Guida completa ai Nei Rossi: tipologie, diagnosi e rimozione

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Guida completa ai Nei Rossi: tipologie, diagnosi e rimozione Medicina

I nei di colore rosso sulla pelle sono un inestetismo che riguarda un nutrito numero di persone in tutto il mondo. In genere presentano un colorito più scuro rispetto alla pelle ed una forma circolare, mentre non ci sono specifiche aree sulle quali possono comparire (la diffusione dei nei rossi può manifestarsi nelle aree più diverse e insolite del corpo umano).

I nei rossi spesso incutono timore nelle persone poiché sono sicuramente meno frequenti rispetto a quelli di color marrone, e in effetti in una buona parte di casi questi sono proprio il segnale di un “qualcosa che non va” a livello cutaneo: in alcuni casi i nei rossi possono esser segno di tumore, tanto per intenderci.

Le principali tipologie di Nei Rossi

In natura si segnalano diverse tipologie di nei rossi, i principali dei quali sono senz’altro i seguenti:

  • Emangiomi “a ciliegia”, conosciuti anche sotto il nome di angiomi senili, indicano una crescita anomala di alcuni vasi sanguigni. Il loro è un colorito rosso che spesso si sposta sulle tonalità viola, e non è raro che varino anche di formato (il diametro può arrivare fino a 4 mm di dimensioni). Il posto in cui compaiono con maggior frequenza sono talloni, ascelle, gambe, schiena, petto e genitali.
  • Melanociti intradermici sono i tipi di nei più comuni. Caratterizzati da un basso livello di pigmentazione e all’occhio leggermente “sollevati” rispetto alla pelle, il loro colore tipico varia di diverse tonalità le quali possono andare dal rosa al rosso, ma le forme rimangono sostanzialmente le stesse per tutta la loro vita.
  • Granulomi piogenici rappresentano il tipo di neo per il quale viene consigliato il ricorso al medico, ma in realtà questi nei finiscono col rivelarsi del tutto innocui. Il motivo per cui destano preoccupazione è che tendono a sanguinare e sono più morbidi rispetto ad altre macchie cutanee.
  • Nei rossi da melanoma sono quelli che a ragione devono destare preoccupazione. Come dice il nome stesso, infatti, parliamo di nei cancerosi caratterizzati da una forma irregolare o da un qualunque altro aspetto tipico del melanoma.

La diagnosi

Se c’è sospetto o più semplicemente un sano dubbio circa il fatto che un neo rosso sia indicatore di “qualcosa di più serio”, è sempre buona norma consultare il medico nel più breve tempo possibile: uno specialista della pelle sa riconoscere in un batter d’occhio quando un neo è sintomo di melanoma, e lo fa principalmente basandosi sui seguenti parametri.

  1. Asimmetria: se una parte del neo si presenta diversa rispetto al resto dando alla forma un aspetto irregolare, allora è sintomo del fatto che quel neo possa essere canceroso.
  2. Bordi: i nei contraddistinti da bordi irregolari sono spesso e volentieri di natura maligna. Si tratta di un parametro simile a quello dell’asimmetria, ma in questo caso a venir posto sotto la lente di ingrandimento è tutto il contorno del neo e non solo una porzione in particolare.
  3. Colore: i nei che rimangono dello stesso colore sono solitamente benigni, ma quelli che cambiano di colore assumendo toni più scuri andrebbero approfonditi senza esitazione.
  4. Diametro: i nei innocui di solito sono anche quelli più piccoli o quanto meno contenuti nelle dimensioni, pertanto i nei più grandi andrebbero controllati, soprattutto se non erano nati come tali ma le loro dimensioni sono andate aumentando nel corso del tempo.
  5. Elevazione: non è affatto insolito che alcuni nei possano apparire più alti rispetto al livello della pelle, ma se l’altezza cambia nel tempo e magari si presenta insieme a qualche altro “segno sospetto” allora il consulto dal medico diverrebbe una prassi assolutamente consigliata.

In molti casi i nei non sono affatto pericolosi ma rappresentano una normale caratteristica della pelle. E’ pur vero però che se anche uno solo dei precedenti cinque punti comincia ad apparire, il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico o a un dermatologo. Il trattamento di monitoraggio da lui predisposto approfondirà la natura dei nei sospetti elaborando quella che in gergo viene definita come “diagnosi precoce”.

La diagnosi precoce è il modo migliore per far sì che il tumore possa essere diagnosticato per tempo e curato prima che sia troppo tardi: un neo che non ci convince appieno o che peggio provoca dolore, sanguina o trasuda, è da far controllare senza alcuna esitazione! Il cancro della pelle non va sottovalutato poiché spesso si rivela molto aggressivo e anche piuttosto veloce in quanto a propagazione: prima si interviene, dunque, e meglio è!

La rimozione dei Nei

La rimozione di un neo maligno (ma la si può fare anche su un neo benigno per necessità magari di tipo estetico) avviene di norma o tramite un intervento di microchirurgia, o per mezzo della chirurgia laser o ancora tramite azoto liquido. Ciascuno di questi metodi è valido, ma quello indubbiamente più noto, apprezzato e preciso è quello laser che da parte sua garantisce una invasività minima e lascia tutt’al più una piccola cicatrice laddove è stato effettuata la bruciatura del neo. In ogni caso è il dermatologo o il chirurgo estetico a consigliare sempre, in relazione al caso in oggetto, quale sia il metodo migliore tramite cui intervenire.

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