In cosa consiste l’esame del PSA
Come voi tutti certamente ben saprete, uno dei tumori più diffusi nell’uomo è quello che purtroppo colpisce la prostata.
Anche per tali ragioni, parleremo oggi dell’importantissimo esame del PSA, test effettuato per monitorare una proteina che, se riscontrata in quantità definibili preoccupanti, può allertare il medico sulla possibile presenza di un tumore alla prostata.
Effettuare l’esame del PSA non è affatto complicato e, come leggiamo direttamente tra le pagine del sito internet dell’AIRC, consiste in un “normale prelievo di sangue” […] è “indicato a chi ha avuto una diagnosi di tumore alla prostata per tenere sotto controllo la malattia e in chi ha disturbi che ne fanno sospettare la presenza.
Il suo uso per la diagnosi precoce in persone senza sintomi, cioè come test di screening, è invece discusso, ma la maggior parte degli esperti concordano che non è mai indicato oltre i 70 anni di età; sotto i 50 anni alcuni lo consigliano solo se ci sono stati in famiglia altri casi della stessa patologia”.
Ma continuate a leggere per ulteriori informazioni al riguardo.
Cosa c’è da sapere sull’esame del PSA: qualche informazione in proposito
Ovviamente, il semplice esame del PSA potrebbe non essere in grado di diagnosticare la presenza di un tumore. Varie e numerose, a tal proposito, sono le motivazioni alla base di un livello di PSA superiore alla norma.
Tra queste: la vecchiaia, un peso corporeo eccessivo, la razza, l’aver avuto rapporti sessuali nelle due giornate precedenti, determinate infezioni in corso ma anche altre patologie (differenti dall’adenocarcinoma).
Per quanto riguarda poi il risultato dell’esame del PSA, i valori non dovrebbero superare i 4 ng per ml in uomini tra i 60 e i 70 anni (chiedete consiglio al medico per maggiori informazioni).
Cosa fare (e cosa non fare) prima di un esame del PSA
Tornando a quanto consigliato dal sito dell’AIRC, chi sta per sottoporsi a un esame del PSA deve badare a quanto segue:
“è importante non effettuare il prelievo se si ha un’infezione delle vie urinarie in corso. Non bisognerebbe avere svolto un’intensa attività fisica né sessuale nelle 48 ore precedenti all’esame, perché entrambe queste condizioni possono innalzare i livelli del PSA nel sangue. Valori sopra la norma possono essere dovuti anche a un’esplorazione rettale eseguita dal medico nell’ultima settimana o a una biopsia della prostata nelle ultime sei.
Al contrario, alcuni farmaci o prodotti di erboristeria per la cura della prostata possono mascherare livelli alterati di PSA, per cui è importante segnalare al medico la loro eventuale assunzione”.
Non ci si deve invece presentare a digiuno.
(l’immagine allegata ha il solo scopo di illustrare l’articolo e non fa preciso riferimento all’esame del PSA)