I leucociti nelle urine: la cistite

Eleonora Teragnoli

I leucociti nelle urine: la cistite Benessere

In un precedente articolo abbiamo parlato di una serie di disturbi frequenti e parecchio diffusi, caratterizzati dalla presenza nelle urine dei leucociti, i globuli bianchi responsabili della difesa dell’organismo da agenti patogeni quali batteri, virus e miceti.
Riscontrare la presenza nelle urine di tali agenti, infatti, è sintomo di un’infezione in corso, tanto più acuta quanto maggiore è il loro numero nel campione pervenuto in laboratorio.
Tra le più frequenti infezioni da leucociti nelle urine, c’è sicuramente la cistite.

Alla scoperta di un disturbo diffuso: la cistite

Ne soffre almeno una volta nella vita la stragrande maggioranza della popolazione, con una maggiore incidenza nelle donne (il 25% ne è colpita almeno una volta l’anno) che, avendo un’uretra più corta, vedono favorita l’ascesa dei batteri verso le vie urinarie.
Altro non è infatti la cistite che un’infiammazione della vescica urinaria causata dal batterio dell’Escherichia Coli (o, in casi meno frequenti, da Staphylococcus Saprofhyticus, Staphylococcus Aureus, Proteus e Klebsiella Pseudomonas).
I sintomi caratterizzanti la cistite sono inequivocabilmente uno stimolo frequente alla minzione, dolore e bruciore nel fare pipì, perdite di sangue nei casi più acuti, dolore al basso ventre, cattivo odore dell’urina e, talvolta, febbre.
A favorire la presenza di leucociti nelle urine e quindi la cistite sono spesso i rapporti sessuali, l’età, una cattiva igiene, malattie come il diabete, l’uso di diaframma o creme particolari, presenza di calcoli, stitichezza e gravidanza. Nell’uomo, anche ipertrofia o infiammazione della prostata possono essere cause di cistite.

Consigli e suggerimenti per curare e prevenire la cistite

Al fine di prevenire la cistite, che ricordiamo essere un disturbo decisamente fastidioso, è necessario adottare alcuni utili accorgimenti. Bevete un litro e mezzo d’acqua al giorno, in primis, per favorire la pulizia frequente delle vie urinarie, e indossate biancheria di cotone e abiti comodi per impedire che si vengano a creare zone di umidità e dunque batteri.
Ancora, è importante che evitiate di trattenere l’urina e andiate al bagno ogni qualvolta la vescica lo richieda, così come è bene che non usiate in maniera prolungata assorbenti e salva slip.
State poi attente all’igiene. Lavatevi il giusto, preferendo la doccia alla vasca e utilizzando asciugamani pulite. Asciugatevi con movimenti che vanno dalla vagina verso l’ano, e non viceversa, in modo da evitare che i batteri delle feci arrivino all’uretra, e scegliete detergenti intimi efficaci ma non troppo aggressivi.
Qualora, invece, l’infezione sia già in corso e non accenni ad andar via bevendo molta acqua, sarà necessario contattare il medico, che vi prescriverà farmaci specifici e, in caso, vi consiglierà un esame delle urine.

2 commenti su “I leucociti nelle urine: la cistite”

  1. Ho sofferto di cistite recidivante per 4 anni di fila. Ho preso mirtilli ed antibiotici sempre mirati in base all’antibiogramma anche come profilassi per 6 mesi tutti i giorni. Purtroppo non ho mai risolto nulla. Anzi, peggioravo di anno in anno non solo a livello vescicale, ma anche intestinale e vaginale instaurando un potente circolo vizioso che sono riuscita a spezzare solo quando paradossalmente ho smesso di assumere antibiotici. I mirtilli, la vitamina c e tutti i prodotti acidificanti han fatto sì che il quadro peggiorasse sempre di più (era come mettere del succo di limone su una ferita aperta: l’infiammazione aumentava ulteriormente anche se non avevo più batteri). Contemporaneamente ho cominciato ad assumere d-mannosio (uno zucchero naturale che si attacca ai batteri impedendogli di attaccarsi alla vescica), fermenti lattici vaginali (per ripristinare la flora batterica locale, prima difesa che una donna ha contro il passaggio dei batteri dall’ano all’uretra) ed orali (per ripristinare la flora intestinale rovinata anch’essa dalle terapie antibiotiche), ho eliminato ogni detergente intimo (che alterava il ph vaginale e non faceva altro che asportare le secrezioni vaginali contenenti la poca flora batterica residua ed importanti sostanze difensive) e ho buttato sia i salvaslip che gli assorbenti sintetici che non permettevano alla pelle di traspirare creando l’umidità ideale per la proliferazione batterica e micotica (quindi peggiorando le perdite per le quali mettevo il salvaslip!).
    Da allora (6 anni) non ho avuto più nulla!
    Fondamentale per la mia guarigione è stato un forum che mi ha aiutato tantissimo, un forum autonomo in cui le donne affette da cistite si uniscono e si supportano per un aiuto concreto reciproco. Se posso mi permetto di lasciare il link: http://cistite.info/forum/index.php

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    • Grazie per il tuo prezioso consiglio, Amelia.
      Siamo sicuri che ogni disturbo sia una problema a sé stante da curare tramite terapia assolutamente personale, ma il confronto con chi ha sofferto della stessa patologia è decisamente molto utile!

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