Ormai è ufficiale: non c’è più alcun bisogno di fare il richiamo per chi ha già provveduto a farsi il vaccino contro la febbre gialla. A stabilirlo è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha deciso che non ci sarà più bisogno di fare il richiamo per il vaccino contro la febbre gialla dopo i canonici 10 anni: l’efficacia del vaccino ha durata a vita! A darne notizia è stato il Centro di epidemiologia e controllo dell’Istituto superiore di sanità.
La febbre gialla è l’unica malattia per la quale si ha l’obbligo di vaccinarsi affinché si ottenga l’accesso in determinati Paesi: quelli per i quali la vaccinazione è obbligatoria sono praticamente quasi tutti africani, ovvero Angola, Benin, Burundi, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda e Bissau. In altre aree del mondo, pur non essendo considerata obbligatoria, la vaccinazione contro la febbre gialla rimane comunque fortemente raccomandata.
Ma cos’è la febbre gialla? Si tratta di una febbre emorragica virale che ci si procura con la puntura di una zanzara infetta del genere Aedes aegypti, la stessa che è portatrice del virus Zika (un nuovo virus che sta affliggendo il Brasile provocando molti casi di microcefalia nelle donne in gravidanza).
La febbre gialla non procura sempre dei sintomi chiari, mentre in molti altri casi dà luogo ad un po’ di febbre. C’è però una ristretta cerchia di casi in cui la febbre gialla si traduce in febbre alta, dolori generalizzati, emorragie cutanee e organiche, ittero, sintomi a carico dell’apparato urinario e shock.
I decessi per febbre gialla rappresentano il 20% dei casi gravi, sebbene in alcune epidemie il tasso di mortalità arrivi a toccare quota 80%. Da questo punto di vista le statistiche dimostrano che la mortalità sia maggiore nei più giovani. Vaccinarsi quindi è molto importante, e considerando che oramai il vaccino ha durata vitale, è anche un investimento utile per il futuro!
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