Le micosi ai piedi, talvolta indicate genericamente con espressioni come fungo al piede o, più comunemente, come piede d’atleta, sono fra le malattie fungine di più comune riscontro nella popolazione generale; sono abbastanza frequenti nelle persone che si dedicano a quelle attività sportive che vengono praticate in ambienti dove il clima è tendenzialmente caldo-umido, vale a dire le piscine e le palestre, ma ambienti favorevoli sono anche le saune e le aree comuni dei campeggi (in particolar modo le docce); questi ambienti, infatti, sono particolarmente favorevoli alla proliferazione dei funghi (miceti); peraltro le micosi ai piedi sono caratterizzate da un’elevata contagiosità a causa del fatto che i piccoli frammenti di cute che si staccano dai piedi dei soggetti colpiti da infezione contaminano i pavimenti, le docce e gli spogliatoi. [Leggi di più…] infoCome curare le micosi ai piedi?
Benessere
Ulcera diabetica: cause, sintomi e come curarla
L’ulcera diabetica è una tipologia di lesione che colpisce prevalentemente i piedi di una persona affetta da diabete. È una condizione da non sottovalutare perché può portare a conseguenze gravi e, nei casi più estremi, all’amputazione di alcune dita, del piede o della gamba. Inizialmente, è possibile notare delle piccole lesioni, che, se ignorate, possono espandersi fino a interessare parti profonde del piede.
L’ulcera diabetica al piede si presenta soprattutto sotto la pianta, tra le teste metatarsali, nel tallone e sotto le dita, ma può anche comparire sulla gamba. Difficilmente guarisce spontaneamente, per cui, se si nota la presenza di una o più ulcere, bisogna rivolgersi a uno specialista.
Le cause dell’ulcera diabetica
L’iperglicemia cronica, caratteristica del diabete, danneggia i vasi sanguigni, compromettendo l’apporto di sangue ai tessuti, in particolare ai piedi. La ridotta circolazione sanguigna inibisce la capacità del corpo di guarire le ferite.
Inoltre, il diabete può causare neuropatia periferica, un danneggiamento dei nervi, che diminuisce la sensibilità nei piedi, rendendo difficile rilevare lesioni.
La combinazione di insensibilità e la cicatrizzazione ritardata, favorisce la comparsa delle ulcere cutanee.
Sintomi dell’ulcera diabetica
I sintomi di un’ulcera diabetica possono variare da persona a persona, ma spesso includono:
- Dolore, bruciore o formicolio nella zona dell’ulcera.
- Pelle danneggiata, ispessita, sollevata o con un aspetto anormale.
- L’area circostante all’ulcera può essere rossa o irritata.
- Se infetta, puoi notare, puoi notare la presenza di pus o di un liquido.
- Odore sgradevole nell’area dell’ulcera.
- Difficoltà a migliorare o guarire.
È importante sottolineare che molte persone con neuropatia diabetica, possono non avvertire dolore o fastidio nelle prime fasi di sviluppo dell’ulcera, motivo per il quale bisogna sempre monitorare la situazione, sin dal suo esordio.
Tipi di ulcera diabetica
Le ulcere diabetiche del piede possono essere classificate in diverse categorie in base alla loro causa e all’aspetto clinico. I principali tipi sono:
- Ulcera neuropatica: è il risultato della neuropatia diabetica. La perdita di sensibilità nei piedi può causare lesioni accidentali, come graffi o abrasioni, che sfuggono alla percezione del paziente. Questo tipo di ulcera spesso si sviluppa su punti di pressione, come il dorso o la pianta del piede.
- Ulcera ischemica: è causata da una ridotta circolazione sanguigna nei piedi, nota come arteriopatia periferica. Questa condizione può portare a un’insufficiente quantità di ossigeno e nutrienti ai tessuti, causando lesioni o ulcere. Sono spesso localizzate sulle dita dei piedi o sul tallone.
- Ulcera neuroischemica: è una combinazione delle prime due, ed è più comune tra i pazienti diabetici con neuropatia e arteriopatia periferica. È molto pericolosa e richiede un’attenzione medica immediata ed accurata.
Inoltre, le ulcere possono diventare infette, peggiorando notevolmente la situazione. L’infezione può causare il rapido deterioramento del tessuto circostante e richiedere trattamenti più aggressivi.
Trattamento dell’ulcera diabetica
La cura di un’ulcera diabetica è un processo complesso che richiede una gestione completa della salute del paziente. Inizialmente, il trattamento si concentra sulla valutazione dell’ulcera da parte del medico o del podologo.
In base allo stato dell’ulcera, si procede alla pulizia della ferita e al controllo dell’infezione. È fondamentale prendersi cura delle ulcere cutanee fin da subito, per evitare peggioramenti.
In alcuni casi potrebbe essere necessario rimuovere il tessuto morto o danneggiato, tramite un piccolo intervento chirurgico.
