Terapia vacuum: quando serve?

Annarita

Terapia vacuum: quando serve? Medicina Terapia vacuum: ecco cos’è, come funziona e quando viene utilizzata, sia in campo medico che in campo estetico.

Terapia vacuum: cos’è?

Terapia vacuum: utilizzata sia in campo medico che nei centri estetici, cerca di eliminare inestetismi e problemi al sistema linfatico creando una zona senz’aria. Problemi come l’acne diffusa, la cellulite e le cicatrici esterne si risolvono così. Se la terapia vacuum è a fini estetici, basta “fare vuoto” per rassodare la pelle, la terapia vacuum in campo medico combatte diversi traumi subiti dalla pelle (ferite, infezioni, ustioni di grado superiore al secondo, ecc.) inserendo nella capsula sottovuoto dei medicinali, che vengono così assorbiti più velocemente dalla pelle.
Terapia vacuum: quando serve? Medicina
Come funziona la terapia vacuum? Se si tratta di agire su una ferita grave, creare vuoto consente di far salire il sangue. Ciò significa che le piastrine si muoveranno con più velocità rispetto ai tempi normali e la ferita stessa si rimarginerà in tempi brevissimi. Per la terapia vengono utilizzati particolari macchinari: il più noto è utilizzato è il VAC.

Un problema che si può curare solo con la terapia vacuum è il linfidema. Si tratta di un problema semplice da risolvere, che coinvolge il sistema linfatico: la linfa, invece di seguire il suo percorso, si deposita in una zona e si trasforma il linfidema. Creando uno spazio vuoto e compresso, la linfa riprende a scorrere e il paziente recupera velocemente.

La terapia vacuum a uso estetico si può fare anche in casa, con dispositivi appositi. Il fai-da-te ha delle controindicazioni: non sarà possibile reggiungere alcuni punti ed è necessario fare molta attenzione al prodotto usato, che deve essere certificato e comprovato già da altri clienti.

La terapia vacuum in casa si può usare solo a fini estetici, non a fini medici.
Terapia vacuum: quando serve? Medicina

Il parere medico per la terapia vacuum

La terapia vacuum a carattere medico non va lasciata al caso: saranno il medico di famiglia e il dermatologo a indicarvi il centro migliore e le modalità della terapia.

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