curarla con i Fiori di Bach

Redazione

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Ansia: curarla con i Fiori di Bach Benessere

L’ansia è un disturbo che riguarda un numero sempre maggiore di persone e che può seriamente compromettere lo stile di vita qualora non affrontato nei modi e nei tempi più giusti. Si tratta di uno stato di tensione psicologica e fisica che nasce dinanzi ad un approccio di grande incertezza nei confronti del futuro o di un dato avvenimento, che ha luogo col sorgere di stati emozionali spiacevoli e che spesso e volentieri ha origini radicate nell’animo più profondo delle persone. Vivere con l’ansia vuol dire non riuscire ad affrontare le novità con la dovuta forza, vuol dire limitarsi notevolmente le possibilità di successo nel lavoro e nelle relazioni sociali e nei casi più gravi può persino tradursi in un disturbo ancor più grave (come la depressione) o spingere ad atti estremi capaci di compromettere seriamente l’esistenza stessa dell’individuo che ne è soggetto.

Le cause dell’ansia

Difficile stabilire con una certa uniformità quali siano le cause scatenanti dell’ansia, se non altro perchè può trattarsi di un disturbo a sé stante (ovvero presente senza ulteriori sintomi) così come può palesarsi nell’ottica di un quadro ben più ampio (come nel caso dei pazienti afflitti da schizofrenia, depressione, disturbi della personalità e demenze). In ogni caso diverse branche della medicina convergono su quelli che, a grandi linee, possono essere definiti quali i tre pilastri fondamentali che siedono all’origine dell’ansia.

Fattore eredità: un considerevole numero di studi ha dimostrato che per almeno la metà dei casi l’ansia sia stata la conseguenza di una origine prettamente ereditaria. In parole povere, il 50% del campione affetto da disturbi d’ansia è risultato avere almeno un familiare affetto dalla stessa patologia.

Fattore biologia: non pochi altri studi effettuati proprio sul cervello umano, invece, hanno dimostrato come l’ansia possa avere radici legate ad una quantità smisurata di neurotrasmettitori. Un’eccessiva produzione di noradrenalina (altrimenti nota come “ormone dello stress”) associata ad una ridotta riserva di serotonina (elemento che regola il benessere della persona) e del neurotrasmettitore GABA può avere importanti ripercussioni in tal senso.

Fattore psiche: Freud che è notoriamente stato il padre della psicanalisi, ha suggerito che l’ansia potrebbe derivare da un conflitto inconscio che la persona si trascina dietro sin dall’infanzia o che avrebbe potuto sviluppare in fase adulta. Tale condizione interiore azionerebbe dei meccanismi di difesa atti ad allontanare il conflitto e classificandolo in un angolo remoto della psiche, riservato e non immediatamente percettibile: l’inconscio.

I sintomi dell’ansia

Nel paragrafo introduttivo abbiamo fatto cenno di come i disturbi d’ansia possano manifestarsi tramite un’ampia gamma di sintomi. Anche in questo caso possiamo servirci di tre punti fondamentali per descrivere al meglio la sintomatologia dell’ansia, ricordando però che non tutti sono soliti presentarsi negli individui affetti dalla patologia e che non tutti si manifestano con la stessa successione né tramite la medesima intensità.

Sintomo generico: avere un infondato senso di paura e di pericolo imminente, credere di essere a un passo dalla morte, convincersi che ci sfugga sempre qualcosa di mano, provare una forte tensione interna, incapacità di rilassarsi, mostrare un atteggiamento troppo apprensivo e vigilante su qualunque cosa ci circondi sono tutti sintomi generali dell’ansia e, se vogliamo, anche i più diffusi.

Sintomo psicologico: ogni qualvolta ci dimostriamo eccessivamente preoccupati su questioni che in fin dei conti non sarebbero neanche così rilevanti, e in tutti i casi in cui palesiamo una spiccata tendenza al catastrofismo, all’irritabilità e all’impazienza; ogni qualvolta proviamo difficoltà a concentrarci, o la sensazione di perdere la propria personalità così come la realtà che ci circonda, o nell’eventualità in cui provassimo disturbi della memoria e del sonno, potremmo avere a che fare con i tipici sintomi psicologici dell’ansia.

Sintomo neurovegetativo: i sintomi di questa classe sono rappresentati da un senso di oppressione toracica e dalla difficoltà di respirazione che può palesarsi tanto come fame d’aria (dispnea) quanto come respirazione accelerata (iperpnea). E poi ancora: dolore toracico, vertigini, sensazione di instabilità o di testa leggera, svenimento imminente, vampate di calore o di freddo, sensazione di soffocare, sensazione di nodo in gola e quindi difficoltà a deglutire, battito cardiaco accelerato, presenza di formicolio in diverse zone del corpo, sudorazione eccessiva rispetto alla norma, perenne senso di stanchezza per lo più concentrata sugli arti inferiori, tremori, diarrea e tensione muscolare.

Curare l’ansia con i Fiori di Bach

L’ansia può essere curata o quanto meno trattata con un’ampia gamma di metodi che vanno tanto dalla medicina farmacologica quanto all’omeopatia, passando per la naturopatia, la psicologia e così via. Ma uno dei rimedi meno invasivi e al tempo stesso estremamente efficaci è senz’altro rinvenibile nei Fiori di Bach: le proprietà insite in determinati fiori possono avere degli effetti strabilianti nel trattamento dell’ansia e persino della depressione!

Per un’ansia generica ovvero quella vissuta quotidianamente dinanzi a piccole questioni o situazioni, si è soliti servirsi di Aspen e Agrimony: il primo è un fiore indicato per quelle persone che dovessero mostrarsi timorose dinanzi al futuro e scarsamente parte del presente che le circonda, mentre la seconda soluzione viene consigliata quando l’ansia è più introspettiva e latente nonché nascosta da atteggiamenti che vorrebbero portare a credere che non ci siano problemi.

Quando il disturbo d’ansia si trasforma in qualcosa di un po’ più serio come ad esempio negli attacchi di panico, allora potrebbe essere utile servirsi del Rock Rose (in molti casi questa sostanza viene associata a Star of Bethlehem e Walnut qualora ci si ritrovi a dover trattare un evento traumatico). E se il soggetto esprime pessimismo e scetticismo non c’è niente di migliore rispetto al Gentian, mentre per una patologia più radicata che può arrivare a combinarsi con cenni di depressione potrebbero essere d’aiuto Gorse e Sweet Chestnut.

Il Mustard, infine, può rivelarsi un vero alleato per quegli individui che dovessero mostrarsi sempre un po’ tristi, protratti alla solitudine e ad una forte introspezione delle proprie torture.

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