Alcuni ricercatori statunitensi stimano che più di 600.000 persone di età superiore ai 45 anni nel Paese hanno il morbo di Parkinson, e prevedono che tale numero aumenterà. Una nuova procedura chirurgica non invasiva approvata dalla FDA (Food and Drug Administration) potrebbe aiutare con i tremori legati alla malattia. I tremori si verificano perché è presente un problema con una parte specifica del cervello. La procedura focalizza le onde ultrasoniche proprio in quel punto.
Gordon Baltuch, professore di neurochirurgia presso la Penn Medicine, finora ha eseguito la nuova procedura su tre pazienti con il Parkinson. A differenza del precedente trattamento standard, questa nuova tecnica non richiede un taglio nella testa del paziente. Invece, concentra le onde ultrasoniche su un singolo punto.
“È molto simile a quando si prende una lente d’ingrandimento e si fa un piccolo foro in un pezzo di carta con la luce del sole”, ha affermato Baltuc. “Tutta quella luce solare viene ingrandita in un punto e lo brucia”. Ciò avviene all’interno di una macchina per imaging a risonanza magnetica, giusto per non operare nel punto sbagliato.
La procedura ecografica focalizzata costa circa 30.000. Siccome è una procedura così nuova, gli assicuratori non la coprono, anche se ciò potrebbe cambiare molto presto.
In questo momento, i chirurghi affrontano i comuni tremori nella malattia di Parkinson con una tecnica chiamata “stimolazione cerebrale profonda”: un taglio alla testa e l’inserimento di un dispositivo che stimola le parti del cervello che controllano il movimento usando corrente elettrica, simile a un pacemaker. A volte, però, tale procedura può causare della infezioni.
D’altra parte, la stimolazione cerebrale profonda è regolabile e può essere aumentata con il progredire della malattia, mentre l’ecografia focalizzata è permanente.
Caroline Tanner, professoressa di neurologia alla California University di San Francisco, ha affermato che l’ecografia focalizzata “può fare davvero una grande differenza”, ma ha anche aggiunto che ci sono altri sintomi che influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson, come i movimenti lenti e la rigidità delle braccia e delle gambe. I ricercatori stanno attualmente esaminando se sono in grado di affrontare questi sintomi mirando l’ecografia focalizzata su altri obiettivi nel cervello.
Tanner ha detto che i ricercatori stanno anche lavorando a terapie geniche per ricablare il cervello in modo da rendere i farmaci più efficaci, prendendo di mira le proteine che ritengono possano essere responsabili della progressione della malattia e identificando anticipatamente le persone a rischio di Parkinson.
Paul Fishman, professore di neurologia all’Università del Maryland, ha affermato che l’ecografia focalizzata con meno energia può anche aprire la barriera emato-encefalica per un tempo limitato, il che protegge il cervello, ma rende anche difficile intervenire poi con i farmaci. L’apertura della barriera con ultrasuoni focalizzati potrebbe fare la differenza nel trattamento dei tumori cerebrali e dell’Alzheimer.