Il dente del giudizio comprende quei molari, definiti terzi, che si sviluppano alla fine dell’arcata dentaria superiore ed inferiore. In genere si tratta di quattro denti che non hanno alcun tipo di funzione al fine della masticazione, ma che tendono allo stesso modo a crescere. A differenza degli altri molari questi denti compaiono in un’età più matura, precisamente tra i 18 ed i 25 anni.
Dente del giudizio e dolore
Non sempre però questo dente del giudizio fa la sua comparsa, vi sono casi in cui soprattutto nella zona superiore dell’arcata dentale non si manifesta. Capitano anche circostanze in cui lo sviluppo di questi molari non avviene in maniera completa, restano insomma incastrati nell’osso mascellare e mandibolare ed è proprio in questi casi che il dente del giudizio fa male. A volte infatti proprio in prossimità di questi molari possono concentrarsi particolari infiammazioni che rendono piuttosto fastidiosa non solo la masticazione, ma diventa davvero complicato poter sopportare il dolore e quindi è necessaria la classica estrazione. Purtroppo il mal di denti è piuttosto comune ed è sempre opportuno consultare un dentista che provvederà a valutare proprio la situazione di questo dente.
Estrazione del dente del giudizio, quali casi?
Quand’è che bisogna necessariamente affidarsi all’estrazione? Ci sono alcune circostanze in cui è opportuno sbarazzarsene e vediamo nel dettaglio quali sono. In primis se sussiste una carie, è alquanto inutile infatti curarla, visto come questo dente non abbia una funzionalità importante. Altre situazioni sono: ascessi dentali in tale zona posteriore dell’arcata dentale, quando non c’è allineamento con altri denti, il mal di denti è piuttosto consistente, c’è un soprannumero, questi molari rimangono inclusi o risultano parzialmente intrappolati. Il costo dell’estrazione del dente del giudizio si aggira intorno al centinaio di euro, dipende poi anche dal dentista.
Lascia un commento