Tra tutti i periodi dell’anno, la Primavera e l’Estate sono senza dubbio le stagioni migliori per dedicare il proprio tempo a Pic-nic e scampagnate all’aperto.
I giardini rigogliosi e le temperature così gradevoli, infatti, ispirano famiglie ed amici a riunirsi in grandi e spaziosi prati, dove spesso però, oltre a splendide distese di fiori, si annidano insetti, pulci e zecche.
Quest’ultime, purtroppo, possono rivelarsi molto pericolose per la salute dell’uomo e comportare conseguenze anche piuttosto gravi.
Non di rado, infatti, la puntura di zecca può significare il rischio di incorrere in malattie serie ed importanti, ma anche in disturbi di lieve entità decisamente fastidiosi.
Vediamo di seguito, allora, quali malattie possono essere scatenate dalla puntura di zecca e come è consigliabile comportarsi in caso di “attacco” da parte di questo famigerato parassita.
Sintomi e conseguenze della puntura di zecca
I sintomi della puntura di zecca possono essere molto differenti a seconda della patologia scatenata. In genere, comunque, se l’insetto si stacca accidentalmente o si infetta la zona dove ha praticato il suo morso, la cute interessata diventa rossa e gonfia. Su di essa, possono poi sfogare eruzioni cutanee e, più raramente, febbri e ingrossamento dei linfonodi.
Scendendo nei particolari, tra le complicazioni in cui si può incorrere a seguito di una puntura di zecca, è possibile annoverare la Malattia di Lyme. In questo caso, i sintomi peculiari della puntura di zecca sono rappresentati da eritema, mal di testa, dolori alle articolazioni, febbre e nervosismo.
In caso di Ehrlichiosi, invece, nausea, vomito e sintomi tipicamente influenzali possono partecipare alla diagnosi della puntura di zecca, così come determinati disturbi della cute sono il campanello d’allarme della Febbre Bottonosa.
Infine, può somigliare alla meningite (o anche all’encefalite) la manifestazione sintomatica della meningoencefalite da puntura di zecca.
Cosa fare in caso di puntura di zecca
La cosa migliore da fare in caso di puntura di zecca è rivolgersi tempestivamente al medico o al pronto soccorso più vicino.
Se mal condotte, infatti, le iniziative fai-da-te possono portare a conseguenze e complicazioni importanti.
Il medico, poi, prescriverà gli accertamenti necessari e l’eventuale terapia da seguire.
Ad ogni modo, qualora si sia troppo distanti da un centro medico o non lo si possa raggiungere per qualsivoglia motivo, è possibile rimediare come segue alla puntura di zecca:
– NON tirate l’animale (rischiereste di lasciare testa e pungiglione all’interno della vostra cute);
– NON utilizzate unguenti pensando di rendere più scivolosa la superficie cui la zecca è attaccata;
– NON uccidete l’insetto;
– PIUTTOSTO, prendete una pinzetta e afferrate saldamente la zecca (il più vicino alla pelle possibile);
– tirate saldamente, ma con cautela, fino a quando l’insetto non avrà lasciato la presa. Badate bene che la zecca sia integra al momento dell’estrazione.