- Le proprietà benefiche del prezzemolo
- Prezzemolo: effetti collaterali e controindicazioni
- Prezzemolo: le principali tipologie
Il prezzemolo è una delle piante più comuni, conosciute e utilizzate nella cucina moderna. In realtà la sua conoscenza risale a tempi molto antichi laddove veniva proiettata a un utilizzo prettamente “magico”: sul conto del prezzemolo esistono parecchi incantesimi e affascinanti leggende, tanto è vero che se i romani lo mettevano nelle toghe perchè lo ritenevano un ottimo agente protettore, in altre culture si credeva che tagliare il prezzemolo sarebbe stata la causa della rottura di una storia d’amore. Ma quest’erba non ha solo stretti punti di contatto con la superstizione, poiché anche oggi giorno viene persino utilizzata per curare malanni di vario genere e per favorire determinati processi che abbiamo ritenuto opportuno approfondire nel paragrafo che segue.
Le proprietà benefiche del prezzemolo
Il prezzemolo ha dalla sua innumerevoli proprietà benefiche. Tanto per cominciare è un’erba piuttosto ricca di minerali e vitamine che come sappiamo sono ingredienti a dir poco importanti per il corretto funzionamento dell’organismo umano; ed in particolar modo funge da buona fonte di vitamina K che è determinante nel garantire la salute delle ossa e dei tessuti, oltre che per favorire la coagulazione del sangue.
L’abbondante presenza di vitamina C lo rende efficace nella guarigione e nel mantenimento di una pelle sana, nel mantenimento dello stato osseo e del tessuto connettivo, nonché nel rafforzamento del sistema immunitario. Ma al di là della vitamina C che come noto è una delle più importanti nella sua particolare tipologia, anche quella B è presente all’interno del prezzemolo e, in forza di ciò, garantisce una sana produzione di globuli rossi e di potassio che si riverberano nel mantenimento di una giusta pressione sanguigna. E per chi soffre di anemia, il prezzemolo fa da valido supporto poiché nel suo campo rappresenta una delle piante a maggior quantità di ferro.
Persino il cancro viene considerato parte del raggio d’applicazione del prezzemolo: questa pianta contiene i flavonoidi ed altre sostanze che proteggono la cellule dai danni derivanti dall’ossidazione. Inoltre al suo interno troviamo anche il poliacetilene, altra sostanza deputata a proteggere l’organismo dalle sostanze cancerogene che sono spesso introdotte col fumo di tabacco. E poi ci sono i monoterpeni, anch’essi noti per le loro proprietà anticancro. Insomma, tra flavonoidi, poliacetilene e monoterpeni, possiamo considerare il prezzemolo come uno dei rimedi naturali più efficaci per il trattamento e la prevenzione delle forme tumorali.
Si dice anche che il prezzemolo abbia effetti benefici per quel che riguarda la cura della vescica: alcune realtà suppongono che questo sia capace di lenire l’irritazione del tratto urinario e, come tale, in grado di eliminare i calcoli renali. Il prezzemolo avrebbe un effetto diuretico capace di condurre una strenua lotta ai batteri nocivi e alle sostanze irritanti che possono arrivare a compromettere la salute del tratto urinario. Per non parlare poi della sua azione lassativa: diversi studi scientifici hanno dimostrato come non solo sia esistente ma come sia anche piuttosto evidente la relazione che corre tra il prezzemolo e una maggiore secrezione di elettroliti ed acqua in precisi punti del retto (da qui l’effetto lassativo).
Prezzemolo: effetti collaterali e controindicazioni
Per quanto possa far bene in numerose circostanze, il prezzemolo andrebbe limitato per le donne in stato di gravidanza dal momento in cui potrebbe scatenare delle contrazioni uterine. Anche se per precauzione viene solitamente consigliato di limitarne l’uso non solo in gravidanza ma anche durante la fase di allattamento.
Per la stessa ragione viene normalmente allontanato dalla dieta alimentare di persone aventi malattie renali o disturbi renali di natura infiammatoria: la pianta ed in particolar modo il suo olio essenziale, contiene principi attivi che potrebbero avere l’effetto di alterare le normali funzioni del fegato.
Inoltre il prezzemolo potrebbe causare fotosensibilità e di conseguenza rendere il soggetto più sensibile ai raggi solari (da qui una maggiore predisposizione alle scottature estive). Parliamo però di una condizione che non riguarda tanto il mero consumo della pianta, quanto invece valida nel caso in cui si abbia un contatto fisico con le sue foglie.
Prezzemolo: le principali tipologie
Utilizzato per colorare e insaporire antipasti, primi o secondi piatti, il prezzemolo non è in realtà uno solo. In natura esistono diversi tipologie di questa pianta e tutte sono rigorosamente munite di proprietà salutari degne di nota: da una parte troviamo il prezzemolo a foglia riccia e dall’altra quello a foglia liscia o piatta. Il più noto è quest’ultimo che, altresì conosciuto sotto il nome di prezzemolo italiano o di prezzemolo napoletano, è quello che più di frequente vediamo in vendita nei mercati e nei negozi e che sovente è al centro di gustosissime ricette culinarie. Entrambe le tipologie di prezzemolo, però, sono originarie del Mediterraneo e ormai coltivate in tutto il mondo anche se rimane ben salda la considerazione secondo la quale quella a foglia piatta abbia un sapore di gran lunga migliore.