- Assumere acido folico: un valido aiuto dagli integratori?
- Acido folico a tavola: in quali alimenti trovarlo
L’acido folico (o vitamina B9) è un elemento molto importante per garantirsi un buono stato di salute e più in particolare per prevenire deformità fisiche, malattie di vario genere e malfunzionamenti al feto. L’acido folico viene sostanzialmente utilizzato per il trattamento della depressione, dell’anemia, della gengivite, dell’insonnia, del morbo di Alzheimer e di alcune tipologie di tumori.
Inoltre diversi studi scientifici hanno dimostrato come l’acido folico sia fondamentale nella dieta alimentare di persone che vivono in paesi sottosviluppati poiché riverbera effetti benefici di gran lunga migliori rispetto a qualunque altro tipo di assistenza tesa al miglioramento della salute: questo viene reso possibile grazie al fatto che l’acido folico agisce su questioni fondamentali per il mantenimento dell’organismo come lo sviluppo cellulare e la sintesi del DNA.
Particolarmente indicato anche per le donne incinte, questo principio attivo contribuisce a un sano sviluppo del condotto neurale, diminuisce la possibilità che possano palesarsi attacchi cardiaci, cancro e diabete e previene in maniera alquanto efficace il rischio di malformazioni al sistema nervoso. Nello specifico, l’acido folico è fondamentale per far sì che il bambino non contragga la spina bifida (mancata chiusura della spina dorsale), l’anencefalia (sviluppo del cervello non completato) e nell’encefalocele (erniazione del tessuto cerebrale e meningeo). Insomma, introdurre questa vitamina almeno durante i primi due mesi di gravidanza è garanzia di salute sia per la mamma che per il nascituro (anche per questo viene di norma suggerito di continuare ad assumere folato durante l’intero periodo gestazionale).
Assumere acido folico: un valido aiuto dagli integratori?
Generalmente l’acido folico viene preferibilmente assunto in forma sintetica poiché l’organismo è in grado di assorbirlo in maniera più efficiente rispetto ad un acido folico proposto in forma naturale. L’acido folico viene perciò assunto sotto forma di supplementi multivitaminici, tuttavia consigliamo di controllare bene la tabella nutrizionale dell’integratore che si sta per acquistare per accertarsi che fornisca almeno 400 microgrammi o 100% RDA di principio attivo.
Gli integratori che contengono solo ed esclusivamente acido folico (e non altre vitamine o altri minerali) sono solitamente più piccoli e facili da digerire rispetto alle soluzioni più complesse, anche se la scelta tra un prodotto unicamente basato su acido folico e un altro prodotto basato sull’integrazione contemporanea di altri principi attivi rimane comunque a discrezione dell’utente. Ciò che è da ritenere valido in qualunque caso è semmai affidarsi a prodotti che si presentino sotto forma di compresse masticabili o di liquidi poiché sono più facili da digerire, ma nell’ipotesi in cui non doveste trovarli potreste pur sempre deglutire la compressa con l’aiuto di qualche sorso d’acqua (che abbia appunto il compito di facilitarne la digeribilità).
Acido folico a tavola: in quali alimenti trovarlo
Per chi ha la necessità di assumere acido folico è importante fare uso di un integratore a cadenza giornaliera, ma c’è anche la possibilità di farlo proprio seguendo un’accurata dieta alimentare. L’acido folico in forma naturale (altrimenti detto folato alimentare) è presente in molti cibi ma, ripetiamo, non digeribile tanto quanto può esser quello incluso negli integratori o nei prodotti alimentari arricchiti.
Tuttavia anche alimenti con folato alimentare possono aiutare l’organismo a ripristinare le sue normali funzioni e a godere di uno status di salute di gran lunga migliore. L’apporto di folati è importante per introdurre vitamine e minerali, per introdurre fibre e per arricchire la dieta alimentare di chi soffre di ipertensione (dato il basso contenuto di sodio), di colesterolo alto (data la totale assenza di colesterolo) o per chi segue una dieta dimagrante (dato il basso contenuto di grassi).
Ma quale piano alimentare possiamo buttar giù per fare in modo che non manchi acido folico al nostro organismo? Un valido stratagemma è rappresentato dall’aggiungere un po’ di fragole ai cereali della colazione, o di bere una spremuta di succo d’arancia al 100% naturale in qualunque momento della giornata (seppur sia meglio farlo a colazione), o mangiare verdure crude in pinzimonio (a questo proposito vanno tagliate verdure crude quali possono esser broccoli, cavolfiori, pomodori cigliegini e carote per dar vita ad un antipasto gustoso). Anche la lattuga verde come quella romana o gli spinaci crudi vengono di norma suggeriti per raggiungere con praticità questo obiettivo, tanto è vero che in inverno, chi segue una dieta basata su una ricca presenza di acido folico, è solito darsi a qualche buon passato caldo di verdura.
Chi è amante della frutta secca accoglierà con piacere la notizia secondo la quale le arachidi, mangiate di tanto in tanto in mezzo alla giornata, possano essere di grande aiuto su questo fronte. Ma più in generale è il “settore frutta” in sé e per sé a rappresentare un valido supporto per questa sfera di esigenze: abbondare con papaia, melone, datteri, lamponi, banane, anguria e fragole non può che far bene per quel che riguarda un ottimo rifornimento di acido folico!
Dobbiamo però precisare che il folato rappresenta una vitamina solubile in acqua tanto che può esser facilmente persa nella fase di cottura degli alimenti. Per questa ragione suggeiamo di cuocere le verdure solo in una piccola quantità d’acqua o di lasciarle bollire nella stessa acqua che magari si è precedentemente utilizzata per zuppe o stufati (così da recuperare i principi attivi rimasti “a mollo”), di cuocere le verdure preferibilmente al vapore o sotto forma di grigliate e di non immergere gli alimenti che abbiamo su esposto in acqua per un lungo periodo di tempo.