I tempi dei vecchi lifting, quelli che lasciavano il volto teso e innaturale, senza una ruga sì, ma lontanissimi comunque dall’aspetto naturale di una faccia, sono finiti. Oggi, in qualunque clinica all’avanguardia vi presentiate, sentirete parlare di Thread Lift, una nuova procedura che utilizza tecniche e materiali innovativi per garantirvi risultati davvero sorprendenti.
Ne parliamo insieme al Dott. Camillo D’Antonio, che utilizza questa tecnica ormai da diverso tempo, dopo averne seguito i test clinici negli Stati Uniti.
Dott. D’Antonio, in cosa differisce questa tecnica da quelle precedenti?
Si tratta innanzitutto di una tecnica molto meno invasiva, con incisioni e suture praticamente inesistenti rispetto alle vecchie tecniche. Questo permette di effettuare l’intervento in anestesia locale, anche utilizzando farmaci ipnotici, dando la possibilità al paziente di uscire sulle proprie gambe in pochissimo tempo, contro i 15-20 giorni necessari per la convalescenza nel caso degli altri interventi.
Questo per quanto riguarda l’intervento in se. Per quanto riguarda invece il risultato, siamo davanti ad un metodo che restituisce un aspetto per quanto possibile naturale, risultato importantissimo per chi vuole entrare in clinica per riconquistare la bellezza persa. Non tutti però sono pronti, come è stato denunciato non solo da me ma anche dai miei colleghi. Le nuove tendenze faticano ad arrivare nel nostro paese, che anche nel nostro settore rischia di sedersi un po’ troppo sugli allori del passato.
Come avviene l’operazione? Ci sono differenze sostanziali con i vecchi lifting?
Si inseriscono, tramite degli aghi sottilissimi, dei micro cavi in grado di riportare la pelle e i muscoli alla loro posizione originaria, spesso fissandoli ad un punto di sospensione sopra l’orecchio e sulla fascia temporale. Il risultato è ottimale, perché non si vanno a rimuovere lembi di pelle per poi riportare in tensione quanto rimasto, ma si riportano derma, adipe e muscoli alla posizione che avevano soltanto qualche anno prima.
E’ un’operazione che, portata a termine con la dovuta perizia, può offrire risultati sorprendentemente naturali, e che per questo motivo è quella preferita dai pazienti.
Si parla anche di costi ridotti, grazie a questa procedura, a cosa è dovuto il risparmio?
Il risparmio è dovuto ai minori costi per l’ospedalizzazione del paziente, che può essere dimesso anche nello stesso giorno in cui ha avuto luogo l’intervento, e che può tornare alla sua vita normale entro 48 ore dall’intervento.
Si tratta di una autentica rivoluzione per il mondo della chirurgia estetica e ricostruttiva, che permette anche alla classe media di avvicinarsi ad interventi che una volta erano possibili solo per chi poteva permettersi costi piuttosto alti e periodi di assenza dal lavoro piuttosto lunghi.
Il vantaggio, in altre parole, non è per chi opera, ma per chi vuole farsi operare. I pazienti possono finalmente accedere a questo tipo di interventi a costi decisamente ridotti rispetto a quanto avveniva soltanto qualche anno fa.
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