Uno dei problemi più comuni tra le donne è sicuramente l’alluce valgo. Una sporgenza del metatarso che oltre a provocare dolore inevitabilmente imbruttisce non poco il piede. Negli ultimi anni la chirurgia ha fatto passi da gigante per risolvere questo problema dell’alluce valgo affidandosi ad operazioni molto meno invasive che non lasciano assolutamente alcun segno di cicatrice. E’ però sbagliato parlare di operazione laser per l’alluce valgo.
Operazione percutanea
C’è la convinzione che, vista la mancanza di cicatrici che lascia questo intervento mininvasivo, ci possa essere l’utilizzo del laser per correggere l’alluce valgo. In realtà la tecnica utilizzata per tale operazione chirurgica si definisce percutanea. Tale operazione all’alluce valgo prevede un’incisione della pelle di circa 1 o 2 millimetri, da qui lo specialista controllerà attraverso uno strumento radiologico il percorso da svolgere per tale operazione. Utilizza poi una mini fresa per segare la sporgenza e cerca di spostare il metatarso in modo da ottenere la correzione desiderata. In poche mosse l’operazione all’alluce valgo sarà stata effettuata senza lasciare alcuna cicatrice e attraverso un piccolo bendaggio tutto si risolverà in pochi giorni. Attraverso questa tecnica, che molti definiscono operazione laser, il paziente potrà ritornare alla corretta funzionalità del proprio piede nel giro di trenta giorni.
I rischi di tale operazione
Tale tecnica percutanea però non è del tutto sicura perché il chirurgo si ritroverà ad operare praticamente al buio, senza capire cosa realmente accade con l’utilizzo della fresa. Può esserci quindi il rischio che si possa causare l’accorciamento dell’alluce o il presentarsi di alcuni danni articolari. In questo caso poi occorrà effettuare una nuova operazione per risolvere il tutto.