Il cloro toglie l’abbronzatura?

Adele Guariglia

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Lo sappiamo perfettamente: la tintarella d’estate è un must per molti e raggiungere il livello di abbronzatura desiderato può richiedere non pochi sacrifici, per questo tante persone si preoccupano degli effetti del cloro sul colorito della pelle.

Oltretutto, dopo tanto impegno e costanza, il colorito ottenuto dura il tempo di un battito di ciglia e, tra le docce che in estate sono ricorrenti e la pelle che naturalmente comincia a squamarsi, restare abbronzati a lungo è una bella scommessa (quasi sempre persa in partenza).

Ma è vero che il cloro elimina l’abbronzatura? Nei prossimi paragrafi cercheremo di capirlo e ti daremo qualche consiglio per far durare la tintarella più a lungo.

L’acqua della piscina toglie l’abbronzatura?

Nell’acqua della piscina c’è il cloro, ed è il motivo per il quale molte persone che hanno trascorso le vacanze a prendere il sole, decidono di evitarla convinte che possano perdere la tintarella.

La verità? Il cloro non ha alcun effetto sbiancante e non può togliere l’abbronzatura, si tratta di una leggenda metropolitana che da anni circola sul web.

Allora perché c’è chi associa cloro e abbronzatura in modo negativo? Questo agente chimico fa seccare la pelle, facendola apparire più chiara di quanto non lo sia davvero e, in alcuni casi, squamandola velocemente.

Il cloro è utilizzato all’interno delle piscine sia private che pubbliche per disinfettare e sterilizzare l’acqua, e può essere aggressivo sulla pelle per cui va ben dosato. Ma la cosa certa è che il cloro non toglie attivamente la tintarella, ma a contatto con il derma ha un’azione esfoliante che fa seccare la pelle. Uscendo dall’acqua della piscina si può notare una certa secchezza, la presenza di una patina bianca e la sensazione di pelle che tira.

Quindi perché c’è chi pensa che il cloro tolga l’abbronzatura? Perché se lo lasciamo agire sulla pelle senza toglierlo e non idratiamo le parti esposte per molto tempo, il primo strato di pelle muore e si stacca, e di conseguenza, si potrebbe subire una leggera perdita dell’abbronzatura.

Affinché il cloro agisca effettivamente contro l’abbronzatura bisognerebbe stare in piscina tutti i giorni per tante ore, senza risciacquarsi per bene.

Cos’è che fa davvero perdere l’abbronzatura?

L’abbronzatura si toglie per la naturale rigenerazione della pelle che avviene col passare del tempo. Infatti, se la tintarella non viene rinnovata con nuove esposizioni, tende a sparire lentamente proprio per via della rigenerazione delle cellule del derma.

Inoltre, un’alimentazione povera di vitamina B, C, E ed A e l’assenza di carotenoidi, antiossidanti e omega-3 riduce nettamente la durata dell’abbronzatura in quanto la pelle risulta meno elastica e nutrita.

Altri fattori che incidono sulla durata della tintarella:

  • Le docce troppo calde o i bagni molto lunghi, chi vuole mantenere l’abbronzatura dovrebbe stare sotto l’acqua tiepida per non più di 10 minuti.
  • La poca idratazione, è necessario bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
  • I prodotti a base ci alcol, come profumi e deodoranti.
  • Le ustioni da sole che fanno spellare la pelle, e di conseguenza, perdere la tintarella.

Come far durare di più l’abbronzatura in piscina

Se frequenti spesso la piscina e vuoi mettere al sicuro la tua abbronzatura applica regolarmente la protezione solare, soprattutto dopo essere uscita dall’acqua.

Subito dopo fai anche una doccia veloce con acqua tiepida per rimuovere i residui di cloro e riapplica la crema solare. Cerca di ridurre o evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde in modo da non scottarti e far spellare la pelle.

Mantieni sempre idratata la pelle magari applicando anche una crema doposole a base di ingredienti naturali lenitivi, emollienti e rinfrescanti per dare sollievo dopo l’esposizione al sole.

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