Il carcinoma polmonare squamoso

Eleonora Teragnoli

Il carcinoma polmonare squamoso Malattie

Alla base del 30% delle patologie cancerogene del polmone, il carcinoma polmonare squamoso (detto anche “a cellule squamose”) è una neoplasia maligna e invasiva che prende vita nell’epitelio bronchiale e si stanzia prevalentemente nelle regioni ilari. Proprio la predilezione per la suddetta collocazione, del resto, rende veloce il sospetto della sua presenza. Tosse e dispnea, accompagnate dall’espulsione di secrezioni ematiche, risultano infatti tra i sintomi più frequenti del carcinoma polmonare squamoso. Dolore all’altezza della gabbia toracica e difficoltà ad estendere completamente l’organo completano infine il quadro relativo alla sintomatologia.

Gli esami per individuare il carcinoma polmonare squamoso

Tra gli esami più utilizzati per la diagnosi del carcinoma polmonare squamoso troviamo, senza dubbio, gli accertamenti broncoscopico-bioptici, gli esami citologici da esfoliazione spontanea e la broncoscopia (lavaggio o spazzolato bronchiale).
Molto utilizzata, poi, è la stadiazione TNM che consente di capire la grandezza del tumore al momento della sua origine, l’aumento nel tempo, la condizione dei linfonodi e la presenza o meno di metastasi (nonostante, rispetto ad altri tipo di tumori, il carcinoma polmonare squamoso presenta una maggiore predisposizione a rimanere circoscritto all’interno della gabbia toracica).

La terapia prevista per il carcinoma polmonare squamoso

La terapia per il carcinoma polmonare squamoso risulta differente in base allo stadio in cui il tumore si presenta. Talvolta, inoltre, può essere opportuno effettuare una chemioterapia prima dell’operazione. Nei primi due stadi della malattia, dunque, (meno gravi degli altri), si ricorre all’intervento chirurgico radicale. Le probabilità di sopravvivenza, del resto, sono abbastanza buone (dal 57% al 63% nella maggior parte dei casi). Ovviamente, il tipo di intervento chirurgico cui si ricorrerà nel caso di carcinoma polmonare squamoso sarà differente in base alla grandezza del tumore e alla sua posizione all’interno dell’organismo del paziente. In caso di piccoli tumori situati in zona periferica, ad esempio, si procederà con una lobectomia. In caso invece di tumore molto grande e localizzato in posizione centrale, sarà probabilmente necessaria l’asportazione dell’interno polmone. In seguito all’intervento chirurgico, generalmente, vengono consigliati altri cicli di chemio e delle sedute di radioterapia. Relativamente alla chemioterapia si utilizzeranno farmaci a base di platino, cisplatino e carboplatino, unitamente ad altri principi attivi. Sempre più ampi, comunque, sono i passi in avanti eseguiti dalla ricerca e dalla medicina nella cura del carcinoma polmonare squamoso, tanto che le possibilità di sopravvivenza nel paziente affetto si sono allungate notevolmente negli ultimi anni.
Una diagnosi precoce, comunque, resta sempre il modo migliore per andare incontro al successo della guarigione.

 

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.