Pandemia: cos’è, come si sviluppa, conseguenze globali

Francesca

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Coronavirus

La minaccia rappresentata dal Coronavirus si associa inesorabilmente alla pandemia.

Pandemia: cos'è, come si sviluppa, conseguenze globali Medicina

Pandemia: Cos’è?

Indica un’epidemia in grado di diffondersi rapidamente attraverso vasti territori e continenti.
Colpisce varie aree del globo ed un elevatissimo numero di individui in diversi Paesi del mondo.
Le malattie o condizioni patologiche contagiose che scatenano una pandemia sono ad alta trasmissibilità umana. Spesso, i nuovi ceppi di virus sono originati da alcune specie di animali (suini, galline, anatre) che, in seguito, hanno infettato l’uomo. Occasionalmente, i virus di tipo A possono essere trasmessi da volatili selvatici (è il caso dell’aviaria) ed altre specie animali generando pandemie nell’uomo.
In particolare, la pandemia influenzale origina da un virus influenzale che si estende su scala mondiale contagiando una considerevole porzione della popolazione.
A differenza delle epidemie stagionali, i casi di pandemia si verificano in modo irregolare, mediamente circa 3 per ogni secolo (ad intervalli di 20-40 anni).
Possono essere responsabili di elevati livelli di mortalità come dimostrato, nel XX secolo, dall’influenza spagnola (1918-20) che causò oltre 50 milioni di morti, l’influenza asiatica (1957-58) e l’influenza di Hong Kong (1968-69).
L’OMS ha già avvertito riguardo al potenziale rischio di pandemia entro i prossimi anni.
Uno dei maggiori virus candidati è una variante altamente patogenica del sottotipo H5N1 del tipo A. Attualmente, si sta lavorando per lo sviluppo di vaccini contro i sottotipi più sospettati (tra cui H5N1, H7N1 e H9N2). Pandemia: cos'è, come si sviluppa, conseguenze globali Medicina

Pandemia: fasi di sviluppo

L’OMS ha definito le fasi della pandemia distinguendo tre differenti periodi: interpandemico, di allerta e pandemico.
Il periodo interpandemico comprende due fasi:
Fase 1 a basso rischio. Non è stato scoperto alcun sottotipo di virus influenzale pericoloso per l’uomo negli umani o negli animali;
Fase 2 in cui emerge un nuovo sottotipo di virus influenzale che infetta gli animali e potrebbe contagiare l’uomo, seppure non sia stato ancora rilevato alcun caso negli umani.
Nel periodo di allerta si verificano tre fasi:
Fase 1 con la comparsa di un nuovo sottotipo di virus ma senza alcuna trasmissione da uomo a uomo o rari casi;
Fase 2 con trasmissione da uomo a uomo limitata ed altamente localizzata. L’epidemia non si è ancora verificata ma è possibile;
Fase 3 epidemica con diffusione negli uomini ancora localizzata e potenziale rischio pandemico, ma non ancora completamente trasmissibile.
La fase finale del periodo pandemico vero e proprio è caratterizzata da un forte aumento della trasmissione del virus in aree più vaste e da una più rapida diffusione nella popolazione.
Il rischio di pandemia significa emergenza globale.
Una pandemia grave spinge alcune comunità ad isolarsi completamente, mentre in altre comunità si verificano decessi considerevoli (anche oltre la metà della popolazione). Può scatenare alti livelli di malessere, disperazione, sconvolgimenti e panico, disordini sociali, talvolta con un senso di abbandono da parte dei governi. 
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La corsa al vaccino

Quando viene identificato un potenziale virus, occorrono diversi mesi prima di sviluppare, sperimentare ed autorizzare un vaccino.
Oltretutto, la capacità di produzione di vaccini varia molto da paese a paese.
L’OMS ha rilevato che soltanto 19 nazioni nel mondo sono produttrici di vaccino influenzale. Si stima che, nelle migliori condizioni, si potrebbero produrre 750 milioni di dosi all’anno ma alcune nazioni possiedono piani per la produzione di grandi quantità di vaccino.
Mentre cresce l’allarme per il coronavirus in Cina insieme alla sua diffusione (il virus è già sbarcato in 20 Paesi, inclusa la Germania), è stato fatto un passo in avanti verso un vaccino.
Al Peter Doherty Institute for Infection and Immunity di Melbourne (Australia) alcuni scienziati sono riusciti a far crescere il virus in laboratorio. Uno step importante verso lo sviluppo di test diagnostici più efficaci, possibili farmaci o di vaccini.
Lo Shanghai East Hospital dell’Università Tongji si è dichiarato pronto a sviluppare un vaccino in tandem con la Stermirna Therapeutics.
Anthony Fauci, direttore dell’Istituto americano per le malattie infettive (Niaid) dei National Institutes for Health (Nih), ha annunciato di aver già iniziato la corsa al vaccino insieme a diversi collaboratori. Un vaccino basato sull’informazione genetica e costruito al computer.