Poiché questo tipo di ulcera è un sintomo di aggravamento del diabete, la strategia di cura si concentrerà sulla gestione di questa patologia, con l’obiettivo di mantenere i livelli di zucchero nel sangue sotto controllo, condizione indispensabile per favorire la cicatrizzazione. Se ci sono infezioni, al paziente può venir prescritta una terapia antibiotica.
In presenza di ulcera diabetica bisogna effettuare controlli periodici presso lo studio medico e seguire le indicazioni terapeutiche domiciliari indicate.
Stanchezza dopo mangiato: perché succede? Cause e rimedi
La sensazione di stanchezza dopo mangiato può essere estremamente frustrante e influire negativamente sulla qualità della vita. Molti di noi hanno sperimentato la voglia di chiudere gli occhi e la difficoltà di concentrazione che si verificano dopo aver consumato un pasto. Ma quali sono le cause di questa sensazione e come possiamo combatterla efficacemente?
Perché ci sentiamo stanchi dopo pranzo o cena?
La sensazione di affaticamento dopo i pasti può essere attribuita a diversi fattori, uno dei principali è il processo digestivo stesso. Dopo aver mangiato, il corpo inizia a lavorare per digerire e assorbire i nutrienti. Durante questo processo, c’è un aumento dell’afflusso di sangue allo stomaco e all’intestino, che porta a una riduzione di quello verso il cervello. Di conseguenza, possiamo avvertire stanchezza e sonnolenza.
Un’altra possibile causa è legata all’assunzione di cibi ricchi di carboidrati e zuccheri. Quando si consumano alimenti ad alto contenuto di carboidrati, come pane bianco, pasta o dolci, il corpo rilascia insulina per regolare i livelli di zucchero nel sangue. Ciò può causare una rapida diminuzione della glicemia, che porta a una sensazione di spossatezza e affaticamento.
Inoltre, ci sono alimenti che possono contenere delle sostanze che influenzano la capacità di restare svegli e favoriscono il sonno, come il triptofano, un aminoacido che presente in alimenti come pane, pasta e pizza. Allo stesso modo, anche l’alcol può rallentare il sistema nervoso centrale e indurre sonnolenza. Per cui se beviamo un bicchiere di vino o di birra durante il pasto, la sensazione di affaticamento potrebbe essere più accentuata.
Sintomi della stanchezza dopo mangiato
La stanchezza dopo i pasti esordisce con sintomi diversi che variano da persona a persona, tra cui:
- Spossatezza generale
- Sonnolenza e voglia di dormire
- Difficoltà di concentrazione
- Sensazione di pesantezza e lentezza
- Tachicardia e palpitazioni
- Dolore al petto e oppressione
In alcuni casi, i sintomi possono essere così intensi da richiedere l’intervento medico, soprattutto se si verificano dopo pasti particolarmente abbondanti o pesanti.
Come fare per evitare di sentirsi stanchi dopo i pasti
Se soffri di stanchezza e sonnolenza dopo mangiato, sia a pranzo che a cena, puoi provare alcune strategie che possono aiutarti a ridurre questa sensazione e a migliorare la tua energia durante la giornata.
Fai pasti regolari ed equilibrati
Uno dei primi passi per prevenire la stanchezza dopo mangiato è seguire una dieta equilibrata e fare pasti regolari. Saltare i pasti o mangiare troppo poco può portare a una fame eccessiva al pasto successivo, che si trasforma in abbuffate e affaticamento digestivo. Inoltre, presta attenzione a ciò che mangi: fai pasti bilanciati che includono una varietà di nutrienti, come proteine, carboidrati complessi, grassi sani e fibre.
Prediligi cibi leggeri
Per evitare la sensazione di pesantezza e sonnolenza dopo i pasti, preferisci cibi leggeri e poco elaborati. Evita quelli ad alto contenuto di grassi, fritti o troppo conditi, perché rallentano il processo digestivo. Scegli soprattutto piatti leggeri a base di verdure, proteine magre e cereali integrali.
Consuma più verdura e limita l’alcol
La verdura è ricca di minerali, come potassio e magnesio, che favoriscono l’energia e il benessere generale, inseriscine di più nella tua alimentazione quotidiana. Inoltre, ricorda di idratarti durante i pasti, bevendo abbastanza acqua, e limita il consumo di alcolici. Questi per quanto possano sembrare rilassanti, in realtà disturbano il normale equilibrio del ritmo sonno-sveglia, provocando una forte sensazione di pesantezza fisica e stanchezza. Anche mangiare la sera troppo tardi sembra avere lo stesso effetto sul riposo.
Mantieniti in movimento
Infine, fare esercizio fisico regolare, è un buon modo per aumentare i livelli di energia e migliorare il benessere generale del tuo organismo. Una breve passeggiata dopo i pasti, favorisce la digestione e stimola la circolazione sanguigna.
Se nonostante tutti questi accorgimenti, continui a sentirti molto stanco dopo ogni pasto consumato, o noti che i sintomi peggiorano, consulta il tuo medico per una valutazione più approfondita.
