Fieno greco: usi, proprietà, benefici e controindicazioni

Adele Guariglia

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Il fieno greco è una pianta i cui semi vengono usati da secoli come rimedio naturale per recuperare energie, stimolare l’appetito e sostenere la digestione. Oggi è studiato anche per il suo possibile ruolo nel controllo della glicemia, ma va assunto con attenzione perché non è adatto a tutti.

Origini e caratteristiche botaniche del fieno greco

Il fieno greco ( nome scientifico Trigonella foenum-graecum) è originario delle zone del Mediterraneo orientale e dell’Asia occidentale. Non era solo un rimedio medico, ma anche un bene prezioso. Nelle tombe egizie sono stati rinvenuti semi di fieno greco, segno che aveva un ruolo importante non solo nella vita quotidiana ma anche nell’immaginario religioso.

I Greci lo conoscevano bene e ne parlavano come pianta ricostituente. I Romani, invece, lo usavano anche come mangime per cavalli e bovini, da cui il nome “fieno”. Nel Medioevo, medici e speziali lo includevano nelle ricette contro problemi respiratori e digestivi.

Pianta fieno greco: aspetto e composizione

Il fieno greco è una pianta annuale caratterizzata da foglie trifogliate e piccoli fiori gialli da cui nascono baccelli che racchiudono semi duri, giallastri, dall’odore pungente. Annusandoli si percepisce un odore simile alla liquirizia e allo sciroppo d’acero, non è un caso, infatti, che tante aziende alimentari utilizzano gli estratti di fieno greco per dare questo tipo di aroma e bevande e dolci.

All’interno dei semi sono presenti diverse sostanze tra cui fibre, proteine, saponine, flavonoidi, alcaloidi come la trigonellina, sali minerali (ferro, magnesio, potassio) e vitamine del gruppo B.

Fieno greco proprietà e benefici

Come detto in precedenza, il fieno greco veniva utilizzato fin dall’antichità come rimedio naturale per diversi disturbi, ma anche per aiutare la salute generale dell’organismo ad affrontare periodi di debilitazione. Vediamo nello specifico le sue proprietà benefiche.

Ricostituente naturale

Per secoli il fieno greco è stato usato come rimedio per chi aveva perso peso e appetito. Nei testi medici del passato si consiglia a chi era debilitato dopo malattie o a chi non riusciva a mangiare. L’uso è sopravvissuto e ancora oggi chi cerca di recuperare massa o forza, anche in ambito sportivo, trova nel fieno greco un sostegno. Questo effetto sembra essere legato alla presenza di proteine e saponine che impattano positivamente sul metabolismo e sulla muscolatura.

Effetti sul metabolismo degli zuccheri

La ricerca sul fieno greco si è soffermata anche sugli effetti sulla glicemia, evidenziando che le fibre contenuto nella pianta sono capaci di rallentare l’assorbimento dei carboidrati. Inoltre, alcune sostanze come la trigonellina, agiscono sulla sensibilità insulinica.

Uno studio pubblicato sul Journal of Diabetes and Metabolic Disorders, ha dimostrato che i pazienti che hanno assunto integratori a base di fieno greco, sono riusciti ad ottenere un miglioramento dei valori glicemici. Ovviamente, non è un farmaco che può sostituire le terapie mediche, ma è sicuramente un buon aiutato aggiuntivo, se assunto sotto controllo medico.

Supporto digestivo

Le mucillagini contenute nei semi hanno un’azione emolliente che calma il tratto gastrointestinale. Questo spiega perché il fieno greco è stato usato per alleviare bruciori, acidità e digestione lenta.

Inoltre, è in grado anche di stimolare l’appetito, utile per chi vuole riprendere peso dopo un periodo di convalescenza, ma non indicato per chi cerca di dimagrire.

Come viene usato oggi il fieno greco?

 Il fieno greco è disponibile in diverse forme. I semi interi sono ancora utilizzati per decotti o in cucina, soprattutto in India e Medio Oriente. Hanno però un gusto amaro che non tutti apprezzano. La polvere ottenuta dai semi può essere mescolata a bevande o yogurt, ma mantiene lo stesso limite di sapore.

Gli integratori in capsule o compresse sono oggi la forma più diffusa, permettono di assumere dosi precise e di evitare il gusto amaro. Gli estratti titolati sono i più affidabili perché indicano in etichetta la quantità di principi attivi, come le saponine, garantendo una certa costanza di effetto.

Dosaggi e modalità di assunzione

Il dosaggio dipende dal prodotto e dallo scopo, in genere, gli integratori contengono da 500 mg a 2 g al giorno. Alcuni lo assumono in cicli di qualche settimana, altri in maniera più continuativa. In ogni caso, il consiglio è di seguire le indicazioni del produttore e chiedere parere medico.

Effetti collaterali e controindicazioni del fieno greco

Nonostante sia naturale, il fieno greco non è innocuo. Alcuni effetti collaterali sono abbastanza comuni: gonfiore addominale, meteorismo, feci molli.

Più importanti sono le controindicazioni:

  • Gravidanza: può stimolare contrazioni e aumentare il rischio di complicazioni.
  • Diabete in terapia farmacologica: può abbassare troppo la glicemia se associato a farmaci ipoglicemizzanti.
  • Allergie: chi è sensibile ai legumi può avere reazioni crociate.
  • Tiroide: ci sono segnalazioni di possibili interazioni con il metabolismo ormonale.

Pertanto, anche se si tratta di un prodotto naturale, va assunto con consapevolezza e in modo sicuro, chiedendo sempre un parere medico.

Faq – Domande utili

Il fieno greco fa ingrassare?
Stimola l’appetito, quindi può aiutare chi deve aumentare di peso. Non fa ingrassare da solo, ma spinge a mangiare di più.

Si può prendere per abbassare la glicemia?
Può aiutare, ma solo come supporto. Se si assumono farmaci, va fatto con il medico.

Ha effetti sulla muscolatura?
Ci sono studi preliminari che suggeriscono un effetto positivo, ma servono conferme. Molti sportivi lo usano come integratore.

È adatto in gravidanza?
No, è sconsigliato.

Qual è la forma migliore?
Capsule ed estratti titolati, perché permettono di dosare meglio e non hanno il sapore amaro dei semi.

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