Le donne, si sa, soffrono spesso di dolori mestruali. I crampi che li caratterizzano hanno un nome scientifico molto preciso: dismenorrea. Questi crampi possono essere passeggeri ed occasionali, oppure possono presentarsi praticamente tutti i mesi (dipende molto da soggetto a soggetto).
Il dolore dato dalla dismenorrea si concentra per lo più nel basso ventre, ed è provocato dalla secrezione di ormoni che nel corso del ciclo mestruale possono essere in eccesso. Proprio questi ormoni, noti come prostaglandine, provocano contrazioni dell’utero che a volte sono talmente forti che il dolore arriva a toccare persino la schiena. Per combattere i dolori mestruali esistono molti rimedi farmacologici, ma per chi vuole esistono comunque delle valide alternative naturali.
Per esempio il magnesio è uno dei rimedi naturali più efficaci per gestire la produzione di prostaglandine. Il magnesio, infatti, esattamente come alcuni antidolorifici, è capace di limitare la produzione di questi ormoni e limitare di conseguenza l’intensità dei crampi. Per garantire all’organismo il giusto apporto di magnesio bisogna introdurre nella propria dieta alimentare alcuni cibi in particolare come riso scuro, avena, pane integrale, noci, fagioli, frutta secca e pesce. In alternativa è anche fattibile il ricorso agli integratori, anche se come si è soliti consigliare in questi casi sarebbe preferibile affidarsi prima di tutto a un magnesio assunto per vie se vogliamo più naturali.
Anche la ginnastica dolce è un buon metodo per combattere i dolori dati dal ciclo perché stimola la produzione di endorfine. Le endorfine sono una sostanza che viene secreta naturalmente dall’organismo e che si pone praticamente come un antidolorifico naturale che aiuta ad avvertire meno dolore, ma anche a rendere inefficace l’azione delle prostaglandine.
Inoltre può sembrare strano, ma anche i rapporti sessuali rappresentano una via utile da seguire per attenuare i dolori mestruali! Durante i rapporti sessuali infatti vengono prodotti ormoni come ossitocina e serotonina utili in questo senso, ma anche le contrazioni stesse causate dall’orgasmo contribuiscono a consumare più velocemente l’effetto delle prostaglandine.
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