Il valore glicemico degli alimenti non è altro che l’indice glicemico che si riferisce alla capacità dei carboidrati presenti negli alimenti di innalzare la glicemia. Quest’ultima è un valore che indica la presenza di glucosio nel sangue. A tal proposito per capire quale sia il valore glicemico degli alimenti è importante assumerne circa 50 grammi e poi tenere sotto controllo i livelli glicemici nelle due ore successive. Il risultato di tali valori sarà poi confrontato con quello standard di riferimento che è il glucosio o il pane bianco, il cui valore glicemico è uguale a 100. Questo significa che se un dato alimento ha un valore glicemico pari a 60, ingerendone 50 grammi la glicemia di questo alimento sale del 60% nei confronti di quanto avviene con 50 grammi di glucosio.
Fattori che modificano il valore glicemico degli alimenti
Da tenere ben presente che tanto più un carboidrato è digeribile maggiore sarà il suo valore glicemico. E’ però anche importante sapere che non tutti i carboidrati sono uguali, quindi può capitare che alcuni vengono facilmente assorbiti e quindi c’è un rapido aumento della glicemia, in altri casi invece il glucosio viene rilasciato più lentamente. Il valore glicemico degli alimenti però non è sempre uguale, vi sono insomma alcuni fattori che ne modificano tale stato: molto dipende dal suo grado di maturazione, quando ad esempio la frutta è matura il valore glicemico è molto più alto; bisogna tenere presente la varietà; la temperatura e il tempo di cottura, si ha infatti un aumento con il calore; il formato della pasta e infine la quantità dei prodotti utilizzati.
Cosa causa il valore glicemico troppo elevato?
Cosa accade quando il valore glicemico degli alimenti è troppo elevato? La glicemia sale molto più velocemente, c’è un maggiore rischio di carie ai denti, aumenta lo stress ossidativo, si può arrivare alla formazione del diabete, la risposta insulinica è più marcata. Attenzione quindi agli alimenti che mangiate.
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