- Sindrome dell’occhio secco: i sintomi più comuni
- Le principali cause della secchezza oculare
- Sindrome dell’occhio secco: come intervenire?
- Come prevenire la sindrome dell’occhio secco
La sindrome dell’occhio secco è dovuta a un “malfunzionamento” del flusso lacrimale che non garantendo l’umidità necessaria per il benessere degli occhi, finisce con il causare fastidi, bruciori e naturalmente anche una visione difficoltosa di tutto quel che ci sta attorno. Per capire bene come tutto ha origine è importante sapere che le lacrime sono composte da diverse sostanze, la più importante delle quali è l’acqua la cui funzione è quella di idratazione; dopo di che ci sono i lipidi che hanno il compito di lubrificare la superficie oculare, il muco che favorisce la diffusione delle lacrime e per finire proteine e anticorpi vari: se anche uno solo di questi aspetti è vittima di uno squilibrio, a pagarne le conseguenze è l’intero sistema lacrimale e, come di riflesso, la salute degli occhi stessi.
Sindrome dell’occhio secco: i sintomi più comuni
Se l’occhio non gode della lubrificazione di cui ha bisogno allora può rispondere di diversi sintomi tra cui abbiamo dolore, secchezza persistente, ipersensibilità alla luce, sensazione di avere qualcosa di estraneo nell’occhio, rossore, prurito e bruciore, nonché disturbi vari della visione.
In alcuni casi può accadere che la sindrome dell’occhio secco possa manifestarsi anche tramite lacrimazione. Sembra una contraddizione in termini, ma non è proprio così: quando l’occhio non è idratato a sufficienza l’organismo comunica un segnale di “allarme” al sistema nervoso, che a sua volta reagisce azionando la lacrimazione utile per compensare la secchezza oculare. Parliamo tuttavia di lacrime che essendo per lo più composte di acqua non hanno proprietà lubrificanti, pertanto fanno sicuramente bene per la pulizia dell’occhio ma non certo per la messa in salute di cui ha reale bisogno.
Le principali cause della secchezza oculare
Tra le cause principali che inducono alla secchezza oculare abbiamo il naturale processo di invecchiamento, con maggiore riferimento alle donne. Ma anche determinate classe di farmaci come antidepressivi, antistaminici, pillole anticoncezionali e farmaci relativi al controllo della pressione sanguigna possono essere all’origine del problema.
Accade di norma che anche malattie come la sindrome di Sjogrem, lupus, artrite reumatoide e malattie vascolari diano seguito alla sindrome dell’occhio secco; così come problemi strutturali delle palpebre è stato provato possano impedire una corretta lacrimazione.
Chi lavora molte ore dinanzi allo schermo di un computer o chi magari siede per tanto tempo davanti a un televisore tende a non sbattere le palpebre come dovrebbe, pertanto le lacrime non hanno modo di diffondersi sulla superficie oculare.
E poi ci sono le lenti a contatto: indossarle per troppo tempo può seccare l’occhio, e questo accade perchè le lenti assorbono il film lacrimale e il fatto stesso che l’occhio diventi secco fa poi sì che a propria volta diventi fastidioso indossare le lenti. Infine, abbiamo tre altre cause che inducono alla sindrome dell’occhio secco: i cambiamenti ormonali, il fumo e la chirurgia plastica.
Sindrome dell’occhio secco: come intervenire?
Prima di adottare un determinato trattamento occorre rivolgersi al proprio oculista e, con il suo supporto, cercare di stabilire le cause che sono all’origine del nostro problema. In genere, comunque, i trattamenti possono vertere su quanto segue:
Lacrime artificiali – con ogni probabilità rappresentano il rimedio fai da te più popolare. Questo prodotto può essere acquistato in farmacia o in qualunque negozio ben attrezzato, e se usato con costanza aiuta l’occhio a tenersi sempre ben lubrificato (le lacrime artificiali contengono tutti i principi attivi più importanti per il mantenimento del benessere oculare).
Unguenti o farmaci – Se gli occhi hanno tendono a seccarsi, l’uso di unguenti, in special modo di notte, può rivelarsi davvero molto utile. E se questi non dovessero bastare, allora potremmo valutare l’idea di farci aiutare da un apposito farmaco (naturalmente prescritto dal nostro oculista).
Chiusura dei canali – Se attraverso un test si riscontrano eventuali benefici, è possibile ricorrere all’uso di tappi di silicone permanenti per tentare di ripristinare una situazione di equilibrio. Nella maggior parte dei casi i pazienti trovano sollievo nell’occlusione dei canali che, mantenendo le lacrime sulla superficie degli occhi, permette una idratazione e una lubrificazione ideali (come alternativa alla chiusura definitiva dei canali v’è la chiusura temporanea degli stessi).
Lacrisek – Per finire, c’è questo trattamento il quale consiste nell’utilizzare uno spray oculare ai liposomi con vitamina A e D.
Ma al di là di tutto ciò, nei casi in cui la secchezza oculare dovesse dipendere da fattori ambientali, sarebbe possibile risolvere il tutto anche con metodi molti più semplici come l’utilizzo di filtri capaci di depurare l’aria dalle sostanze irritanti, o mediante l’utilizzo di un umidificatore capace di tenere l’aria umida e costante, o ancora come l’uso degli occhiali da sole i quali permettono di tenere gli occhi ben riparati dal vento, dalla polvere, dai raggi solari, dal freddo e dagli agenti inquinanti.
Come prevenire la sindrome dell’occhio secco
Per prevenire la sindrome della secchezza oculare possiamo assumere vitamina B2 e vitamina C, consumare alimenti ricchi di acidi grassi essenziali Omega 3, far uso di olio di semi di lino, consumare massicce quantità di frutta e verdura, bere molta acqua, andarci cauti con l’utilizzo di condizionatori e di termosifoni che contribuiscono alla de-umidificazione dell’ambiente, evitare il fumo passivo e anche quello attivo, nonché usare con cautela apparecchi elettronici come computer e televisione.