Body shape: come riconoscere un fisico ginoide
Body shape è un’espressione in lingua inglese che in italiano si traduce come forma del corpo; in ambito medico, ma non solo, questa espressione è utilizzata per fare riferimento alla struttura fisica di una persona (biotipo costituzionale) e a come il tessuto adiposo è distribuito sul corpo.
È opportuno puntualizzare che c’è una certa confusione quando si parla di “forme del corpo” tant’è che in genere ci si imbatte in espressioni quali body shop a mela, body shape a pera, body shape a clessidra e via discorrendo; in realtà le espressioni più tecniche relative al biotipo sono tre: “armoniosa”, “androide” e “ginoide”. Ed è proprio di quest’ultima che tratteremo nei paragrafi successivi fornendo qualche indicazione utile a riconoscere un fisico ginoide. [Leggi di più…] infoBody shape: come riconoscere un fisico ginoide
Tosse al mattino: cause, rimedi e quando preoccuparsi
Può succedere di avere un po’ di tosse al mattino, subito dopo il risveglio, e la causa può avere diverse origini, più o meno importanti. C’è da precisare che la tosse non è una malattia ma un sintomo, è il modo con il quale il nostro organismo ci avverte che qualcosa non va o non funziona come dovrebbe.
La tosse mattutina può presentarsi anche in persone che non hanno patologie polmonari o infezioni respiratorie. È spesso secca e provoca mal di gola. Molte volte non c’è da preoccuparsi, e può dipendere da una causa passeggera o da fattori esterni transitori altre, richiedere l’attenzione medica.
Tosse mattutina: le cause
Chi ha questo disturbo prova una sensazione di raspino nella gola, che porta a tossire costantemente per cercare di alleviare il fastidio. Vediamolo quali possono essere le possibili cause:
- Ambiente con aria troppo secca: il grado di umidità della stanza da letto è importante e va verificata, quella ideale è intorno ai 20 gradi.
- Fumo di sigaretta: un’abitudine malsana che può portare tosse, soprattutto in presenza di problemi pregressi alla gola. Il fumo irrita le mucose, provoca infiammazione del cavo orofaringeo e, di conseguenza stimola a tossire.
- Irritazione da allergeni notturni: gli allergeni presenti nella camera da letto, come acari della polvere, polline o peli di animali domestici, possono causare irritazione delle vie respiratorie durante la notte, portando alla comparsa della tosse mattutina.
- Sbalzi di temperatura: bisogna prestare molta attenzione agli sbalzi termici, in particolare in inverno. Anche in casa, è consigliato cercare di mantenere una temperatura costante negli ambienti e, in camera da letto, una ideale per favorire il riposo. Scoprirsi per il caldo e sudare, può causare colpi di tosse dovuti al cambio termico.
- Reflusso gastroesofageo: chi soffre di questa patologia, ha problema digestivi e di bruciore di stomaco. Gli acidi dello stomaco che risalgono nell’esofago, irritano le mucose e portano allo stimolo della tosse. È causa anche della tosse notturna.
Altre cause di tosse al mattino
- Effetto collaterale di alcuni farmaci
- Malattie respiratorie infiammatorie
- Malattie infettive respiratorie
- Condizioni polmonari croniche
Cosa fare in caso di tosse mattutina?
Il rimedio per la tosse al mattino dipende da quale causa la sta provocando. Ci sono diversi accorgimenti che si possono attuare per eliminare o ridurre il problema. Se sei un fumatore, smetti di fumare. Questa decisione avrà effettivi nel lungo termine, non solo per la tosse al risveglio, ma per la tua salute in generale. Intanto, puoi usare dei prodotti antinfiammatori per lenire l’irritazione da fumo e, se la tosse è persistente, prendere un sedativo antisettico.
Presta molta attenzione ai cambi termici, evita di coprirti in modo eccessivo. In inverno, ma anche quando fai sport o sei in locali chiusi con l’aria condizionata, si tende a indossare abbigliamento molto più caldo e in quantità maggiore. Questo può essere controproducente, perché al primo sbalzo, il rischio di tosse e mal di gola è dietro l’angolo.
È utile tenere un umidificatore in camera da letto, che può aiutarti a migliorare la qualità dell’aria, che non sarà più secca, e a mantenere una temperatura ideale.
Se il problema della tosse al mattino è dovuto al reflusso gastroesofageo, ti consigliamo di rivolgerti al medico, che potrà darti dei prodotti o farmaci specifici per trattare i sintomi e ridurre la manifestazione della tosse. Inoltre, se la tosse è provocata da asma allergica, controlla che nella stanza non ci siano allergeni a cui sei sensibile e, in caso contrario, provvedi ad eliminarli dall’ambiente.
Tosse appena sveglio: quando rivolgerti al medico?
Se compare una tosse persistente al mattino, e la situazione perdura per più di qualche giorno o noti un peggioramento, rivolgiti al medico. Escluse tutte la cause dovute all’ambiente, alle cattive abitudini, al reflusso e alle allergie, se la tosse è inspiegabile, potrebbe essere necessario approfondire meglio la situazione in cerca di eventuali patologie.