L’Hypericum perforatum, noto più comunemente come iperico, è una pianta erbacea che fiorisce intorno alla fine di Giugno. Ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti, antinfiammatorie, calmanti e tranquillizzanti.
Tale è la sua efficacia che, nei trattamenti contro l’ansia e la depressione, è in grado di dare la maggior parte dei benefici apportati dalla farmacologia classica a base di antidepressivi. Minori sono, del resto, le controindicazioni dell’iperico.
Ricco di principi attivi, quali iperforina e ipericine, infatti, è in grado di alzare i livelli di seratonina, dopamina e noradrenalina nel sangue e di apportare, di conseguenze, benessere in chi lo assume. Notevoli sono i risultati di questa pianta anche per chi vi si rivolge al fine di contrastare l’insonnia. E’ inoltre antibiotico, antimicotico, antisettico, antivirale e astringente.
Quali sono le controindicazioni dell’iperico?
Come tutte le erbe, anche l’iperico va assunto con discrezione e secondo precisa indicazione di un esperto. Disponibile in capsule, compresse, tisane, pomate e oli, in base al problema che bisogna andare a curare, non va assunto sotto iniziative personali.
Esistono infatti alcune controindicazioni dell’iperico che non vanno sottovalutate. Bruciore e prurito, specialmente in soggetti dalla carnagione chiara, ad esempio, sono la conseguenza delle proprietà fotosensibilizzanti della cute esposta al sole. Altre controindicazioni dell’iperico possono rivelarsi poi agitazione, tachicardia, astenia, eccessiva minzione, debolezza, secchezza della bocca e varie reazioni allergiche.
Tutte le controindicazioni dell’iperico e le eventuali precauzioni
Proprio per quelle che sono tutte le controindicazioni dell’iperico appena elencate, è bene adottare qualche piccola precauzione. E’ bene infatti non assumere la pianta in gravidanza o durante il periodo dell’allattamento e non somministrarla ai minori di 12 anni. L’iperico, inoltre, annulla o riduce l’effetto di altri farmaci (tra cui anche la pillola anticoncezionale) e di conseguenza è bene parlare a fondo con il medico curante o con l’esperto del settore per capire se l’assunzione è effettivamente possibile.