Come ampiamente descritto dal sito internet Wikipedia.org, “le diossine sono sostanze alogenate, spesso plurialogenate, […] cancerogene, o promotrici della cancerogenicità, tossiche, persistenti, non facilmente biodegradabili, particolarmente accumulabili nella catena alimentare, e con lunghissima emivita negli organismi coinvolti (dai 5 agli 11 anni per l’uomo) […] Reazioni di ossidazione come quelle che avvengono in inceneritori, acciaierie di seconda fusione, forni alimentati con combustibile ambientalmente inadatto […] e in altri processi di combustione civile ed industriale, sono i principali produttori di diossine”.
Data la forte pericolosità di tali sostanze chimiche, è senza ombra di dubbio importantissimo effettuare un’azione pressoché quotidiana di prevenzione diossina.
Proprio a tal proposito, dunque, vedremo in questo articolo cosa dovremmo fare per riuscire a proteggerci da una fonte di tossicità che, per il 90% circa, entra in contatto con uomo e animali attraverso gli alimenti ingeriti e va ad accumularsi nei grassi anche dopo un’esposizione decisamente minima.
Continuate a leggere di seguito per sapere come effettuare il più efficacemente possibile la suddetta prevenzione diossina.
Tutto sulla prevenzione diossina: quali sono le più pericolose fonti di questa pericolosissima sostanza
Come è noto, la principale sorgente di emissione di diossina deriva dal fatto che questa velenosissima sostanza si trova nel grasso animale di bestie da macello che hanno a loro volta ingerito sostanze tossiche (troppo alta, infatti, è la concentrazione di diossina nei pascoli erbosi e nelle acque destinate alla pesca). In concomitanza a questa fonte, troviamo i numerosi incendi boschivi che ogni anno distruggono una quota consistente degli spazi verdi del nostro territorio. Attività industriali, utilizzo di materie prime contaminate e altre emissioni occasionali rappresentano ancora alcune delle cause per cui è oggi giorno necessario prestare moltissima attenzione alla prevenzione diossina.
Per cominciare, la prima cosa da fare in merito alla prevenzione diossina è senza dubbio quella di preservare al massimo delle possibilità la qualità e la salubrità degli ambienti naturali destinati al pascolo e all’allevamento, utilizzare alimenti agricoli prodotti il più in loco possibile e ricorrere a pratiche agricole accertate e fidate. In questo modo, infatti, la prevenzione diossina potrebbe fare notevoli passi avanti e migliorare una situazione allo stato attuale decisamente preoccupante.
Su cosa verte dunque una buona prevenzione diossina
Poiché le diossine sono sostanze chimiche molto leggere e quindi facilmente trasportabili da un luogo a un altro, è bene che tutti (non solo coloro che sono responsabili di una specifica emissione) stiano ben attenti a effettuare una buona prevenzione diossina. Oltre quindi a individuare e a depurare quelle che sono le fonti tossiche (a tal proposito è fondamentale apporre sul prodotto un’etichetta per la tracciabilità), è bene perpetuare un’azione di controllo e monitoraggio precisa e instancabile anche nei territori circostanti, impedendo la produzione e (ovviamente) la vendita di alimenti e cibi infetti fino a quando la situazione non sarà tornata entro le soglie stabilite per legge e la prevenzione diossina effettuata.
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