Il cortisone è un farmaco corticosteroide che viene usato per far fronte alle allergie, alle malattie della pelle, all’artrite, alla psoriasi e a disturbi respiratori di vario genere. Questo medicinale mira ad eliminare dall’organismo il rilascio di sostanze che possono esser causa di infiammazione e gonfiore e che scatenano quindi le patologie su descritte. Come tutti i farmaci, però, anche il cortisone rischia di provocare la comparsa di effetti collaterali che, pur essendo solitamente molto rari, rischiano talvolta di tradursi in una vera e propria forma allergica.
Sintomi dell’allergia al cortisone – Chiaramente non si parla di un’allergia vera e propria, quanto invece di effetti collaterali che se messi tutti assieme finiscono per dar luogo ai sintomi che sono appunto tipici di una comune allergia. I sintomi che possono nascere in seguito alla somministrazione di cortisone sono insonnia, acne, cambiamenti dell’umore, pelle secca, mal di testa, vertigini, sudorazione eccessiva, gonfiore, nausea e mal di stomaco.
Esistono tuttavia anche altri effetti collaterali che sono sicuramente più gravi e che interessano prevalentemente le persone più esposte. Parliamo in questo caso di aumento di peso, problemi di vista, difficoltà a respirare, sangue nelle feci, pressione del sangue oltre i limiti raccomandati, pancreatite e convulsioni.
Allergia al cortisone: cosa fare? – Come abbiamo già detto le reazioni allergiche al cortisone sono molto rare, tanto che gli esperti stimano un’incidenza limitata allo 0.1% dei casi totali. Ma nonostante questo è sempre bene sapere in cosa consistono questi effetti collaterali e, soprattutto, come comportarsi per porvi rimedio. Anche perché nulla ci dice che quello 0.1% di casi non possiamo essere proprio noi!
E cosa fare in casi di questo genere è se vogliamo molto semplice e banale: appena si avvertono i sintomi della reazione allergica bisogna interrompere l’assunzione di cortisone e rivolgersi al medico di famiglia che, quasi sicuramente, raccomanderà una visita allergologica da fare in tempi quanto più brevi. Di altre soluzioni purtroppo non ce ne sono, perché è solo prendendo atto della sussistenza di una allergia che ci si deve poi muovere nella maniera più opportuna, ad esempio provando a sostituire il farmaco a base cortisonica con un’alternativa altrettanto efficace
Lascia un commento