La forfora è un disturbo che si presenta sotto forma di desquamazione del cuoio capelluto accompagnato generalmente, da prurito e irritazione. Statisticamente questo problema interessa una persona su due, perlopiù di sesso maschile. Secca o grassa che sia, la forfora può incidere negativamente sull’autostima di chi ne soffre: intervenire per tempo indagandone le cause al fine di trovare il trattamento più efficace, può essere quindi di grande aiuto non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico
Cos’è la forfora?
La forfora, il cui termine scientifico è Pityriasis Capitis, può essere definita come una delle dermatiti non contagiose, più diffuse. Contrariamente a ciò che una disinformata credenza popolare possa aver diffuso nel tempo, la comparsa della forfora non ha nulla a che vedere con la scarsa igiene personale.
Il disturbo si manifesta a causa della desquamazione delle cellule morte del cuoio capelluto che, sotto forma di piccole squame dal colore bianco-giallastro, vanno a palesare il problema posandosi sui vestiti. Nel momento in cui il normale processo di desquamazione della pelle, che ne garantisce il continuo rinnovamento, dovesse essere alterato dalla presenza di fattori scatenanti, ecco che si parla del disturbo della forfora.
Perché si forma la forfora sul cuoio capelluto
I fattori che causano la comparsa delle forfora o che sono responsabili di un peggioramento delle condizioni manifestanti il disturbo, sono vari. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza del problema ha a che fare con l’azione svolta dai funghi malassezia furfur e malassezia globosa che pur appartenendo alla regolare microflora della pelle, talvolta in presenza di infezioni possono comportarsi da agenti patogeni.
Tra le altre cause della forfora, troviamo:
· Alimentazione sbilanciata ricca di grassi animali
· Familiarità con il disturbo per predisposizione genetica
· Fumo o consumo di tabacco
· Problemi ormonali
· Produzione eccessiva di sebo (dermatite seborroica)
· Rigenerazione eccessiva delle cellule epiteliali
· Scarsa qualità del sonno
· Utilizzo di prodotti come lacche e gel causanti reazioni della cute
· Utilizzo di uno shampoo con azione fortemente aggressiva.
Tipologie di forfora
Sulla base delle caratteristiche legate al diverso modo di manifestarsi, è possibile individuare due tipologie di forfora: secca e grassa. La prima delle due tipologie è quella più ampiamente diffusa. Si manifesta sotto forma di numerose e sottili squame bianche molto volatili che dunque finiscono velocemente per cadere dal capo sui vestiti. La forfora grassa al contrario, si caratterizza per piccoli accumuli di grasso spesso assemblati a formare crosticine che restano in testa.
Come riconoscerla
Riconoscere il disturbo della forfora è piuttosto semplice. Basterà prestare attenzione ad alcuni campanelli di allarme, indicativi anche della tipologia della forfora con cui si ha a che fare:
- Prurito e irritazione cutanea (soprattutto nel caso di forfora grassa)
- Presenza riconoscibile al tatto di crosticine oleose sul cuoio capelluto (forfora grassa)
- Comparsa di squame biancastre sui vestiti (forfora secca)
- Comparsa di dermatite su sopracciglia e attaccatura dei capelli.
Rimedi naturali e cure per la forfora
Sul mercato è possibile reperire diversi prodotti specifici per debellare la forfora, come ad esempio lo shampoo antiforfora. Si tratta di un ottimo alleato per contrastare il problema ma è molto importante sceglierne uno ad azione lenitiva non aggressiva. Le modalità di impiego del prodotto sono ben descritte nei foglietti illustrativi.
Generalmente si suggerisce di:
- Applicare il prodotto e lasciarlo agire per un tempo minimo di cinque minuti
- Provare il trattamento per almeno un mese prima di interromperlo
- Usare il giusto quantitativo di prodotto
- Ripetere se necessario il trattamento a distanza di tempo.
Esistono inoltre, moltissimi rimedi di origine naturale da applicare direttamente su cute e capelli, generalmente sotto forma di impacchi e maschere. Tra questi troviamo:
- Aceto di sidro di mele
- Aglio
- Olio di cocco
- Olio di melaleuca (tea tree oil)
- Olio di oliva
Si consiglia infine di prediligere un’alimentazione povera di grassi e ricca di antiossidanti, frutta e verdura.
Quando rivolgersi al medico?
Nei casi più gravi sarà necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia al fine di sottoporsi ad un’accurata anamnesi tramite cui pervenire alle cause concrete del disturbo e procedere quindi, all’individuazione del trattamento più efficace. Allo scopo si consiglia di rivolgersi a figure specializzate del settore come dermatologi e tricologi, esperti in grado di fornire le migliori cure del caso.
Generalmente nei casi di maggiore entità, vengono prescritti farmaci cortisonici o steroidi da applicare localmente, prevedendo altresì la possibilità di utilizzare una tipologia ancor più specifica di shampoo cheratoregolatore ed antinfiammatorio.