Le diete vegane offrono degli spunti di riflessione interessanti. Innanzi tutto, è una scelta che riguarda la salute e lo stile di vita e che ha i suoi pro e contro. Molti studi hanno accertato i numerosi benefici associati alle diete a base vegetale. Ma, come con qualsiasi dieta, è necessario il corretto equilibrio di nutrienti.
Benefici sociali del veganismo
L’armonia con la natura e il rispetto per gli animali sono due valori vegani fondamentali. Come nel caso dei vegetariani, i vegani si concentrano su una dieta a base vegetale, ma lo fanno in modo più drastico, rinunciando anche a tutti i prodotti di derivazione animale come uova, latticini, formaggi e altro.
La compassione per gli animali e la preoccupazione per l’ambiente sono tra le ragioni che spingono i vegani a fare questa scelta di vita. Sostenere l’agricoltura sostenibile, ridurre l’impronta di carbonio associata alle operazioni di produzione di carne e l’opposizione al trattamento disumano del bestiame sono tra i benefici sociali perseguiti.
Preoccupazioni per i vegani
L’Organismo Mondiale della Sanità afferma che le diete vegane adeguatamente pianificate sono nutrizionalmente salutari e possono aiutare a prevenire le malattie croniche. Se gli esperti concordano che tali diete possono essere sane, il termine chiave è “ben pianificata”.
Alcune pubblicazione scientifiche hanno osservato che le diete vegane rappresentano un rischio a causa della carenza di micronutrienti. I vegani in particolare devono essere consapevoli delle vitamine B-12 e D, degli acidi grassi di calcio, omega-3, ferro e zinco. Sempre secondo l’OMS, questi nutrienti possono essere ottenuti senza mangiare carne, ma richiedono un’attenta pianificazione e può essere necessaria un’integrazione.
Grande potenziale benefico per la salute
I benefici di una dieta vegana sono dimostrati. Alcuni studi hanno evidenziato che, anche rispetto ai vegetariani, i vegani tendono ad essere più magri, hanno il colesterolo più basso e minore pressione sanguigna. Consumando grandi quantità di frutta e verdura, i vegani ricevono enormi quantità di antiossidanti e sostanze fitochimiche associate alla buona salute cardiovascolare e ad un ridotto rischio di cancro.
Molti ricercatori hanno concluso che, con una corretta pianificazione, tutte le esigenze dietetiche possono essere raggiunte evitando il più alto contenuto di grassi e colesterolo associato alla carne.
I vegani sono una minoranza
In Europa, solo il 12% degli abitanti si identifica come vegetariano e solo il 5,5% come vegano. Essendo una minoranza, un vegano è considerato come uno “straniero” a tavola. La carne rimane il segmento più grande dell’agricoltura europea. Ha generato in media 92,3 miliardi di euro negli ultimi cinque anni poiché è un alimento base nella dieta europea media.
In definitiva, scegliere la via vegana non è semplice. Potrebbe portare conseguenze nelle relazioni e nella vita sociale, nonché abitudini alimentari lontane da quelle in largo uso.