Le cause dell’eczema disidrosico
Conosciuto anche con il termine disidrosi, o meglio ancora disidrosi bollosa, l’eczema disidrosico è una particolare malattia della pelle caratterizzata dalla comparsa su braccia, mani e piedi di pustolette e chiazze circolari.
Le vesciche dell’eczema disidrosico sono generalmente molto piccole, provocano fastidiose sensazioni di prurito e contengono del pus al loro interno.
La zona colpita dall’eczema disidrosico tende solitamente ad arrossarsi, mentre la pelle non manca di screpolarsi e di seccarsi, incrementando spessore e consistenza.
Talvolta, l’eczema disidrosico può essere determinato da una fonte di stress molto intenso, ma è il più delle volte “introdotto” da un’irritazione della pelle o da un eczema atopico. Rinite allergica e intensa esposizione sotto getti d’acqua corrente può comportare lo sfogo dell’eczema disidrosico.
Infine, a completare il quadro, il contatto frequente con calcestruzzo, cemento e altri materiali specifici.
Tutti i sintomi del’eczema disidrosico
Come premesso, l’eczema disidrosico è riconoscibile dalla comparsa di bolle e vesciche pruriginose gonfie di pus (talvolta anche dolorose).
Tali vesciche compaiono prevalentemente sugli arti, sulle mani (per lo più tra le dita) e sui piedi.
L’intenso prurito è senza dubbio uno dei sintomi più fastidiosi dell’eczema disidrosico ma assecondarlo e grattare la superficie interessata non fa che peggiorare la situazione, modificando anche quella che è la normale consistenza della pelle.
Al contrario, bisognerebbe trattenersi dallo sfregare la cute e rivolgersi quanto prima al dermatologo o al medico di fiducia.
Nel frattempo, può essere consigliabile evitare l’eccessivo contatto con l’acqua, utilizzare una buona dose di crema idratante ed, eventualmente, allontanare quelle sostanze a cui si sospetta di essere allergici.
Come trattare l’eczema disidrosico
La prima cosa da fare in caso si tema un eczema disidrosico è rivolgersi a uno specialista. Egli, infatti, sarà in grado di fornirci tutti quelli che sono i più adeguati strumenti di diagnosi.
Per rivelare un’allergia, ad esempio, potrebbe essere necessario effettuare un test specifico, mentre per un’eventuale infezione può essere utile sottoposi a un esame bioptico.
Generalmente, il trattamento dell’eczema disidrosico prevede l’assunzione di creme antinfiammatorie topiche. Se necessario, viene consigliata anche una terapia antibiotica. Molto utili sono poi gli antistaminici e tutti quei farmaci capaci di alleviare il prurito poiché, come abbiamo detto, è estremamente consigliabile di non sfregare con le dita la superficie interessata dall’eczema disidrosico.
Talvolta, purtroppo, il problema si rivela alquanto ostinato e difficile da mandar via. Il dermatologo, comunque, è senza dubbio la figura più indicata per la diagnosi dell’eczema disidrosico e per la definizione di una giusta e più adeguata terapia farmacologica.