- Potenziare il sistema immunitario: partire dallo stile di vita
- Dieta alimentare e sistema immunitario: c’è un legame?
Con l’approssimarsi dell’inverno in molti cominciano a chiedersi cosa si possa fare per rinforzare il proprio sistema immunitario e quali misure sia opportuno mettere in atto per far sì che si possa giocare di prevenzione sui malanni di stagione. Del resto non è un mistero che raffreddori, mal di gola, influenze e malanni possano essere allontanati solo mediante un organismo forte e in salute!
La possibilità di rinforzare il sistema immunitario è senz’altro molto affascinante, ma l’idea di poterci riuscire non è poi così facile come può sembrare: in molti ci parlano di integratori vitaminici da assumere con frequenza, o di uno stile di vita da cambiare radicalmente, o di un’alimentazione affidata a determinate tipologie di alimenti per cominciare a toccare con mano qualche risultato. Ma per quanto tutto ciò possa sicuramente tornare utile, è comunque bene ricordare che il potenziamento delle difese immunitarie richiede qualcosa di un po’ più articolato.
Ciò accade perchè il sistema immunitario, essendo per appunto un “sistema” lavora con più organi e per funzionare a dovere richiede che tra questi organi ci sia equilibrio, armonia e una buona interazione. I ricercatori sono costantemente alla ricerca di quei metodi che si ritiene possano avere effetti benefici sotto questo punto di vista, e la gran parte di queste ricerche sono finora convenute su un primo dato di fatto: il regime alimentare, l’esercizio fisico, l’età, lo stress psicologico e altri fattori secondari producono determinate conseguenze su scala immunitaria.
Potenziare il sistema immunitario: partire dallo stile di vita
In primo piano c’è lo stile di vita adottato da ciascuno di noi. Perchè mantenersi in salute è fondamentale se desideriamo che le nostre difese funzionino al meglio. In questo senso consigliamo di non fumare, di fare esercizio fisico in maniera regolare, di seguire una dieta ricca di frutta e verdura e al tempo stesso povera di grassi saturi, di mantenere il peso forma ideale, di dormire a sufficienza e di adottare quelle semplici precauzioni che mirino ad allontanare il rischio di contrarre virus e infezioni (come un’accurata cottura della carne e il lavarsi spesso le mani).
Tutti questi elementi contribuiscono a definire un organismo che funziona come dovrebbe ed un sistema immunitario che, in forza di ciò, riesce a rispondere efficacemente alle “minacce” ambientali che provengono dall’esterno.
Dieta alimentare e sistema immunitario: c’è un legame?
Ma anche la dieta svolge un ruolo determinante nella definizione di un buon sistema immunitario. Diversi studi hanno provato che persone povere e denutrite siano più esposte alle malattie, ma per quanto non sia stato certificato che la loro vulnerabilità sia dovuta proprio alla malnutrizione di certo non possiamo non considerare l’importanza di questo dato. Altre ricerche hanno invece dimostrato che la carenza di micronutrienti essenziali come zinco, selenio, ferro, rame, acido folico e vitamina A/B6/C ed E si ripercuota sul sistema immunitario degli animali studiati in laboratorio anche se siamo ancora in attesa di capire se lo stesso effetto lo si abbia pure nella specie umana.
Su questo fronte, purtroppo, la ricerca sembra procedere a rilento. Fin troppo, oseremmo dire, dal momento in cui il sistema immunitario è una parte essenziale del nostro organismo e del nostro stile di vita: risultati un po’ più spediti farebbero comodo a tutti, soprattutto perchè permetterebbero a ciascuno di noi di riuscire a tenere sotto stretto controllo il proprio status di salute in maniera più efficace!
Selenio – Vediamo un po’ più nello specifico l’effetto prodotto dalla carenza di questi micronutrienti a partire dal selenio, elemento che se presente sotto il livello di sufficienza può indurre al maggior rischio di contrarre tumori alla vescica, al colon, al seno, al retto, al polmone e alla prostata.
Vitamine – Dopo di che abbiamo la vitamina A, agente fondamentale per evitare di che si possa incorrere in malattie infettive di vario genere e indispensabile per il mantenimento delle superfici mucose. La vitamina B2, invece, è utile per permettere all’organismo di resistere alle infezioni batteriche (si tratta di una conseguenza evidenziata sui topi di laboratorio e che rimaniamo in attesa di conoscere come si traduce su un piano umano); e anche la vitamina B6, quando viene a mancare, si riverbera sotto aspetti depressivi della risposta immunitaria.
C’è poi la vitamina C che tutti noi conosciamo come quella che più di altre ha un ruolo determinante nel potenziamento del sistema immunitario: per quanto il rapporto tra queste due realtà non sia stato scientificamente provato, è ormai parte della credenza comune che un sostenuto apporto di questo micronutriente aiuti l’organismo sotto innumerevoli punti di vista (non necessariamente correlati alle sole difese).
Infine abbiamo la vitamina D e la vitamina E. La prima ripone effetti benefici nel trattamento della tubercolosi, tanto è vero che i ricercatori hanno dimostrato che la vitamina D, prodotta dal contatto che avviene tra la pelle e la luce del sole, libera una risposta antimicrobica al batterio che è responsabile della TBC. Per ciò che concerne la vitamina E, invece, sembra che questa sostanza abbia la capacità di migliorare la risposta immunitaria al tetano e all’epatite B.
Zinco – Infine c’è lo zinco, minerale indispensabile per le cellule del sistema immunitario. D’altra parte la sua carenza fa sì che le cellule T e le altre cellule che compongono il sistema immunitario non funzionino a dovere. Ma attenzione, perchè l’eccesso di questo minerale può produrre l’effetto opposto e inibire, di fatto, le funzionalità proprie del sistema immunitario.