- Le principali cause del Jet Lag
- I sintomi del disturbo da Jet Lag
- Trattamenti, cure e rimedi al disturbo da Jet Lag
Il Jet Lag è il disturbo che colpisce il benessere psicofisico di chi viaggia attraverso diversi furi orari. D’altra parte non possiamo negare che l’organismo abbia un suo orologio biologico (altrimenti noto come “ritmo circadiano”) che ne regola il sonno e la voglia.
Nel Jet Lag l’orologio interno della persona risulta sincronizzato con il fuso orario della partenza, pertanto può rimanere stravolto quando si ritrova a dover seguire i ritmi del fuso orario di arrivo: questa condizione produce sonno, malessere, problemi di digestione e spossatezza.
Il disturbo da Jet Lag in genere non va oltre il paio di giorni, per cui si tratta di una sensazione che per quanto fastidiosa tende pur sempre a rimanere temporanea.
Le principali cause del Jet Lag
Ritmi circadiani stravolti – Come abbiamo già detto, il Jet Lag si verifica essenzialmente quando si attraversano più fusi orari nell’arco di una stessa giornata. Ciò vuol dire che se prendiamo un volo da New York alle 4 del pomeriggio, a Parigi ci si arriva alle 7 del mattino successivo; l’organismo crede però che sia l’1 di notte pertanto si sentirà pronto ad andare a riposare: peccato però che sia mattina e si abbia tutta una giornata davanti! Lo stravolgimento dei ritmi circadiani che sono alla base dell’equilibrio del nostro organismo, dunque, è la causa principale del disturbo da Jet Lag.
Luce del sole – Il sole ha una forte influenza sul nostro orologio biologico e ce l’ha perchè la luce regola il rilascio di melatonina, vale a dire un ormone deputato proprio alla sincronizzazone delle cellule corporee. Quando c’è poca luce l’ippotalamo invia un apposito segnale al cervello (ed in particolar modo alla ghiandola pineale) segnalandogli di rilasciare melatonina; di contro durante il giorno in cui c’è tendenzialmente più luce nell’ambiente, il rilascio di melatonina avviene in maniera molto più contenuta.
Anche qui è necessario un po’ di tempo per permettere all’organismo di fare un po’ di rodaggio, ovvero permettergli di identificare i momenti di luce e di buio in relazione al nuovo fuso orario (cosicché il rilascio di melatonina possa aver luogo su basi quanto meno un po’ più ritmiche ed equilibrate).
Pressione atmosferica – Secondo diversi studi anche la pressione data dall’alta quota favorirebbe i sintomi tipici del Jet Lag, e ciò accadrebbe anche quando non si viaggia attraverso i fusi orari (di conseguenza qualche piccolo segnale di disturbo potrebbe verificarsi anche in un volo intracontinentale). Tutto ciò verrebbe avvalorato da un ambiente che in aereo è molto poco umido, per cui faremmo bene a bere a sufficienza per far sì che il corpo non risulti disidratato favorendo i sintomi tipici del Jet Lag.
I sintomi del disturbo da Jet Lag
Sono diversi i sintomi che possono insorgere in seguito al Jet Lag, e soprattutto possono variare di persona in persona. I più comuni sono comunque i seguenti:
- Stanchezza;
- Difficoltà di concentrazione;
- Fenomeni di insonnia;
- Problemi di natura gastrica (come stitichezza o diarrea);
- Sensazione di malessere e spossatezza;
- Alterazioni dell’umore.
E’ chiaro che quanto più si viaggia lontano, tanto più i sintomi tendano a peggiorare: i disturbi da Jet Lag sono soliti verificarsi entro un giorno da quando si è effettuato il viaggio ma se è vero che questi scompaiono di norma entro un paio di giorni, è anche vero che possono durare di più se si attraversano più fusi orari e si viaggia verso Oriente. In genere questa condizione si risolve da sola con un po’ di pazienza, ma se i sintomi dovessero continuare a dare fastidio potremmo consultare uno specialista del sonno.
Trattamenti, cure e rimedi al disturbo da Jet Lag
Farmaci – Ci sono farmaci sonniferi che possono aiutare a conciliare il sonno durante l’arco del volo e anche nelle notti a seguire, e che vengono utilizzati giusto per far capire al corpo quando deve dormire secondo il nuovo fuso orario. Tuttavia il loro utilizzo è consigliato solo in casi estremi, ovvero nell’ipotesi in cui rimedi naturali, più soft e innocui non abbiano dato risultati soddisfacenti. Inoltre, i farmaci fanno dormire, certo, ma non riducono affatto i sintomi del Jet Lag.
Luce del sole – Dal momento in cui la luce solare è la componente che influenza maggiormente i ritmi circadiani, quando si viaggia su più fusi orari bisogna insegnare l’organismo ad adattarsi al nuovo ritmo di luce e buio. Se quando partiamo è notte e quando arriviamo a destinazione sarà sera tardi, per evitare che il corpo si ritrovi a dove fare i conti con un buio praticamente infinito possiamo dotarci di una lampada che simuli la luce del sole durante o poco prima della partenza: in questo modo il fisico capirà che partendo era giorno e che quando arriverà sarà notte, ritrovandosi in un ciclo della luce classico e lineare (questa teoria della luce artificiale viene definita come “terapia della luce”).
Melatonina – La melatonina è un principio attivo del tutto naturale che può essere assunto mediante integratori. Il suo obiettivo è chiaro e semplice: aiutare a dormire anche in momenti nei quali solitamente l’organismo non dorme. Per cui se vogliamo riadattare l’orologio biologico ad un altro fuso orario dobbiamo assumere la melatonina di notte se il fuso orario destinatario ruota all’indietro, mentre l’integratore va consumato al mattino se ci dobbiamo adattare a un fuso orario in avanti. La dose? 0.5 grammi sembrano sufficienti per regolare il sonno! Assumiamo questa quantità anche una mezzora prima di coricarci.