Il perché delle perdite bianche nelle donne
Nella stragrande maggioranza delle donne, soprattutto a partire da una certa fase dello sviluppo, la presenza di perdite bianche, siano esse dense oppure liquide, più o meno corpose, è una cosa diffusa e assolutamente normale.
Infatti, anche in base al periodo del mese in cui le secrezioni si presentano, le perdite bianche possono essere legate al ciclo mestruale, all’arrivo del flusso o, ancor più comunemente, alla fase ovulatoria.
In alcuni casi, esse potrebbero rivelare una gravidanza o annunciarci la presenza di un’infezione, ma molto rare sono le situazioni in cui una donna debba realmente preoccuparsi.
Ad ogni modo, nel corso del nostro articolo di oggi, provvederemo a descrivere i casi più comuni di perdite bianche nelle persone di sesso femminile, spiegando il perché della loro presenza, e cercheremo di capire in quali momenti richiedere delle visite mediche maggiormente approfondite.
Continuate a leggere e ne saprete di più!
I vari e numerosi casi di perdite bianche nelle donne
Una delle prime e più diffuse cause di perdite bianche nelle donne è senza dubbio l’ovulazione. Tra il decimo e il quindicesimo giorno dall’ultima mestruazione, infatti, il corpo femminile emette un nuovo ovulo. Per tali ragioni, il muco vaginale cambia nella forma e nella sostanza. In particolare, esso si rivela più liquido e dunque particolarmente adatto alla permanenza e alla sopravvivenza degli spermatozoi, che non incontrano grande difficoltà nell’oltrepassarlo per raggiungere l’ovulo. In questo frangente, è piuttosto frequente riscontrare la presenza di perdite bianche.
Anche poco prima del ciclo mestruale, alcune donne potrebbero secernere delle perdite. Stessa cosa vale durante la gravidanza, quando l”utero ha bisogno di una quantità di muco certamente maggiore. In questo modo, infatti, il bambino è tutelato dall’infiltrazione e dalla risalta di determinati batteri.
Tra candide, micosi ed infezioni: quando le perdite bianche richiedono una diagnosi più precisa
Talvolta, è necessario sottoporre al medico l’eventuale presenza di perdite bianche.
Non di rado, infatti, il corpo femminile contrae candide, micosi o infezioni di simile tipologia.
Anche in questo caso, comunque, non c’è molto di cui preoccuparsi. Una visita ginecologica e più precisamente il pap test sapranno infatti identificare e smascherare il problema, permettendo allo specialista di prescrivere la giusta terapia.
Cattivo odore, prurito e un colore differente dal bianco sono certamente dei campanelli d’allarme per la donna, che capisce così di aver bisogno di una diagnosi più precisa.
Ovviamente, un’attenta valutazione e conoscenza del proprio corpo può aiutare fortemente in quella che è la distinzione tra perdite bianche normali e perdite anomale.
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