La vaccinazione è una delle misure di sanità pubblica più efficaci ed economiche del 20esimo secolo. Essa ha portato all’eradicazione del vaiolo e alla prevenzione di malattie mortali come morbillo, difterite e meningite.
Ogni anno, i programmi di immunizzazione impediscono a 2,7 milioni di persone in tutto il mondo di contrarre il morbillo e proteggono circa due milioni di persone dall’influenza stagionale nella sola Europa. Nonostante ciò, diversi paesi dell’Unione Europea stanno affrontando epidemie facilmente prevenibili con il vaccino a causa dell’insufficiente copertura. Ciò è in parte causato da considerazioni errate sulla vaccinazione; ad esempio, i casi di morbillo sono triplicati nell’UE tra il 2016 e il 2017.
Queste cifre evidenziano come non bisogna essere compiacenti e dare la vaccinazione per scontata. Non è solo una questione di genitori che rifiutano la vaccinazione morbillo-parotite-rosolia: a volte le epidemie sono state collegate all’assistenza sanitaria precaria. Anche i tassi di copertura vaccinale contro l’influenza stagionale rimangono al di sotto dell’obiettivo del 75% per le fasce di età avanzata e, di conseguenza, circa 40.000 persone in Europa muoiono ogni anno a causa delle complicazioni causate dall’influenza stessa.
Le idee sbagliate e la paura che aleggia tra le persone per i possibili effetti collaterali causati dal vaccino hanno contribuito al calo dei tassi di copertura. La disinformazione e la diffusione di notizie false attraverso i media online sono altri fattori negativi, ma non si può respingere la titubanza sui vaccini semplicemente come una questione di ignoranza o credulità. Le persone hanno domande e preoccupazioni legittime.
Bisogna riconoscere che mancano informazioni affidabili sui pericoli delle malattie che si possono prevenire col vaccino, sulla sicurezza degli stessi e sui benefici dell’immunità. Prendere dei provvedimenti immediati è l’unica strada da percorrere. La Commissione Europea dovrebbe sostenere tali sforzi creando un portale web in tutte le lingue con prove trasparenti sui benefici e sulla sicurezza dei vaccini, compreso il monitoraggio.
Non sono solo le idee sbagliate intorno ai vaccini l’unico problema. Altri fattori includono la difficoltà ad accedere agli stessi, la carenza, i programmi di vaccinazione divergenti tra i paesi dell’UE e problemi relativi alla ricerca e allo sviluppo di vaccini nuovi ed esistenti. Queste sfide richiedono una soluzione comune.
La vaccinazione è un bene per la salute pubblica che nessuno può dare per scontato. Per rafforzare e aumentare i tassi di immunizzazione, serve la cooperazione tra gli stati membri dell’UE in materia di vaccinazione, dei genitori e di tutti i settori della sanità, dell’istruzione e della ricerca.
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